Monte Frisson, il Cervino delle Alpi Marittime - 19 ottobre 2008

Data 23/10/2008 | Categoria: Escursionismo

Secondo tentativo al Frisson, conosciuto come il Cervino delle Alpi Marittime, ed in effetti la forma lo ricorda molto. Ma se a luglio avevamo dovuto rinunciare per neve, oggi la missione è da considerarsi compiuta.
Arrivati a Palanfrè siamo nuovamente scettici in quanto le nubi coprono tutto, ma altrettanto fiduciosi nelle previsioni, che danno sole in alta quota.
Iniziamo a camminare lungo la via del piccolo borgo, fino ad incontrare il cartello per i laghi Frisson sulla sinistra. Un tratto pianeggiante nella fitta faggeta, poi si inizia a salire più decisamente, entrando nel vallone principale.
Vrso quota 1800 m. finalmente sbuchiamo fuori dalla nebbia, e il paesaggio si apre, il Frisson è proprio davanti a noi (per fortuna si sale dal versante opposto).
Con piacevole camminata si arriva al Gias Milazzo, poi la salita si fa più sostenuta, e lo sarà fino alla fine. Superato un dosso erboso si arriva alla conca dove sorge il bel Lago Inferiore del Frisson, seguito poco oltre dal Lago Superiore.
Lasciati in basso i due laghi il sentiero punta ad un colletto a sinistra della nostra cima. Raggiuntolo, si continua in cresta per guadagnare una spalla erbosa, sempre su ottima traccia bel segnalata. Quando la cresta diventa rocciosa, il sentiero con andamento pianeggiante taglia tutto il versante sud del Frisson, passando sotto a pareti rocciose e torrioni, per poi imboccare un ripido canale erboso che punta sulla cresta est. Si possono seguire due tracce: una sale un canale di erba e roccette, l'altro è un po' più dolce e aggira placche rocciose sulla destra; entrambi i sentieri si ricollegano ad un intaglio sulla cresta.
Qui affrontiamo i passaggi più impegnativi della salita, alcune facili roccette, di cui un diedro con passaggi di II attrezzato con catena, tuttavia ben appigliato.
Superato l'ostacolo si può percorrere la facile cresta rocciosa, oppure seguire il sentiero poco sotto, (che si tiene sul lato nord) che passa su cenge erbose non particolarmente esposte, fino a raggiungere l'ormai vicina vetta.
Bel panorama, anche se limitato per le nubi a bassa quota, e velato il passaggio di alti strati. Molto vicine la Rocca dell'Abisso e Rocca la Bastera, dove abbiamo visto molti escursionisti in cima.
Lunga e meritata sosta pranzo in cima, e poi iniziamo la discesa, godendoci il sole del pomeriggio, fino a farci inghiottire dalle nubi appena sotto il lago Inferiore.

Data: 19 ottobre 2008
Quota max: 2637
Partenza da: Palanfrè (Vernante)
Quota partenza: 1380
Dislivello: 1257
Zona: Val Vermenagna
Difficoltà: EE

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