Anello delle Cime Saben e Pissousa, da Valdieri

Data 20/05/2021 | Categoria: Escursionismo

Avvincente giro quello di oggi...un po' faticoso per la verità, dato il dislivello da superare su una distanza relativamente breve nonché per la ruggine accumulata durante il fermo covid, ma appagante per la spettacolarità e la grandiosità del paesaggio e per quel po' di adrenalina determinata da alcuni passaggi su roccia con parvenze alpinistiche. Dopo le recenti innumerevoli frequentazioni del Monte Saben partendo da Sant'Antonio Aradolo, stavolta la Compagnia dell'Anello decide di affrontare questa cima partendo da Valdieri, e non solo, ma di proseguire risalendo la Cima Pissousa e tornare a Valdieri da Madonna del Colletto attraverso il sentiero delle slitte, con un bel percorso ad anello.
Parcheggiata l’auto nella piazza del Comune (787 m), da dove già compare in alto la prima meta, ci incamminiamo lungo la strada prima del Municipio che dopo pochi metri si trasforma in ripido sentiero che porta ad una bealera che costeggiamo a destra fino a raggiungere la radura da cui inizia il sentiero del Vallone di Scumbes.
Ci troviamo nella “Riserva Naturale Rocca San Giovanni – Saben” anche nota come “Riserva naturale speciale “Juniperus Phoenicea” in quanto zona ricca di questo ginepro per l’esposizione assolata e protetta dai venti.
Raggiunto un cartello indicante la deviazione a destra verso Teit la Crava e Cima Saben iniziamo a risalire una dorsale ricca di arbusti e con numerose serpentine raggiungiamo un bosco fitto, dove si trovano i ruderi del Teit la Crava (1230 m).
Proseguiamo a destra su ripido sentiero fino all’uscita dal bosco e raggiungiamo il bivio tra Teit Clineta e Cima Saben (palina indicatrice), qui tiriamo dritto in verticale verso le pareti della Rocca San Giovanni, che raggiungiamo presso una recinzione in pietra al riparo della roccia e su cui è indicata l’area boulder. Il bouldering è un'attività di arrampicata su massi nata intorno agli anni settanta e attorno a Valdieri esistono altre aree adatte a questo tipo di arrampicata come il “Traverso di Valdieri” sulla strada che porta a Madonna del Colletto.
Proseguiamo a sinistra tenendoci sempre a contatto con la parete rocciosa e con la fioritura di numerose orchidee fino a raggiungere l’inizio del canalino di roccette e detriti che richiede un po’ di attenzione. Lo risaliamo inizialmente sulle roccette di destra per poi riportarci al centro e, appena possibile, sulla traccia di sentiero sulla sinistra e di lì, seguendo gli ometti, nuovamente a destra fino a raggiungere un colletto alle falde del boschetto di faggi.
Ripreso il cammino aggiriamo al limitare del bosco la parete rocciosa del Saben fino a raggiungere la dorsale che conduce alla cima (1667 m), sovrastata da una meridiana di metallo con cilindretti puntati verso le cime e, più in là, da una croce di ferro.
La visuale, in questa giornata assolutamente serena, spazia su tutto l’arco alpino innevato fino al Monte Rosa, su tutta la pianura fino alle Langhe e, più vicino, le Marittime con l’Argentera, il Matto, il Gelas che sembrano cime himalayane. La vista è eccezionale, la temperatura mite ci invoglia a fermarci un po’ di più del solito a godere dello spettacolo e a studiare il possibile percorso per raggiungere la Pissousa davanti a noi.
Iniziamo la discesa verso la Colla delle Piastre e, raggiunto il bivio per Tetto Pilone via Fontana del Fau (del faggio) o per via diretta, scegliamo quest’ultima passando attraverso la “porta” indicata su un faggio come “accorciatoia” fino a raggiungere il bivio per la Pissousa, segnalato con un foglio sul tronco di un faggio e con l’indicazione di “traversata per escursionisti esperti”. Il sentiero tracciato recentemente prosegue pianeggiante nel bosco di faggi per aggirare il Saben e scendere in un canalino di roccette attrezzato con corda di sicurezza e quindi riprendere quota in ripidissima e affaticante salita, sempre su sentiero perfettamente tracciato, fino a raggiungere il colle al di fuori del bosco (1619 m) dove piegando a destra si risale l’ultimo tratto su roccette fino alla cima Pissousa segnalata con un piccolo cippo in cemento (1.670 m).
Alle nostre spalle ammiriamo la cima Saben che abbiamo appena lasciato mentre lo spettacolo descritto prima rimane inalterato tanto da invogliarci a fermarci per la tappa pranzo godendo della temperatura mite, del sole, delle montagne e del piacere di poter condividere queste sensazioni.
Finita la sosta iniziamo la lunga discesa verso Madonna del Colletto su sentiero anche qui perfettamente tracciato e indicato con tacche biancorosse.
Come l’ascesa dal Monte Saben anche da questo lato la pendenza è impegnativa. Percorriamo la cresta tra Valle Gesso e Valle Stura fino a raggiungere un bel balcone sulla Valle Stura dove il sentiero piega a sinistra per scendere ripido, nuovamente nel bosco, fino alla chiesetta di Madonna del Colletto (1303 m).
Da dietro la chiesa parte il sentiero delle slitte che scende ripidissimo lungo il Rio del Colletto (che delizia per i quadricipiti!) fino a congiungersi in basso alla mulattiera che scende, sempre da Madonna del Colletto, con la quale raggiungiamo Valdieri dopo una indispensabile sosta lungo il percorso per rinfrescarci alla Fontana del…Colletto.
Note Toponomastiche e curiosità
VALDIERI: anticamente 'Vaudierium, Valderio, Vauderio e Vaudier'. La voce è riconducibile a 'Waldarius', dal radicale celto-germanico *wald col significato di luogo boscoso o abitato da boscaioli.
SABEN (Cima): sulle mappe è indicata come Cima Saben, ma il nome effettivo è Monte Sabench, le cui pareti calcaree sono popolate da endemismi di ginepro di origine marittima, tra cui il raro “Juniperus Phoenicea” che dà il nome all'omonima riserva naturale. Tra le diverse varietà di ginepro che qui vivono, una delle più diffuse è il Ginepro sabina (Juniperus sabina) che origina appunto il toponimo di questa montagna, dal latino 'sàbina' e dal provenzale 'savin-savino'.
PISSOUSA (Cima): il nome deriva dalla tradizione locale che attribuisce a questo monte competenze di previsioni meteo per cui quando le nubi coprono la cima si prevede tempo piovoso.

Escursione effettuata il 20 Maggio 2021
Compagnia dell'Anello formata per l'occasione da: Adriano, Angelo, Antonio, Franco e José.
Località di partenza: Valdieri, piazza del Comune 787 m.
Quota massima raggiunta: Cima Pissousa 1670 m.
Dislivello cumulato in ascesa: 1162m
Distanza totale: 10,9 km
Tempo in movimento: 4h
Difficoltà: EE (vedi scala delle difficoltà)
fotocronaca
Tracciato gps
mappa satellitare Wikiloc
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