il Boucher apocrifo

Data 19/02/2008 | Categoria: Sci ripido

Visto che il webmaster ha assunto il ruolo di narratore ufficiale delle gite,oltre a quello di battitore di traccia,non mi resta che brevemente,narrarvi in termini non ufficiali la storia del Boucher.
La parete era nelle intenzioni e nei desideri miei e di Enrico,visto che quest'anno ci abbiamo preso già due volte nella ricerca di itinerari complessi e particolari,Enrico soprattutto,non volendo muoversi più di tanto in termini di km,insisteva particolarmente,ben conscio che a lui sarebbe toccato il compito gravoso di tracciare buona parte della salita.Io ero tentato dalle numerose foto che il buon Bunny elargisce generosamente e che facevano pregustare interessanti discese.
Ma tant'è se vado da solo mi tocca battere tutto e non mi sembra il caso.
Il mitico guru,reduce da discese con doppie su cascate di ghiaccio,in compagnia addiritura di una valente guida alpina,con la sua aria trasognata si univa a noi,con qualche dubbio di fondo e qualche alternativa in tasca,che rimanevano tali per notizie da amici di amici,poco incoraggianti.Il mito Federico Negri dirigeva, comodamete seduto sulla sua schiena malata e sofferente,smistando telefonicamente i vari amici su discese varie ed eventuali,rivelandosi come sempre fonte inesauribile di notizie.
Si parte il trio è formato,sono in una botte di ferro Enrico garantisce traccia,il guru garantisce bonifiche di pendii,io cerco di non svenire con un principio di influenza nelle ossa.
Ma giunti faticosamente tra boschina e gorge ghiacciate sotto alla parete ovest,si presenta la famosa 'rampa'dove i nostri baldi eroi si arenano.Lo sguardo che mi rivolgono lo conosco bene e significa pressapoco:noi siamo giovani,uno imprenditore con responsabilità sociali ed economiche,l'altro tiene famiglia con picciridda che aspetta trepidante 'a papà'.Tu che sei sul vecchiotto,tieni figli grandi e moglie psicologa che riuscirà a far superare,senza grosse difficoltà eventuali traumi dovuti a...(toccamento di palle)...vai avanti!
Ovviamente mi portano con loro per questo,quando il gioco si fa duro..
E così affronto la famigerata rampa,subito si forma una specie di voragine dovuta alla neve inconsistente che poggio sul...nulla,allora a sinistra individuo una striscia di neve/ghiaccio appoggiata su placca rocciosa,la picca morde bene,delicato ma si passa in punta di ramponi.Salgo veloce la rampa e penso che in discesa con dovute cautele ed un piccolo salto si potrà scendere senza toglire gli sci.Sotto i due mi guardano e non salgono,borbottano qualcosa sento anche un 'torniamo indietro'Balle!! adesso che sono qui e girato l'angolo vedo che il pendio è continuo e con bella neve io vado avanti.Inizio a tracciare il pendio superiore,molto bello così mi porto avanti con il lavoro,dopo un pò vedo spuntare il gatto e la volpe da due strade diverse,bene abbiamo trovato un'alternativa alla prima parte della scabrosa rampa.Il sole ci illumina,mi faccio raggiungera dagli amici così mi danno il cambio e la salita procede monotona e stancante fino ad una cima che sembra non arrivare mai.Caldo e sole,finalmente una cima piatta e spaziosa,senza vento.Incontriamo amici di Pinerolo saliti dalla normale,con i quali l'anno scorso avevamo sceso la Rognosa del Sestriere mi godo il meritato riposo e per la prima volta Enrico ammette die ssere stanco,tutto detto!
Sulla discesa sorvolo,normale amministrazione,fino alla rampa.
Qui si decide di entrare nella rampa dalla variante del 'coniglio'quella scoperta da Enrico in salita.Poi siamo al traverso,quello che si collega al pendio inferiore senza dover togliere gli sci,il guru parte deciso,Enrico dietro ed io ultimo.Sottile cengia nevosa su salto di roccia,Il guru bonifica come suo solito,Enrico ammette:'questo per me è troppo' sarà la stanchezza,il pensiero della picciridda che aspetta 'a papà'Ma con i miei incoraggiamenti esce incolume dal traverso( vedi video) e con una strana retromarcia arriva alla salvezza.
Il resto si svolge tra pendii aperti,pini e gorge,senza mai toglierci gli sci,bella soddisfazione ma grande culo,il grande Enri arrivati alla macchina e non avendo acqua da bere si apre la buta e se la scola a canna per metà.Oggi lo abbiamo proprio messo alla prova!!
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