Anello Cascata Pisciai, Monte Moura e Rocca Serneis, da Cornaletto Sottano

Data 13/01/2022 | Categoria: Escursionismo

Dalla consultazione dei vecchi archivi di uno dei componenti la Compagnia dell'Anello, scaturisce l'idea per la consueta escursione settimanale, in realtà di parecchio accorciata rispetto all'originale: ma si sa, gli anni passano, e chilometri, dislivelli e difficoltà devono forzatamente adeguarsi alla spietata legge anagrafica, che solitamente non concede sconti. L'itinerario, percorso in solitaria parecchi anni orsono – per l'esattezza era stato effettuato nel mese di marzo del 2007 – partendo da Gaiola, risaliva il lungo crestone con il Monte Tajarè, Rocche Calera, la Rocciaia e, dal Colle della Gorgia, con un'allucinante lunghissimo traversone del ripido versante Sud del Beccas del Mezzodì, assolutamente privo di sentieri, raggiungeva l'opposto e parallelo crestone, quindi la discesa (con l'immancabile salita delle varie cime lungo il tracciato) fino alla Croce dell'Ubacco, per poi raggiungere l'abitato di Valloriate e ritorno a Gaiola. In totale una trentina di chilometri, circa 2200 metri di dislivello e almeno 10 ore di marcia.
Noi ci accontenteremo di molto meno, percorreremo solamente il tratto della cresta originantesi dalla predetta cima del Beccas del Mezzodì che dal Colle del Sappè raggiunge il Colle di Valloriate, risalendo le cime del Monte Moura e della Rocca Serneis.
Siamo solamente in quattro, quote rosa per questa volta assenti, ci ritroviamo a Beguda e ci dirigiamo verso Demonte; poco prima dell'entrata in paese, sulla destra svoltiamo al bivio per le Borgate San Marco e Cornaletto (Sottano e Soprano).
Proprio alla fine dell'abitato di Cornaletto Sottano, ad una quota di m 838, trovasi uno slargo lungo la strada, coincidente con l'arrivo del sentiero che discende dal Colle di Valloriate: quindi anello perfetto, con partenza ed arrivo al luogo di parcheggio dell'automobile.
Dopo circa 200 metri di cammino lungo la strada asfaltata che conduce a Cornaletto Soprano, sulla destra ha origine un sentiero – palina segnaletica per Madonna di Ronvello - che con discreta pendenza s'inoltra in una caotica foresta di basse e stentate querce (roveri, roverelle e cerri), con qualche pino silvestre e fitto sottobosco di noccioli, ginepri e vari cespugli tendenzialmente spinosi, tipico climax per questi terreni pietrosi, poco fertili e fortemente soleggiati.
Ad un certo punto il sentiero si biforca e la diramazione scendente verso sinistra indica la Cascata del Pisciai, quindi, avendo già previsto questa divagazione, con una trentina di metri in “décalage” ci troviamo di fronte ad uno spettacolo naturale di rara bellezza: un getto d'acqua, per la verità di consistenza abbastanza scarsa, a causa della temperatura oggi particolarmente rigida, precipita da un'alta parete di roccia fino a formare un sottostante laghetto. La particolare suggestione risiede nelle numerose grotte presenti alla base della predetta parete, nonché dall'abbondante formazione di ghiaccioli lungo tutto il percorso di caduta dell'acqua.
Ritornando sul sentiero principale, si sale ora (ignorando la successiva deviazione a sinistra per la Madonna di Ronvello) a raggiungere il caseggiato a quota m 1127 denominato Gipiera, nelle cui adiacenze trovasi un vecchio forno costruito in pietre, ancora in ottimo stato di conservazione.
Da qui si prosegue ancora per un breve tratto di sentiero per poi sfociare nella strada sterrata per il Colle Angelino – Colle dell'Ortiga.
Percorrendo questa strada in leggera salita, poco prima della località Monrusà m 1260, si stacca sulla destra una pista forestale che, attraverso una lussureggiante faggeta ci conduce alla Borgata Alberetto Inferiore m 1328, ove un grande caseggiato è stato recentemente ristrutturato, poi ad Alberetto Superiore m 1443 completamente diroccata, e da qui, ora su buona traccia di sentiero, si arriva ad un'ampia radura quasi pianeggiante, contenuta in una fitta foresta di abeti rossi e larici, nei pressi del Colle del Sappè m 1472, che raggiungiamo con una breve discesa.
