Sentiero dei Frati, da Valgrana (con variante di Case Viano)

Data 04/03/2021 | Categoria: Escursionismo

Con attenzione al rispetto delle norme anticovid, la Compagnia dell'Anello ha prescelto come palestra all'aperto per la propria attività escursionistica settimanale una località nelle vicinanze di Cuneo andando a provare uno dei nuovi sentieri valgranesi che, con ammirevole volontà e spirito di sacrificio, alcuni volontari del posto stanno recuperando e segnalando. Si tratta del “Sentiero dei Frati”, un tracciato che ripercorre idealmente, ai lati di entrambe le sponde del torrente Grana, nel territorio tra Valgrana e Monterosso Grana, i bedali costruiti per iniziativa dei monaci benedettini di stanza, nei primi secoli dello scorso millennio, presso l'antico priorato di Santa Maria della Valle della frazione Cavaliggi di Valgrana.
Partiamo dalla sede dell'area sportiva del comune di Valgrana, in via degli Alpini (tanto per restare in tema!), che si trova sulla destra della strada per Montemale, trecento metri dopo il bivio dalla chiesa di Valgrana. Qui sono collocati pure i pannelli illustrativi di questo e di altri percorsi della zona. Da questo punto ritorniamo sulla provinciale per Montemale, svoltiamo a sinistra e, dopo pochi metri, imbocchiamo la carrareccia sulla destra (palina).
Tutto il percorso è segnalato in modo perfetto e originale. Le targhette sono spesso installate su pali a forma di grosse matite colorate e presso alcune svolte si trova in colore arancione la figura stilizzata di un frate con la freccia indicatrice. Impossibile sbagliarsi!
La prima parte del percorso si svolge in pianura sulle strade poderali ai piedi del Bric Arpiai, tra campi coltivati e bei frutteti (qui vengono prodotte le pere Madernassa, ottime cotte al forno).
Passiamo quindi su un tratto in asfalto costeggiante il versante meridionale del Bric la Plà e, prima di arrivare a Cavaliggi, svoltiamo a destra passando presso Ruata Arlotto, Case Rainero e Porta fino alla borgata Lerda, dove svoltiamo a sinistra oltrepassando il Fosso della Piatta e, tra belle fioriture di primule, violette, bucaneve ed erba trinità, arriviamo alla bella borgata di Ruata Sartino.
Qui termina l'asfalto e, appena oltrepassata la borgata notiamo sulla destra le tacche rosse d'inizio della traccia risalente le pendici del Bric le Gorgie, cima che ci ripromettiamo di raggiungere in una prossima escursione.
Continuiamo sulla bella sterrata tra castagneti e bosco misto fino a raggiungere, in un ameno avvallamento tra la piramide del Bric le Gorgie e il panettone di Poggio Galerino, la località Case Crovero, ove ci soffermiamo a parlare con un abitante dedito a sperimentare colture montane utilizzando l'erba secca quale pacciamante naturale. Per questa attività ha dovuto attrezzare gli appezzamenti coltivati con robuste recinzioni metalliche, a difesa dalle incursioni notturne dei cinghiali.
Al centro di quest'abitato scopriamo una sfiziosa iniziativa di tipo provenzale: un'esposizione su un banchetto di barattoli contenenti erbe di montagna essiccate (alcune confezioni con erbe e sale marino già pronte per il barbecue), liberamente acquistabili lasciando un'offerta in un bussolotto.
Continuiamo il nostro cammino, ora su ottimo sentiero, nel bosco che ci porta fino a Case Comino, ove fervono importanti lavori di ristrutturazione di un fabbricato.
Di qui scendiamo fino ad incrociare la provinciale S. Maria della Valle – Piatta Superiore che percorriamo per poche decine di metri dopodiché imbocchiamo sulla destra una stradella in contenuta pendenza che giunge ad un colletto a picco su Santa Maria della Valle. Il colletto è contrassegnato da un pilone votivo ormai diroccato e anonimo e da questo punto diparte per cresta un sentiero per Borgata Viano e Colletto di Ollasca.
Noi proseguiamo in piano sulla sterrata fino alla vicina cappella - santuario di Madonna della Neve, meta di pellegrinaggi, ove fino a qualche decennio fa viveva ancora un frate. Una sosta è d'obbligo approfittando anche della fontana al centro di una piccola area pic-nic.
