18/07/2008 Punta Ramière (3303 m s.l.m.)

Data 01/08/2008 | Categoria: Escursionismo

Gli amici Alessandra e Pierugo ci hanno più volte citato la Punta Ramiere così, complice una commissione da sbrigare ad Oulx, la Val Thures è oggi la nostra meta.

Da Oulx si prosegue in direzione Cesana e poi Busson. Appena oltre le case si svolta a destra verso le Borgate Closs e Thures. Da questa ultima si continua lungo la sterrata verso Rhuilles e, se il fondo stradale lo permette (o con un fuoristrada) si prosegue fino ad arrivare ad un ponticello (con un cippo) sul Torrente Thures a quota 1948 m s.l.m., oltre il quale campeggia un segnale di Divieto. (Non avendo un mezzo adeguato ci siam fermati prima)
Dal ponticello si risale la Valle lungo una strada sterrata che, dopo aver superato alcuni edifici, diventa via via una mulattiera, fino a raggiungere quota 2540 m s.l.m. (circa, 2 h dal ponte). Qui, su un ampio pianoro, ci sorprende un (probabile) bivacco, ancora in fase di costruzione. In questo punto un cartello con segnavia giallo ed indicazione 622 indica a sinistra, in 3h 30' (!), la Punta Ramiere. Visto che, per quest'anno, il 'bonus' della gita non portata a termine ce lo siamo già giocato con il Sentiero dei Franchi, si DEVE raggiungere la meta. Decidiamo però di seguire un percorso alternativo al 622, raggiungendo prima il Colle di Thures (2798 m s.l.m., circa 35' dal bivacco), dal quale si scollina in territorio francese, e poi dirigendosi dal passo lungo il sentiero di cresta sulla sinistra (a destra si proseguirebbe invece verso il Rochers de Thùres). Dopo un tratto pianeggiante il sentierino sale ripido su un pendio detritico esposto a sud un po' instabile, su cui occorre prestare attenzione a non perdere la flebile traccia. Attraversati dei relitti di filo spinato si arriva in cresta su un pianoro, da cui si prosegue sempre lungo il tracciato, ora sul versante ovest appena sotto cresta (a dire il vero ogni tanto un po' improvvisato, ma c'è anche qualche ometto), pietroso e decisamente in salita fino ai 3303 m s.l.m. della Vetta (4h 30' circa dal ponte).

La vista dalla cima isolata è a 360°, peccato per le nuvole a 'panna montata' che non ci permettono di apprezzare in pieno le Vette lontane…
Nonostante il venticello troviamo un antro riparato dalla rocce e riusciamo a pranzare in Vetta.

Per la discesa si decide di proseguire lungo la cresta verso nord-ovest, scendendo seguendo i segnavia gialli verso il Colle della Ramiere (3007 m s.l.m.) e la normale via di salita. Prima del colle (in prossimità del quale si notano i ruderi di una casermetta) il sentiero passa sul lato della Valle Argentera, ed è ancora nascosto dalla neve, per cui decidiamo di piegare a sinistra e scendere 'alla vigliacca' su sfasciumi piuttosto stabili e un po' di 'ghiaie mobili' fino ad un ampio pianoro (a quota 2700 m s.l.m. circa) in cui riprendiamo il sentiero che conduce al futuro bivacco e alla mulattiera di fondo valle seguita per la salita.

Bella gita, tutto il giorno senza incontrare nessuno, la Valle sembra un incontaminato giardino dell'Eden, con la musica del ruscello e le cascatelle, verdissimi prati ed un'esplosione di fiori multicolori, marmotte in abbondanza e persino un'aquila…

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