La salita alla prima cima odierna, il Monte Moura m 1544, consta di una settantina di metri abbastanza ripidi, ma una traccia ben marcata che individuiamo quasi subito, salendo con dei tornantini magistralmente disegnati, ci consente di arrivare in cima senza l'assillo dei classici fiatone e gambe molli. La vetta (in realtà sono due, Ovest ed Est, praticamente di uguale altezza) risulta essere un sorprendente balcone quasi privo di vegetazione, con vista a tutto tondo su pianura e montagne circostanti. Sulla Ovest è stato eretto il classico “ciaperet”, mentre la piacevole sorpresa (soprattutto di Angelo) stà sulla Est, dove una specie di piccola croce in legno reca il simbolo e la firma dei “Turtu d'la noit”, famoso gruppo di escursionisti notturni, del quale Angelo fa parte.
Sempre seguendo una labile traccia, ora superiamo la modesta quota m 1515. Il percorso di cresta non sarebbe difficile, ma siccome spesso e volentieri si articola o sul versante NE, con un consistente strato di fogliame secco di faggio, o sull'opposto versante SO, con alta erba secca, entrambi molto ripidi, per l'aggiramento di tratti rocciosi o di isole di vegetazione impenetrabile, lo stesso richiede molta attenzione e cautela per evitare scivoloni dall'esito assai poco raccomandabile.
L'ultima asperità che s'incontra prima di giungere al Colle di Valloriate consiste in una rispettabile formazione rocciosa con una parete a picco sul versante SO: proviamo inizialmente ad attaccarla dall'opposto versante NE, ma sia il già menzionato fogliame scivoloso, sia l'accentuata inclinazione del suolo, ci consiglia di desistere a pochi metri dalla cima.
Proviamo quindi ad aggirare il versante SO seguendo una traccia che transita sotto la sopra descritta parete rocciosa: risaliti in cresta, un breve tratto di facile arrampicata ci permette di giungere in cima alla Rocca Serneis m 1419.
Ritornati sui nostri passi, ancora un percorso di saliscendi ed un'ultima ripida calata su terreno erboso particolarmente scivoloso ed accidentato ci consegna al tanto desiderato valico del Colle di Valloriate m 1275, che collega l'omonimo vallone alla Valle Stura di Demonte, ove ci concediamo la strameritata pausa pranzo, allietata dalla solita imprescindibile “Sbrisolona” by Maria Teresa.
Da qui un comodo sentiero, inizialmente in faggeta, poi in querceta mista a pini silvestri, con lunghi tornanti in discesa ci riporta al piazzale di partenza.
Note di toponomastica:
Cornaletto, localm. Ruà Cournalè suberan e soutan, Frazione soprana 845 m, 865 m IGM, sottana 838 m IGM. Comune Demonte: Cornaletto fa riferimento al 'corno', strumento musicale un tempo usato dai pastori per le segnalazioni a distanza.
Pisciai, cascata: Pisciai, come Pis 'salto d'acqua, cascatella'.
Ronvello (Madonna e Rouera) localmente Ronvel: Ronvel, dal latino 'robur' e dal provenzale 'roure', è una denominazione assegnata ai terreni dove crescono 'roverelle, querce'. Ronvello, italianizzazione di Ronvel. Per alcuni questo toponimo sarebbe invece collegato ad una leggenda storica.
Alberetto, localmente L'Albrè soutan e soubiran: Borgata inferiore 1338 m IGM, superiore 1443 m IGM. Comune Demonte: Alberetto, come Albaretto, 'territorio boscoso'.
Sappè, Colle 1472 m IGM. Comune Demonte, Valloriate: Sappè, come Sap e Sapea è traducibile in 'abete, abetaia'.
Moura, localmente Mount Moura, Monte 1544 m IGM. Comune Demonte, Valloriate: secondo la tradizione locale il nome Moura ricorderebbe i mori (saraceni). Più convincente invece l'identificazione nella voce prelatina *morra, il cui significato di 'elevazione pietrosa, parete rocciosa', rispecchia l'aspetto della sommità.
Serneis, localmente Rocha Serneis, Rocca, 1419 m IGM. Comune Valloriate, Demonte: Serneis è una denominazione che ricorda un luogo di 'separazione o di conta' delle greggi.
Valloriate, localmente La Couletta souberana, Colle di 1275 m. Comune Valloriate, Demonte: la denominazione locale Couletta souberana è traducibile in 'colletta soprana'.

Escursione effettuata il 13 Gennaio 2022
Compagnia dell'Anello formata da: Adriano, Angelo, Antonio e Frank
Località di partenza: Cornaletto Sottano 825m – Comune di Demonte
Punto più elevato raggiunto: Monte Moura 1544m
Dislivello cumulato in ascesa: 911m
Sviluppo complessivo del percorso: 11,4 km
Tempo in movimento: 4h
Difficoltà: EE (vedi scala difficoltà)
fotovideocronaca
Tracciato gps
mappa satellitare Wikiloc
percorso interattivo Relive


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