Sul Cervino della Maurienne: Pic Regaud

Data 29/08/2008 | Categoria: Alpinismo

Come al solito in testa ci sono mille idee ma, come al solito, ci sono anche mille impegni, lavori, la famiglia, etc ....e così la preventivata due giorni salta e non resta che sfruttare la giornata di giovedì di questa settimana di ferie.
Gianni (Mountain) propone il Pic Regaud anche detto il 'Cervino della Maurienne'!
L'ha scalato l'anno scorso con Lorenzo ma tornerebbe molto volentieri in quanto si era divertito molto.
Naturalmente la proposta mi entusiama e in breve ci accordiamo su orari, materiale, etc...
L'itinerario prevede la salita lungo la cresta Nord e la discesa dalla Vire Regaud. Vie entrambe non banali , la prima per le difficoltà tecniche su roccia, mentre la seconda per la complessità nel individuare i passaggi giusti.
Naturalmente questa volta è tutto più semplice, il percorso non ha più segreti per Gianni e poi non c'è Lorenzo che pianta chiodi!
Alle 6:30 inizia la nostra avventura dal parcheggio di L'Ecot.
Velocemente saliamo al Col Des Evettes e successivamente proseguiamo su tracce di sentiero lungo i ripidi pendii erbosi del Col de l’Ouille du Midi.
Dal colle con percorso quasi pianeggiante si raggiunge la Pointes des Arpettes e successivamente l'affilato Trapon de l’Onda, infine si giunge alla base della vera cresta nord del Pic Regaud.
Qui iniziano le vere difficoltà con un primo diedro di ottima roccia ma anche bella ripida (IV), naturalmente siamo per pochi metri sul versante ovest....in ombra , freddo e con la roccia leggermente umida!
Gianni con gran classe supera il passaggio e ci portiamo sul successivo tratto decisamente più facile di spuntoni e roccette.
Poi una zona di roccia mediocre e sfasciumi permette di superare lo zoccolo basale e così siamo alla base della vertiginosa parte finale.
Da qui alla vetta l'esposizione diventa una costante fissa con alcuni passaggi verticali su un vuoto micidiale!
Passato un secondo passaggio chiave (IV), dove litigo con un chiodo che non vuole proprio uscire , arriviamo ad una zona di bellissime placche aeree che in alcuni punti sono particolarmente liscie e impegnative se affrontate con gli scarponi.
Infine un ultimo muretto, ancora facili placche e siamo in vetta!
Grande Gianni che ho risolto tutti i punti più duri!
Panorama grandioso su tutto il bacino Des Evettes e non solo...
Un pò di meritato riposo e poi giù lungo la via 'normale'...che proprio tanto normale non è!
La principale difficoltà è scegliere i punti giusti dove passare per non finire sugli invalicabili salti rocciosi.
Grazie a Gianni che ormai conosce bene il posto e alla ridottissima presenza di nevai scendiamo velocemente senza particolari problemi fino a raggiungere la Vire Regaud, una cengia che permmette di traversare tutto il versante est e giungere ad un vasto e ripido pendio di fini detriti.
Nella parte finale alcune corde fisse semplificano la vita.
Poi ancora detriti fino ad arrivare ai prati del Col Des Evettes e quindi a l’Ecot sul comodo sentiero.

Giornata grandiosa, salita entusiasmente e per nulla banale....un gran bel regalo di compleanno!

Un saluto e un grazie a Gianni per la bellissima giornata vissuta insieme.


Data: 28 Agosto 2008
Quota max: 3232 m
Partenza da: L'Ecot
Quota partenza: 2027 m
Dislivello: 1300 m
Zona: Haute Maurienne (Francia)
Difficoltà: AD (III con passaggi di IV)

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