Di qui il percorso ufficiale del Sentiero dei Frati prevede d'imboccare il comodo sentiero-mulattiera a valle della cappella che, in dolce pendenza, si abbassa verso il centro di Monterosso Grana, ma poiché è ancora presto per la sosta pranzo, decidiamo di ampliare l'anello salendo per dritto ad incrociare il sentiero variante della Curnis Auta per Ollasca, tramite il quale arriviamo al colletto della croce di Ollasca, ove deviamo per Case Viano, borgata disabitata, ma ben tenuta e ottimo balcone panoramico sulla media Valle Grana. E questo è anche il punto più elevato del nostro giro (938m).
Continuiamo ora in discesa andando ad incrociare, nelle vicinanze della borgata Andrio, la strada asfaltata che da Monterosso sale alla borgata Colletto e lungo questa scendendo troviamo un ottimo posto per la sosta pranzo vicino ad uno stagno (nais de lou babi e la rano).
In breve perveniamo a Monterosso dove, dall'alto possiamo osservare la presa del canale irriguo sul torrente Grana, ora rimodernata, ma che coincide con l'inizio dell'antico bedale voluto mille anni fa dai monaci benedettini e che ancora oggi costituisce un riferimento indispensabile per l'attività agricola dell'area coltivabile della vallata.
Il percorso passa ora sulla riva destra del torrente Grana staccandosi dalla provinciale all'altezza della cappella di San Sebastiano, condividendo per un tratto il percorso del sentiero del Sarvanot e costeggiando su sterrato le valli Marobert e Contento, fino alla borgata Armandi.
Qui torniamo sull'asfalto, oltrepassando il rio Cavoira e immettendoci sulla provinciale di Sant'Anna che seguiamo fino a raggiungere Valgrana per chiudere questo interessante anello, non senza aver prima ammirato anche alcuni punti del bedale della riva idrografica destra del Grana, sempre di origine Benedettina, con le varie chiuse per l'irrigazione e la fornitura di forza motrice per la ruota di un antico mulino.
Note toponomastiche e curiosità
GRANA (valle): detta anche valle del grano - i soliti maligni dicono anche “della grana” e altri “delle grane” - ma, a parte gli scherzi, è assodato che l'etimo è un idronimo di origini preromane, radice 'krana-gra', cioè spaccatura nella roccia, che fa dedurre il significato di valle incisa profondamente dall'azione delle acque meteoriche. Ciò giustificato dalla morfologia del solco vallivo dalla Comba di Castelmagno, uno tra i più suggestivi del settore alpino sud-occidentale.
VALGRANA (comune): trae il nome dal torrente Grana (vedi sopra).
MONTEROSSO GRANA (comune): una parte del nome proviene dal torrente Grana (vedi sopra). L'altra metà invece deriva dal latino 'mons aurosus' ossia monte color dell'oro (e non rosso come si potrebbe intuire) per la colorazione particolare dovuta alla presenza in grandi quantità di roccia silicea (mica). Il nome locale provenzale è Lou Bourgàt.
SANTA MARIA DELLA VALLE (cappella): La chiesa racchiude mille anni di storia della valle Grana. Edificata probabilmente intorno al 1018 da monaci Benedettini provenienti dal monastero di Le Puy en Velay in Auvergne e di pianta romana in origine, la chiesa ora si presenta senza abside. La sua vera ricchezza è rappresentata da cicli di affreschi di epoca diversa, che spaziano dal XIV al XVI secolo. La chiesa conserva una piccola lastra in pietra con due volti umani e una croce longobarda murata sopra la porta d’ingresso. I frati del centro monastico che ne nacque intorno, di cui oggi si possono solo più intuire le dimensioni, nel riportare il credo cristiano dopo le terribili scorribande saracene, iniziarono una importante bonifica del territorio circostante, che fu fondamentale per lo sviluppo agrario ed economico dell'intera valle.

Escursione effettuata il 4 Marzo 2021
Compagnia dell'Anello formata per l'occasione da: Adriano, Angelo, Franco, Gianni e José accompagnati dall'amica a quattro zampe Chiquita.
Località di partenza: Valgrana 638m
Punto più elevato raggiunto: Case Viano 938m
Dislivello cumulato in ascesa: 494m
Sviluppo complessivo del percorso: 16,2 km
Tempo in movimento: 4h 15'
Difficoltà: T (vedi scala difficoltà)
fotocronaca
Tracciato gps
mappa satellitare Wikiloc
trailer


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