Alla scoperta dei Monti del Mare - Monte Grammondo (MTB) - 22 marzo 2008

Data 25/03/2008 | Categoria: MTB

Per la descrizione del percorso, meglio le parole dell'ideatore, che molti di voi sicuramente riconosceranno..

Citazione:


__Variante_1: partenza da Calvo (5km. Da ventimiglia,valle della Bevera); ancora 1 km su asfalto ripido direzione “Serre”: all’ultimo tornante prendere la sterrata a dx segnata “via Grammondo”, che, con fondo sempre peggiore (percorribile a fatica con fuoristrada) raggiunge dapprima una sella da cui vedrete in tutto il suo splendore il Mediterraneo e poi si inerpica con faticosi tornanti tra pietrose ed immense terrazze costruite nei secoli da mani inumane: dovrete forse scendere per qualche breve tratto dalla vostra amata mtb se non vorrete imprecare troppo contro di lei.
Ma finalmente raggiungerete il bivio a q.1250m., che a sx vi porta in 20 minuti, prima sterrato e poi sentiero, sulla vetta del M.Grammondo(m.1378), con un’impareggiabile veduta (aerea a 360°?).
Fermatevi, ditevi delle cose profonde o altissime o, se volete, insultate, ma non troppo, chi vi ha portato lassu’, e ritornate al bivio.
Buttatevi in discesa, non troppo veloci, perche’ il fondo non e’ migliore di prima, superate ignorandolo il bivio a sx che porta al “passo Treittore” e raggiungete uno sperduto rifugio in una radura piena di sterco fresco di mucca: quello e’ l’unico posto dove troverete acqua sorgente: dovete risalire il rigagnolo vicino al rifugio per una cinquantina di metri.
Ora non vi resta, rigenerati dall’acqua cristallina e fresca, che seguire il sentiero segnato con tacche rossobianche che vi portera’ ad “olivetta”, non senza farvi scendere di sella piu’ volte,se non volete ribaltare (forse sarete piu’ fortunati di noi, perche’ al fondo abbiamo trovato un grosso cartello che annuncia il rifacimento del suddetto sentiero: fateci sapere).
Ad olivetta non vi resta che seguire l’asfalto(a meno che abbiate voglia di altri sentieri: in tal caso pigliate quello che vi porta a “Collabassa” e poi a “Torri”:il primo non lo conosco, il secondo e’ brutto) che vi porta a S.Michele, andate ad Airole, evitando le gallerie, fate la vecchia strada che senza auto e’ affascinante, Trucco, Bevera,Calvo: Siete arrivati!

__Variante_2: idem a variante 1 fino a M.Grammondo, poi, tornati al bivio, giu’ in discesa: attenti a prendere, a quota 1050, la deviazione a sx su mulattiera indicata e che vi porta al “Passo Treittore”(m.1084); sentiero a dx che vi porta al “Col Razet”(m.1027)e poi giu’, a dx o a sx, e’ lo stesso, tanto non li conosco, ma mi dicono accettabili, fino a raggiungere a 625m di quota, la sterrata che vi porta alle porte di Sospel: di qui, se ne avete abbastanza, pigliate a dx in asfalto direzione olivetta,e poi come variante 1. (km.50, disl.1700m, 7ore). Senno’ fate la variante 2°:

__Variante_2a: da Sospel pigliate asfalto fino al Col du Brouis (875m.), poi sterrata a dx che sale poco(trascurare una deviazione a sx che porta alla “cime du bosc”) fino a circa 1000m, e che poi, con una divertente discesa, vi porta all’incredibile villaggio di “Piene Haute” , disegnato da un pittore italiano pazzo sulla punta di una cresta rocciosa.
Qui vi fermerete a tessere le lodi al pittore e a chi vi ha portati li’.
Poi deciderete se scendere, dalla piazza del borgo, per il sentiero che vi porta a “Piene Basse” (pedalabilita’ 70%),poi asfalto, Airole, ecc.(km.62, disliv.2200, tempo 8 ore)

__ oppure, variante 2b!!,ritornati fuori dal villaggio per 100m, prendere a sx quello che vi porta ad “Olivetta”, tutto in sella, poi come variante 1. (km.62, disliv.2200, tempo 8 ore)

__variante_3: dal “Passo Treittone” pigliare il sentiero a sx, che ricordo diventa presto sterrata e vi porta a “Castellar(m.310), a monte di Menton, poi asfalto, Menton, Latte, Ventimiglia,Bevera, Calvo.(km.55,disliv.1600m, tempo 6.5 ore)
E anche qui siete arrivati



Per il resto che dire... il viaggio è lungo, ma ne vale la pena, gli ambienti sono davvero insoliti per chi il mare lo vede solo in cartolina.
Fatica bestia, non pensavo fosse così tosta come salita, sarà il vedere sempre la cima del Grammondo là ferma immobile, mentre si percorrono lunghi tratti a mezzacosta oppure tortuose serpentine.
E' anche strano pensare di trovarsi in alta montagna mentre in realtà si è poco più alti del livello del mare.
La strada man mano che si sale va deteriorandosi, a tratti si deve galleggiare sulla carreggiata invasa da ciotoli e sassi di ogni sorta e dimensione.
In qualche modo tuttavia sono riuscito, tra imprecazioni, ad arrivare in cima, i tratti più sconnessi li ho fatti a piedi, confesso.
Una volta in vetta il panorama ha ripagato delle fatiche, anche se me lo son goduto poco visto il freddo pungente ed il lungo viaggio di rientro che mi attendeva.
Tempo di salita..beh, dopo le 3 ore ho smesso di contare :D

Data: 22 marzo 2008
Quota max: 1378
Partenza da: Bevera (Ventimiglia)
Quota partenza: 80
Dislivello: 1298
Zona: Valle Bevera
Difficoltà: BCA

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