Pedalando in Turchia

Data 13/03/2008 | Categoria: MTB

In Turchia abbiamo visto poche bici, sarą forse perchč i turchi fumando come "dei turchi" non hanno voglia di faticare a pedalare, ma preferiscono scorazzare sulle loro autovetture o farsi portare da minibus che sfrecciano su tutto il territorio, guidati da autisti che si sentono schumacher.
Ad Istanbul č pazzesco ti senti piccolo e indifeso, intorno a te un movimento di veicoli che non perdona il minimo errore, devi ruotare continuamente gli occhi per intuire la manovra di autisti poco propensi a lasciare passare, vige la legge del pił forte e quindi noi poveri bikers partiamo sconfitti in partenza.
Fuori Istanbul il traffico diventa pił scorrevole, sono tutti pronti a salutarti, in tutti e due i sensi di marcia: camionisti c con il clacson ti spaventano, teste che escono dai finestrini e ti urlano hello, gente lungo la strada che si complimenta, persone che ti fermano e ti offrono il thč cercando di dialogare pił a gesti che a parole, bimbi felici di essere salutati dal potipoti delle nostre trombette e diciamolo anche cani che ringhiano al nostro passaggio mirando ai nostri polpacci obbligandomi ad accelerazioni improvvise.
Oggi mentre salivamo verso il passo di Bolu Dagi da una vettura continuavano a scattarci foto ma non ci ho fatto caso, troppo concentrato a pedalare, quando dietro a una curva dall auto sono scesi 2 tipi che ci facevano segno di fermarci; erano giornalisti del giornale della cittą di Duzce che hanno voluto intervistarci per fare un articolo.
Sicuramente 2 vecchietti che pedalano carichi come somari fanno non solo pena ma anche notizia!

L'alimentazione:
Ebbene si siamo proprio 2 fogne, sempre pronti nessuno dei 2 si tira indietro alla proposta mangereccia dell'altro.
Cominciamo al mattino con pane burro marmellata e miele in quantitą industriale, bevendo pił tazze di nescafč e thč.
Poi quando iniziamo a pedalare, ogni occasione č buona per fermarsi a comprare ad assaggiare di tutto e di pił: biscotti dai vari gusti, cioccolate, pane con semi, banane, creme dai gusti strani, cocacola, nescafč, thč e tanta acqua.
Ma il meglio di noi stessi lo diamo alla sera quando arriviamo a destinazione: 1 o 2 birre da 50 cl qualche thč e poi a cena, qui casca il palco, ho un leggero senso di vergogna a elencare i piatti che ingoiamo: kebab misti o di pollo, riso, zuppe dai vari colori, patate fritte, mix di verdure con pezzettini di carne, melanzane, insalata russa e poi via con i dolci con miele, cioccolato, creme e pezzi di frutta, creme catalane e biscotti secchi innaffiati dall'immancabile thč.
Come si intuisce una vera alimentazione da sportivi.
Per la cronaca ogni mattina promettiamo di darci una regolata ma poi...........



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