Bric Caré, Rocca degli Uccelli e Bric dei Monti, da Colla di Magnone

Data 23/02/2022 | Categoria: Escursionismo

In attesa della vera primavera, non quella che si è incautamente sostituita al vero inverno, è forte il desiderio di un po' di verde. E allora niente di meglio di una scappatella nella vicina Liguria per assaporare, oltre al verde della macchia mediterranea, l'azzurro intenso del mare. La Compagnia dell'Anello si regala quindi questo bel giretto su cime inconsuete ai margini dell'altipiano delle Manie.
Usciamo al casello autostradale di Spotorno e, anziché scendere verso la costa, saliamo verso Tosse (frazione di Noli) proseguiamo per Magnone (frazione di Vezzi Portio), ignorando il bivio sulla destra per San Giorgio e San Filippo, fino al successivo incrocio presso la cappella di Santa Libera, ove svoltiamo a sinistra (indicazione Noli, Le Manie).
Procediamo per poche decine di metri trovando sulla destra l'imbocco di una stradina asfaltata, via San Giacomo (indicazioni Chiesa, Cimitero).
Avendo due auto e volendo aggiungere all'anello del Bric Caré e della Rocca degli Uccelli, la traversata a Voze per il Bric dei Monti, senza dover tornare fin qui a piedi sulla provinciale, decidiamo di andare a portare un'auto a Voze mentre i componenti del gruppo non autisti iniziano ad incamminarsi sulla predetta stradina.
Portato un automezzo a Voze, nel panoramico parcheggio accanto alla Chiesa di San Pietro, raggiungiamo con l'altra auto i compagni che nel frattempo sono giunti alla Colla di Magnone e all'omonima chiesetta (318m).
Da questo punto la strada continua a salire e sarà il tragitto che seguiremo successivamente per raggiungere il Bric dei Monti e Voze, mentre sulla destra dipartono due sentieri: noi imbocchiamo quello più a monte (l'altro sarà il percorso di ritorno sulla via Julia Augusta).
Il viottolo procede in saliscendi tra cespugli di corbezzolo, erica e lentisco, affiancato in alcuni punti da residui di corde e paletti ormai inservibili per l'originario progetto che voleva rendere fruibile questo percorso agli ipovedenti.
Dopo 900 metri di percorso, a quota 365 metri circa, prendiamo il sentiero sulla destra che punta verso Ovest per svoltare, dopo un centinaio di metri, decisamente in direzione Nord in un tratto semi pianeggiante di fitto bosco.
Poco più avanti il sentiero riprende a salire, ora in gradevole ambiente di macchia mediterranea (attenzione però all'insidiosa salsapariglia e ai suoi aculei che non per niente le hanno meritato l'appellativo di “strappabraghe”!) e arriviamo all'anticima che ci consente già una ragguardevole vista su Spotorno e Bergeggi.
Proseguendo per cresta in leggera ascesa raggiungiamo in breve la cima del Bric Caré (481m) che regala verso Nord una vasta panoramica sulla dorsale divisoria con la Valle di Vado dal Monte Mao alle Rocche Bianche per proseguire con lo spartiacque della Valle Bormida di Mallare dalla Colla di San Giacomo al Piano dei Corsi; verso Ovest primeggia la dorsale di Orco Feglino con le bianche falesie di Rocca Nava, sullo sfondo del Monte Carmo; verso Sud lo sguardo si spinge sul mare di Albenga dominato dall'isola Gallinara mentre a Est il panorama comprende Bergeggi e il suo impareggiabile isolotto seguito da Spotorno e dal Castello di Monte Ursino con Noli e la sua baia.
Ridiscendiamo fino al sentiero che avevamo abbandonato per salire sul Bric Caré, seguendolo in discesa in due tornanti attraverso il Pian de Cian, per arrivare a un quadrivio caratterizzato dalla semidiroccata Cappelletta di Portio: a destra un viottolo si dirige all'omonima frazione mentre a sinistra inizia il sentiero di discesa verso il tracciato della Julia Augusta che utilizzeremo al ritorno dalla Rocca degli Uccelli.
Noi continuiamo verso Sud per circa130 metri, superando un rudere e una strapiombante parete di falesia, fino ad un evidente sentiero che sale a destra nel bosco a zig-zag; superiamo un facile salto di roccia e ci troviamo presso i resti disastrati di un ripetitore sul balcone sommitale della Rocca degli Uccelli (370m), a picco con un balzo di 250 metri sul fondovalle del Rio Sciusa sfociante a Finalpia.
Ritorniamo sui nostri passi fino al quadrivio ove iniziamo la calata nella Valle Ponci giungendo al Ponte dell'Acqua e al Vecchio Mulino sull'antica strada romana Julia Augusta che risaliamo a lato del torrente fino a chiudere l'anello alla Colla di Magnone.
Per chi non avesse l'evenienza di una seconda auto a Voze il giro si può chiudere qui, ed è già un bel giro ad anello!
Noi continuiamo sulla comoda carrareccia, asfaltata fino al primo tornante presso il pilone di San Giacomo, fino a portarci sulla sommità del rilievo comprendente l'eccellente punto panoramico del Bric dei Monti (409m), spettacolare per una visione da cartolina di Bergeggi e dintorni.
Scendiamo ora sul sentiero diretto e ripido su Voze dove si può ammirare uno splendido panorama sull'insenatura della Repubblica Marinara di Noli. Merita pure una visita la Parrocchiale dedicata a San Pietro, se non altro per la caratteristica del pavimento in salita che ci ricorda il Santuario di Sant'Anna di Vinadio, e un giro tra i carruggi del vecchio borgo di Voze.
Ma l'ora si è fatta tarda e lo stomaco fa sentire le proprie esigenze. Nessun problema, a Voze come già in precedenti occasioni, abbiamo un salvagente culinario di prim'ordine e anche stavolta i tagliolini allo scoglio e il fritto misto di pesce, cucinati dalla cuoca del “Passu du Ventu” si fanno apprezzare, al pari delle meraviglie naturali e dell'ottimo clima che questa giornata al mare ci ha donato!

Escursione effettuata il 23 Febbraio 2022
Compagnia dell'Anello formata da: Adriano, Angelo, FranK, José e Maria Teresa
Località di partenza: Colla di Magnone 318m – Vezzi Portio (SV)
Punto più elevato raggiunto: Bric Caré 481m
Dislivello cumulato in ascesa: 432m
Sviluppo complessivo del percorso: 9 km
Tempo in movimento: 2h 50'
Difficoltà: E (vedi scala difficoltà)
fotovideocronaca
Tracciato gps
mappa satellitare Wikiloc
percorso interattivo Relive


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