La Via della Seta....in Iran

Data 06/04/2008 | Categoria: MTB

1 aprile, a Renato, il pesce, la Persia ha cominciato a farlo ieri quando al mattino si e trovato la gomma sbusa e oggi.....3 forature!!!!
Vuoi vedere che a forza di sfottere balik questo si e vendicato, comunque no problem, Rene, stufo di bucare sempre la gomma posteriore ha visionato il copertone palpandolo come un ginecologo farebbe con miss universo e finalmente il corpo del reato e venuto fuori: un minuscolo spillo rotto dentro al copertone.
Risolto il problema via a pedalare in mezzo a una fiumana in festa.
Siamo capitati in Iran nel periodo delle feste piu importanti, quelle di fine anno, durano 13 giorni e finiscono stasera.
Oggi ci ha detto un iraniano e il big day.
Le città sono deserte e lungo le strade e tutto un picnic; arrivano in auto, in camions, in bus con i tir, parcheggiano, qualcuno pianta la tenda, la maggioranza distende il tappeto si preparano le brace e si cucina dall alba al tramonto.
Oggi per noi e stata dura fare km, fra le forature e gli inviti a mangiare spiedini di pollo, minestre di verdure con yoghurt, frutta e l'immancabile thè che non abbiamo mai rifiutato; scendevamo dalle bici e opla ci trovavamo in mano qualcosa da mangiare; tutti volevano essere fotografati con noi e tutti erano incuriositi dal ns modo di viaggiare.
E' incredibile la gentilezza mostrata nei ns confronti, lo so che mi ripeto, ma da quando siamo partiti il calore che sentiamo intorno a noi ci ripaga della fatica e ci sprona ad andare avanti confermandoci quello che tutti e due pensavamo prima di partire: che il mondo e bello e che in ogni luogo ti puoi sentire come a casa tua se hai rispetto degli altri e osservi le loro regole giuste o non giuste che siano.
Mancano pochi giorni a Tehran, un altra tappa mitica sulla via della seta, i km pedelati cominciano ad essere significativi ma la cosa più sensazionale a parer ns e che non abbiamo preso una goccia di pioggia e sic sic sic neanche un.......goccio di vino.
Ieri dovevamo fare un collegamento telefonico con il vinitaly (il massimo della beffa per noi che andiamo a thè) ma purtroppo dove eravamo non funzionavano i telefoni.
Ci trovavamo a Abhar e per trovare da dormire abbiamo impietosito il casellante pedalando per 2 km in autostrada dove in un area di servizio era segnalato un mothel altrimenti bisognava fare altri 90 km e non era il caso dopo i 100 fatti: e stata un esperienza singolare allietata da pollo lesso come cena per la gioia di Renato.
Oggi 4 aprile sono 3 anni che il Princi non c'è piu ci tengo a ricordarlo perchè oltre che un amico e stata una figura importante nella mia vita di vagabondo con la bike; non deimenticherò quando nel lontano 1987 preparò una mtb a federica che aveva 3 anni per la prima Lessinia Bike color brazil, e ricordare quella bimba che scorazzava alla partenza al Passo delle Fittanze mi commuove e mi fa venire un pò di nostalgia.
Quanti momenti passati in bottega a ciacolare con Claudio, Moreno e il Pilo, di viaggi di sogni di cibo e di vino in allegria e ironia; pensare al sorriso sornione del Princi mi fa venire i brividi e lo voglio ricordare lì in bottega, con il grembiule che prepara ruote parlando di neve CIAO COSCRITTO continua a proteggerci.
Gianni

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