Anello del Bric Mindino, dal Castello di Casotto

Data 26/01/2022 | Categoria: Escursionismo

Questa settimana la Compagnia dell'Anello si sposta nelle Valli Monregalesi e del Cebano per raggiungere una delle cime più panoramiche delle Alpi Liguri: il Bric Mindino. Ma per non tradire il nostro nome e il modo di raggiungere posti e luoghi su percorsi sempre nuovi - cioè senza tornare sui propri passi, con tragitto ad “anello” - decidiamo di salire verso la cima partendo dal Castello di Valcasotto per ritornarvi scendendo dalla Colla di Casotto (Garessio 2000).
Ne è venuto fuori un bel giro, quasi tutto al sole, in una delle limpide e temperate giornate che questo inverno senza neve ci sta offrendo.
In auto, da San Michele Mondovì, imbocchiamo la provinciale seguendo le indicazioni per Pamparato e le indicazioni turistiche per il Castello di Casotto. Poco più avanti la strada si dirama a destra per la Val Corsaglia, mentre noi proseguiamo sulla sinistra inoltrandoci nella Val Casotto, sulla strada che costeggia l'omonimo torrente, ben ripristinata dopo i gravi danni subiti dagli ultimi eventi atmosferici. Alla rotonda di Pamparato procediamo per Valcasotto, Garessio e giunti a Borgo di Valcasotto continuiamo ancora per circa 2 km in direzione di Garessio arrivando al bivio per il Castello dove in uno slargo c'è posto per due, tre auto. Nella stagione di apertura al pubblico del Castello si può parcheggiare presso la Correria o nel piazzale davanti all'ingresso del Castello.
Zaino in spalla e scesi pochi metri della strada provinciale troviamo sulla destra l'attacco della sterrata con la palina indicante il Bric Mindino a 2 ore e 10', che è un tempo incoraggiante, ma sicuramente non appropriato per un normale escursionista che deve superare i quasi 900 metri di dislivello e gli 8 chilometri per raggiungere la vetta (è consigliabile calcolare 3 ore).
La stradella è molto comoda e s'innalza ad ampi tornanti sulla destra orografica del Vallone del Rio del Gatto toccando alcune baite fino ad arrivare, in vista del Bric Sandri, presso un ampio fabbricato denominato “Il Baraccone”.
Qui, a quota 1500m, raggiungiamo l'altipiano di Pian Garassino mentre il panorama si va ampliando verso le Alpi del Nord Ovest e la croce del Mindino si avvicina sempre più.
Ora la sterrata va trasformandosi in sentiero e inizia a salire in modo più marcato sul contrafforte Nord verso la cresta dove la neve, completamente ghiacciata, ha resistito di pù rispetto ai versanti più soleggiati. Riusciamo comunque a camminare abbastanza agevolmente sulla neve portante senza bisogno di calzare i ramponcini, superando una faggeta e portandoci sulla cresta che apre la visuale sulla Valle Tanaro.
Un tratto più ripido ci porta sulla cima del Bric Nei (1764m) buon punto panoramico da cui intravediamo già parti della costa ligure coperte dalle nuvole.
Una breve discesa fino al colletto che separa il Bric Nei dal Bric Mindino e attacchiamo l'erta finale che ci porterà fino in cima calpestando ancora un po' di neve, di cui la sommità è comunque completamente libera.
E' sempre un'emozione arrivare sul Bric Mindino con la sua altezza di 1879 metri (che arriva a oltre 1900 metri se aggiungiamo l'elevazione dell'imponente croce che lo sovrasta) che dà l'impressione di essere librati in un luogo fantastico da cui puoi ammirare tutto il mondo ai tuoi piedi.
E' poi sorprendente arrivare qui a fine gennaio con una temperatura così gradevole e senza un filo di vento che t'invita, oltre a gustare il pranzo al sacco allietato dalle leccornie preparate da Maria Teresa e Mary, a soffermarti per individuare la selva di cime che emergono dalle nuvole della riviera ligure o che si stagliano nell'azzurro favonico della corona di Alpi che abbracciano la pianura.
