Di nuovo a respirare l'aria dei 4000 - Punta Giordani - 20 agosto 2008

Data 11/09/2008 | Categoria: Alpinismo

In quest'estate avara di alta montagna, ci ritagliamo un giorno per una toccata e fuga sul Monte Rosa, la salita alla facile punta Giordani, la più bassa del massiccio.
Salita che si può fare in giornata, usufruendo degli impianti di risalita di Gressoney o di Alagna che portano al Passo dei Salati.
Raggiungiamo Gressoney alle 7.30 del mattino, le cabinovie sono giù in funzione, e in circa 20' ci portano ai 2970 m. del Passo dei Salati.
Troviamo parecchio vento, in quota pare anche più forte, ma le nubi sono in dissolvimento.
Si sale subito la pietraia che aggira lo Stolemberg, e con una successiva perdita di quota si giunge ad un colletto, dopo aver affrontato una discesa facilitata da alcune corde fisse. Ci tocca riprendere a salire in direzione di Punta Indren, dove arrivava l'antica cabinovia di Alagna, ora in disuso.
Ci ripariamo dentro ad un locale adibito come bivacco (gelido ed umido), ci imbraghiamo, e ripartiamo, con un tratto pianeggiante che immette sulla morena del ghiacciaio di Indren, ormai ridotto a poca cosa.
Per un breve tratto seguiamo la traccia principale, che porta al rifugio Gnifetti, per abbandonarla quando incontriamo i rottami di un vecchio ski-lift, piegando a destra sul ghiacciaio di Bors.
Calziamo subito i ramponi perchè il primo pezzo di ghiaccio è vivo, e sebbene poco inclinato è insidioso.
Non siamo soli, davanti a noi un paio di cordate.
Ci teniamo sulla traccia che passa all'estrema destra del ghiacciaio, che pare abbastanza crepacciato nella parte bassa.
Poi finalmente si inizia a salire più decisi, le pendenze diventano più importanti, e si sale il ripido pendio con numerosi zig-zag. Un ultimo traverso sotto un grosso seracco (passare rapidamente) porta d un ripiano con una costruzione in legno, forse un bivacco?
Riprendiamo la salita, nella notte è scesa qualche dita di neve che contribuisce non poco alla formazione di zoccolo, mentre sotto il ghiaccio è già affiorante, e ci si deve affidare alla presa dei ramponi; specialmente alcuni traversi sono un po' delicati, una scivolata non lascerebbe molto margine di recupero.
Con il fiato che inizia a mancare continuiamo a salire, ormai la cima si intravede, e ben presto siamo al colletto nevoso sotto le roccette sommitali.
Roccette facili, che si vincono con un breve passo di arrampicata, reso però critico dal fatto che l'esposizione sul lato di Alagna è davvero impressionante: un baratro di migliaia di metri!
Con un minimo di attenzione superiamo l'ostacolo e siamo sulla vetta, caratterizzata da una statua in bronzo della Madonna.
Ammiriamo i vicini 4000, come la Piramide Vincent, il Corno Nero, si vede anche Capanna Margherita!
Poi le nebbie iniziano a salire, e decidiamo con calma di affrontare la discesa. Scendiamo tranquilli, badando a che non si formi lo zoccolo sotto i ramponi, e che questi facciano ben presa sui tratti di ghiaccio vivo, non evitabili.
Superata la fascia critica ci rilassiamo un po', e scendiamo (sempre legati) nel pianoro che precede il ghiacciaio di Indren. E qui una sorpresa ci attende: un bel crepaccio appena aperto da superare (ci è caduto poco prima un ragazzo di una cordata precedente, per fortuna erano legati e non è caduto in profondità).
Con qualche peripezia riusciamo a saltarlo, e finalmente siamo fuori dai guai!
Non ci resta che ritornare a Punta Indren e al Passo dei Salati, dove la risalita allo Stolemberg spezza davvero le gambe.
Poi relax in funivia e svacco a Gressoney davanti ad una meritata birra.

Data: 20 agosto 2008
Quota max: 4023
Partenza da: Passo dei Salati
Quota partenza: 2970
Dislivello: 1300 totali
Zona: Valle di Gressoney - Monte Rosa
Difficoltà: F+

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