Anello della Porta di Roma, dalla borgata Vallone di Prazzo

Data 21/10/2020 | Categoria: Escursionismo

Un detto popolare, scaturente da un famoso aneddoto riguardante un virtuoso musicista dell''800, maestro di violino e chitarra, così recita: “Paganini non ripete”... La Compagnia dell'Anello invece, a volte, ripete. E questa settimana decide all'unanimità di ripercorrere un'appagante escursione alla Porta di Roma, già effettuata all'inizio di luglio del 2014. Potremmo quindi liquidare la questione dicendo: 'andate a rileggervi la relazione descritta all'epoca'; e invece no, per alcuni validi motivi che ora andiamo ad elencare.
A prescindere che la montagna, come d'altra parte ogni ambiente naturale, non è mai uguale per le variabili attinenti alle diverse stagioni, alla presenza o meno di animali domestici e selvatici, alle condizioni meteorologiche, ecc., le motivazioni che ci inducono a relazionare un percorso già dettagliatamente descritto sono, innanzitutto la graditissima presenza di Barbara che, oltre alla sua fresca vivacità e innato buonumore, contribuisce a diminuire drasticamente l'età media del gruppo e, nel contempo, ad innalzarne notevolmente lo charme; altro motivo, oltre la presenza di due componenti del gruppo che all'epoca non facevano ancora parte del clan, stavolta faremo il percorso nel senso inverso di allora; ed ancora la variante stagionale, per poter gustare appieno quell'inimitabile mosaico di colori (purtroppo per l'occasione notevolmente sfumati dalla nebbia) che solo l'autunno sa offrire; per ultima, quella triste, l'assenza del carissimo amico Alberto che, notoriamente favorevole ai prati e decisamente refrattario alle rocce, aveva molto apprezzato il percorso.
Ed ora a noi: risaliamo la Valle Maira fino a poche centinaia di metri oltre la borgata Maddalena di Prazzo, ove sulla destra si origina una stradina asfaltata che conduce ad Ussolo; procediamo oltre, e dopo un km, sempre su asfalto, spegniamo i motori a Vallone (Lou Valoun), un gruppetto di case situato a quota m 1443.
Purtroppo il tempo oggi ci rammenta una famosissima ode di carducciana memoria (San Martino “La nebbia a gl'irti colli, piovviginando sale”...).
Da qui la strada prosegue sterrata ad ampi tornanti con moderata pendenza; dopo il primo di questi, in corrispondenza di una palina segnaletica decidiamo di abbreviare il percorso risalendo una più ripida mulattiera che, attraversando le Grange Draio m 1531, la Grangia Podio m 1627, va a terminare innestandosi nuovamente nella predetta sterrata in prossimità delle Grange Passo m 1707.
Abbandoniamo qui la comoda strada (che percorreremo al ritorno come ultimo tratto dell'anello) inoltrandoci nel rado lariceto con fitto sottobosco cespuglioso di olivello spinoso, uva spina, ginepro comune – tutta vegetazione molto gradita dalla metà inferiore dei pantaloni! - lungo un sentiero molto ripido, non sempre ben individuabile.
A quota m 1950 oltrepassiamo la diroccata Grangia Pissiva e, dopo alcune decine di metri, finalmente, cominciamo ad intravvedere un certo chiarore, che al di sopra dei 2000 metri di quota ci proietta in uno degli spettacoli più ambiti dagli escursionisti: cielo limpido, sole caldo (anche se oggi c'è un venticello un po' fastidioso, ma sempre meglio della nebbia), e sotto il mare compatto delle nubi bianche dal quale svettano le catene montuose già per la maggior parte rivestite dalla coltre nevosa.
Individuiamo verso destra la prima cima del nostro percorso, la Rocca Vinsena m 2126, che raggiungiamo con un traverso in leggera ascesa; da qui percorriamo, sempre su facili prati-pascoli ridotti a simil prato inglese da quei formidabili tosaerba che sono le vacche in villeggiatura estiva, la breve cresta che conduce alla Rocca Narbena m 2232, superata la quale un lungo crestone prativo ci conduce al grosso cupolone arrotondato del Monte Chirlè m 2315.
Andiamo adesso verso destra in leggera discesa per incrociare una traccia di sentiero (segnavia con rade tacche di vernice giallorossa (ovvio, ci stiamo avvicinando alla Porta di Roma!) che in poche decine di metri di dislivello positivo ci condurrà fino alla già più volte menzionata Porta di Roma m 2333, toponimo con il quale il libro-guida del Cai di Michelangelo Bruno indica “la lunga bastionata di roccia rossastra che, rivolta a Nord-Est, scende sull'alto Vallone delle Grange alle spalle della Capanna Ussolo. La bastionata è attraversata da una traccia che permette l'accesso alle soprastanti chine pascolive”.
Foto di rito, pausa pranzo addossati alle rocce soleggiate al riparo del vento, quindi ripresa della marcia lungo la traccia che diagonalmente attraversa il ripido versante OSO del Monte Ruissas, per planare in ultimo negli ameni prati sottostanti l'arrotondata cima del Monte Cappel m 2368, che raggiungiamo con una breve e poco accentuata ascesa; da qui il tragitto sarà praticamente tutto in discesa, percorrendo il lungo crestone, transitante dalla cima della Rocca di Ciarm m 2237 (piccola croce sghimbescia in legno), fino a raggiungere il Passo Sarasin m 2040, attraversato dal sentiero GTA – Percorso Occitano che da Ussolo conduce a Chiappera.
Dal Passo, con poche decine di metri, doverosa visita all'ultima cima odierna, la Punta Culour m 2068.
Tornati al Passo Sarasin, il già descritto sentiero ci proietterà sul tratto di strada sterrata che, dopo aver attraversato le ultime due borgate – Grangette m 1840 e Grange Chioligiera m 1776 – porrà termine a questo delizioso percorso ad anello che consigliamo vivamente a tutte le varie categorie di escursionisti.

