Cima della Blave,quello che non vi racconterranno mai!

Data 18/12/2007 | Categoria: SciAlpinismo

Pronto,ciao…senti ci vediamo alle 7.00 ad Almese poi decidiamo dove andare,verso Bardonecchia o verso Cesana,tanto mi sa che dobbiamo mantenere un profilo “classico”…senti facciamo 7 e 30,tanto domani è freddo…
Almese 7 e 30,il mondo si è dato appuntamento,persino un pullman di pistaioli che obbliga a strane manovre con l’auto,all’appello siamo oltre al sottoscritto,il Guru Enzo Ala,il Webmaster,Emilio the Gris,Ermes,ancheledonnefannoripido2,e Federico”mito”Negri.
Nel parcheggio troviamo un altro centinaio di persone e di queste due si aggregano,ignare.
Tutto questo ci comporta una partenza già non proprio mattutina,dopo lunga discussione decidiamo di dirigerci verso… il bar della stazione di Bardonecchia.
Tranquilli,tanto fa freddo,consumiamo abbondante colazione e decidiamo,con calma,di dirigerci,non senza qualche mugugno, verso la Melmise,ottimo punto di osservazione per progetti ripidi.
Arrivati al parking,sorpresa!! Manca la neve,oibò!
Comincia lo scazzo:è tardi dove andiamo? Siamo in nove,al parking troviamo gruppo snoborder con nostro stesso problema,dove andare?
Tenuto conto che siamo schizzinosi,iniziano discussioni tipo:Io lì non ci andrò mai!
Ma sei matto è lontano! Si ma lì l’esposizione fa schifo…Io vado solo a nord.. Io vorrei gite più intime,con meno gente. Ma dai,se vuoi ho una bellissima collezione di farfalle.
Insomma prima di pranzo riusciamo a deciderci per il vallone della Rho,confidando sul fatto che Federico conosce questa zona meglio di casa sua ed è sceso ovunque si fermi neve.
Partenza di massa,dopo 10 minuti di sforzi incredibili,in cui ripasso i santi del calendario, riesco ad agganciare l’attacchino,pentendomi già di essermi convertito alla leggerezza,ma con gli sci nuovi,pesanti,meglio alleggerire qualcosa,l’ideale sarebbe perdere qualche kilo di ciccia. Per agganciare meglio gli amici mi suggeriscono le soluzioni più disparate,dalla traccia luminosa tipo pista di aeroporto,al mirino laser,alle tacche con il pennarello sullo scarpone…è bello avere amici che si preoccupano per te.
Tralasciavo un piccolo particolare,nel lungo viaggio in macchina, il beccuccio del camelback pisciava tutta l’acqua sullo zaino,così mi trovavo lo schienale bello zuppo,da mettere sulla schiena un piacere!
Dopo queste premesse nefaste,l’ora tarda e la mancanza di un itinerario,ormai rassegnati ad una giornata buca, si saliva velocemente sotto un bel sole che ben presto cominciava a scaldare oltremodo ed a farci abbondantemente sudare,alla faccia dello zero termico a livello del mare.
Sorpresa,davanti c’è già qualcuno che batte pista,ma noi ad un certo punto decidiamo,impiegando circa ¼ d’ora di discussioni, di scavalcare la dorsale sud sud ovest lungo la strada poi si vedrà.
Nel frattempo il morale è basso,la truppa si lamenta della neve,del caldo,del sole,dei traversi,non ho i rampant,della strada,delle mogli,delle amanti,dei figli,del governo,del Natale,del vicino di casa,di Mountain (tanto è a casa e non ci sente)…insomma,ci aggiriamo come dei sans papier,per il vallone della Rho.Girata la dorsale sud,sud ovest,troviamo un pendio innevato,che con percorso ripido e diretto ci porta in prossimità della vetta,dove la mancanza di neve ci ferma.Il webmaster, come da appalto vinto, batte traccia, anche lui lamentandosi e perdendosi in rivendicazioni vetero sindacali tipo pausa retribuita di 10 minuti ogni ora di battitura. Altro conciliabolo in vetta:passiamo da sopra,da sotto,ma dai,è tardi,lo scazzo,mia moglie mi taglia le…,ho detto arrivo nel primo pomeriggio,ma voi siete fuori,ma le gite non si fanno così ecc..ecc..
Ci godiamo il panorama,il torrone di Estella ed il sole,la temperatura finalmente è frizzante (è ormai l’una ),il mito ci illustra le sue grandiose discese :Punto zero,la legge della elle ,veramente impressionanti viste di fronte,si studiano nuovi progetti.
Poi si calzano gli sci,in tempi più umani per me,e affrontiamo il bel pendio di fronte a noi. Spettacolo! 10 cm e più di farina su fondo duro!! Su pendio di circa 30° vergine!