Ma ahimè arriva l'ora di tornare e quindi, approfittando delle agevoli scorciatoie che tagliano la rotabile in men che non si dica scendiamo alla Colla di Casotto (1380m) tra la desolazione dei palazzoni vuoti della stazione sciistica di Garessio 2000 e c'incamminiamo sulla provinciale che discende a Valcasotto.
In verità il programma prevedeva la discesa sul sentiero che costeggia il torrente Casotto e arriva esattamente al bivio della provinciale dove abbiamo lasciato le auto, ma data un'occhiata al fondovalle dove persistono ancora numerosi chiazze ghiacciate, abbandoniamo l'idea del sentiero preferendo la più monotona (e più lunga), ma più facile, strada asfaltata.
Note toponomastiche e curiosità
Valcasotto (Frazione di Monastero Casotto): Il toponimo deriva dal luogo dove sorse la certosa in cui un gruppo di eremiti si insediarono tra l'800 e il 989 costruendo casupole, ove meditare e pregare "casae octo", da cui è derivato il nome Casotto.
Castello di Casotto: in origine monastero certosino, fu acquisito dai Savoia e trasformato in castello di caccia da Carlo Alberto, tuttavia, non fu mai luogo di rappresentanza, ma di svaghi privati: qui Vittorio Emanuele II, il re cacciatore, organizzava imponenti spedizioni venatorie e la principessa Maria Clotilde trascorreva l’estate. Curiosità: poco sotto il bivio per il castello, visibile dalla provinciale, vi un gruppo di fabbricati costituenti la “correria,” cioè la “casa bassa” di cui, fino al 1300, erano dotati tutti i monasteri certosini, destinata ad accogliere i conversi, persone che amavano la vita eremitica, ma non avevano la vocazione per affrontare le dure regole cui erano sottoposti i monaci certosini nel nucleo della “casa alta”.
Bric Mindino: vetta delle Alpi Liguri amministrativamente appartenente al comune di Garessio, situata alla convergenza tra Val Tanaro, Val Corsaglia e Valle Mongia. Il toponimo trova la sua origine per quanto riguarda Bric, nel celtico 'briko, brikko', altura, collina, e per quanto riguarda Mindino nella radice indoeuropea 'men, mnti', prominenza. Bric Mindino significa quindi 'altura prominente'. Curiosità: questa cima è caratterizzata da una croce monumentale, costituita da una struttura di tubolari in ferro e pannelli di policarbonato semitrasparenti, inaugurata il 14 settembre 1969, per volere di Don Francesco Roà, parroco di Mindino. La croce è alta 25 metri e la sua realizzazione ha richiesto dieci anni di lavori, inclusa la costruzione della rotabile sterrata che raggiunge la vetta da Colla Casotto. E' dedicata ai caduti di tutte le guerre, e conserva murata nell'altare una teca con i nomi di tutti i caduti della Provincia di Cuneo. Il 28 luglio 2002 ha visto una seconda inaugurazione, svoltasi al termine dei lavori di restauro e di posizionamento di un impianto di illuminazione, lavori svolti in massima parte a cura dell'ANA di Garessio.

Escursione effettuata il 26 Gennaio 2022
Compagnia dell'Anello costituita da: Adriano, Angelo, Frank, Maria Teresa e Mary.
Località di partenza: bivio per il Castello di Casotto 1082m
Punto più elevato raggiunto: Bric Mindino: 1879m
Dislivello cumulato in ascesa: 844m
Sviluppo complessivo del percorso: 16,4 km
Tempo in movimento: 5 h
Difficoltà: E (vedi scala difficoltà)
fotovideocronaca
Tracciato gps
mappa satellitare Wikiloc
percorso interattivo Relive


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