Note di toponomastica:
Ussolo: localmente Ruà Ussòl, dal celtico uxellos 'alto', ha valore di 'insediamento elevato sul fondovalle';
Vallone: localmente Lou Valoun, dal provenzale Valoun, ha valenza di 'valle secondaria';
Draio: Grange, il provenzale Draio corrisponde a 'sentiero, tratturo del bestiame';
Podio: Grange, Podio, dal latino Podiun 'luogo elevato e proteso sul fondovalle';
Passo: Grange, Passo è un varco naturale su un crinale, 'passaggio tra due versanti';
Pissiva: Grange, Pissiva, come Pis, Pissousa, il piemontese Pis (provenzale Pisai, pisciai), 'salto d'acqua, cascatella';
Vinsena: Rocca, Vinsena è una corruzione della voce provenzale Vissano che corrisponde alla pianticella 'Clematis alpina', dei boschi e dei luoghi rocciosi;
Narbena: Rocca, l'oronimo Narbena (marcata l'assonanza con Narbona) pare accostarsi al sostantivo provenzale Barbèn, specie di 'ginepro';
Chirlè: Monte, si pensa, ma con riserva, ad un collegamento con la voce provenzale Chiroùn 'larice tarlato', forse in relazione ad un lariceto vecchio;
Porta di Roma: nome di città introdotto nella toponomastica alpina da Ubaldo Valbusa nell'anno 1905;
Ruissas: Monte, Ruissas si presta a due ipotesi tra loro contrastanti: dal francese ruisseau (latino Tardo rivus) 'corso d'acqua di montagna', oppure dal provenzale rouis, ruisse 'luogo cespuglioso, boscoso';
Cappel: localmente Lou Chapel, Monte, quando le nubi, come un 'cappello', avvolgono la cima della montagna, è segnale dell'avvicinarsi di temporali;
Ciarm: Rocca di, il provenzale locale Ciarm, che riflette la voce calm, chalm di origini remote (dal prelatino calmis), viene assegnata ai 'ripiani, fasce pascolive elevate, o avvallamenti dove riposano le greggi';
Sarasin: Passo, il toponimo Sarasin, da alcuni posto in connessione con la presenza dei Saraceni sul territorio (sec. IX), deriva invece semplicemente da Saracino, cognome dei primi abitanti;
Culour: Punta, Culour, come Culou, è un 'canalone, gola';
Grangette: localmente Les Grangètes, Grangette, diminutivo di Grange, italianizzazione del provenzale Gronjo 'casolare rurale con fienile e stalla';
Chioligiera: Grange, Chioligiera significa 'luogo chiuso tra montagne' (inf. Pietro Ponzo).

Escursione effettuata il 21 Ottobre 2020
Compagnia dell'Anello composta da: Adriano, Angelo, Antonio, Franco, Josè e con la gradita partecipazione di Barbara
Località di partenza: borgata Vallone di Prazzo 1443m
Punto più elevato raggiunto: Monte Cappel 2368m
Dislivello cumulato in ascesa: 1060m
Sviluppo complessivo del percorso: 14,2 km
Tempo in movimento: 4h 50'
Difficoltà: E (vedi scala difficoltà)
fotocronaca
Tracciato gps
mappa satellitare Wikiloc
trailer


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