Ognuno tira fuori il peggio di stesso pur di tracciare per primo il pendio che è abbastanza largo:ma noi siamo in nove! e allora: vado a vedere se tiene,provo gli sci,devo dire una cosa al Guru,fermati che hai lo zaino aperto,non rovinare il pendio con le tue tracce storte , ogni scusa è buona,la fame è tanta,la neve è puro spettacolo,immacolata di fronte a noi. Fedele al detto del Guru: el crin a ven nen vei,ma el vei a ven crin (il maiale non diventa vecchio,ma il vecchio diventa maiale),defloro con i miei sci da 122 di spatola più neve possibile,ingoiando una pillola blu (vista l’età).Il webmaster è incontenibile,assatanato,con la bava alla bocca,per fermarlo bisogna sparagli in mezzo alle gambe.Decidiamo di infilarci in una forra (guarda un po’!!) per continuare la goduria (te pareva) Ma,c’è sempre un ma, mentre volteggio felice sopra una strettoia,in un tratto ripido il giusto,tiro il freno a mano(he,he) in tempo per non finire su un salto di ghiaccio che sbarra la strada.
Il guru mi raggiunge e constatiamo che in nove non si passa,qualcuno non ha i ramponi e poi è rischioso. Si risale alla strada! mi tolgo lo zaino e gli sci,ma prima di risalire il guru mi ordina :stai fermo che faccio una curva per girarmi verso le rocce.
Inquietante vedere le solette del guru,che usa sci da 1,90 pesanti 3 kili l’uno, passare sopra la mia testa ed atterrare a 1 metro da me,non lo permetterei a nessun altro,ma il guru è il guru e poi abbiamo il nome in comune .Risalita di circa 100 metri di dislivello,ancora sotto il sole,su crestina di misto non banale fino alla strada…bella sudata.
Estella è talmente estasiata dalla neve e dal luogo che si risale a scaletta quasi tutta la gorgia,vista dall’alto sembra sia passata una motoslitta,così poi diranno che sul ripido scalettiamo,non solo in discesa ma anche in salita pazienza. Sulla strada,on the road,adesso la festa è finita,si pensa che la neve non sarà più bella,chissà che crosta.
Ed invece un breve traverso ci porta sui pendii che sovrastano la strada per le grange della Rho: ci buttiamo giù? Si dai proviamo,giù!
Ancora sballo,farina,si farina,non proprio leggerissima ma bella da sciare,giù fino in fondo,e poi stradina fino alle macchine,dove arriviamo tutti e nove intieri e contenti. All’alba delle 15 e trenta
Dopo una buta scolata a “canna”,stessa funzione socializzante e stesso effetto,vediamo apparire il Mountain con Cris e soci. Ma non doveva essere a casa?
E noi che abbiamo sparlato di lui,avrà sentito tutto? Tu che dicevi:chissà chi è quell’ubriaco che batte traccia così,citando il buon Pierriccardo.
Pacche sulle spalle e via verso una meritata birra.
Dove? Il local d’adozione Fede ci conduce in Via Medail (quella dei Fichi) alla ricerca di un kraften (?) e di una vineria,non troveremo ne uno ne l’altra.
Enrico ed Emilo (torno nel primissimo pomeriggio) sconsolati pensano al mattarello,ma dall’alto della mia esperienza li consolo citando la massima zen:
se tanto cazziatone deve essere,che meriti! Ed allora via imbuchiamoci alla Cooperativa di Caprie,lì andiamo sul sicuro. In auto sono con Enrico ed Emilio,che a volte stento a comprendere: se uno dotato di tecnica sciistica?!?!?!%$£=,deve pure tornare nel primissimo pomeriggio,svegliandosi prestissimo al mattino:dove sta il divertimento? Meglio il tango argentino!!!
Effettivamente con garbo ci propone nell’avvicinamento alla piola ,Astor Piazzolla.
Ora!!!,grande artista,ma siamo in piedi dalle sei e l’effetto gas nervino è letale io ed Enrico piombiamo in un profondo sonno,dopo aver timidamente richiesto,rifiutato, “Tutto il calcio minuto per minuto”. Ci sveglia il cellulare dove siete? Dove siamo?...Ma non questa piola dobbiamo andare a quell’altra! Piazzolla colpisce ancora,dietro front (è il secondo) e finalmente,rimasti in sette:
12 mezze uova ripiene
1 tagliere di salumi
1 tagliere di formaggi + bis
6 tomini al verde
piatto di peperoni e bagna cauda
birra media,caffè
Iniziano ad arrivare le telefonate delle consorti (sono le 17 e 30) .Qualcuno si dispera per la bagna cauda ,difficile far credere che in coda in autostrada causa veicolo in panne (questa è mia) servano bagna cauda .La voce si fa melliflua,si sprecano i : ma cara,tesoro,prepara una cenetta che ho fame..(poi si comprano l’attacchino per risparmiare di peso). Ormai il primo pomeriggio è diventato sera inoltrata ,ma è bello raccontare e raccontarsi,ricordare e intristirsi.
A casa,verso il randello,ma questa volta merita prenderle e poi sapremo farci presto perdonare,abbiamo bisogno di spiccare il volo. Poi torniamo,quasi sempre migliori.

Ogni riferimento a persone o cose è puramente voluto,Emilio scia benissimo,ma sicuramente balla meglio il tango e Mountain fa tracce perfette ed è astemio .
Pier,mi mancheranno i tuoi commenti!




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