FOLLETTO DELLE MONTAGNE

Data 07/12/2007 | Categoria: Varie

Riporto alcune righe di Fabrizio, un mico di lunga data di Pierriccardo:

Caro Ric,
sono ancora totalmente sconvolto da quello che è successo, che ha spazzato via Te e Marco e che ha travolto anche tutti noi ed ho sentito il bisogno di buttare giù due righe per ricordarti.. Non il Ric “ultima versione”, quello che le centinaia e centinaia di scilapinisti, bikers o semplici amanti della montagna hanno conosciuto e che eri diventato negli ultimi anni.. Eh già: perché quest’ultimo Ric, per il solito rigido ed inutile orgoglio che ci ha sempre contraddistinti entrambi (e per il quale abbiamo sempre litigato e ci siamo sempre poi cercati..) io, ultimamente, l’ho solo e sempre sbirciato ed ammirato sui vari siti di montagna di cui eri il Re indiscusso: dopo il tuo freddo sms di 3 anni fa, infatti, tutto tra noi era stato congelato, fino a quel “ciao” di qualche settimana fa sotto i portici di Cuneo. Ma anche lì nessuno dei due aveva fatto il primo passo verso l’altro:maledetto orgoglio; e, purtroppo, è rimasto solo un “ciao” e basta… Quanta voglia avrei adesso di premere il tasto rewind e di farlo io quel passo..! Un’ occasione della mia vita sprecata male anche perché non ne avrò più..
Allora che dirti..? Che ti ricorderò sempre con mille immagini, momenti, litigate ed emozioni, sempre tutte uniche, com’eri tu Ric: unico, solo tu così, nessuna copia!
Ti ricorderò con un pizzico d’orgoglio per averti fatto conoscere io lo scialpinismo 12,13, quanti anni fa? Ti accompagnai quella sera da Monti Sport per l’acquisto della tua prima attrezzatura: sci, gli attacchi, strani, “che sono mezzi staccati”, le pelli (“mah, sta roba qui sei sicuro che tenga in pendenza?”). E poi il giorno dopo al Ventasuso la nostra prima gita insieme e la tua prima in assoluto, di tante e tante successive. Salendo ripetevi le declinazioni dei verbi in latino! Ridevo alle tue prime “gùce” e poi quanti voli avevi fatto in discesa.. Al ritorno alla macchina eri più bianco della neve ma, tenace ed orgoglioso, mi avevi chiesto se eri andato bene.. E poi in macchina al ritorno? Il tuo commento era stato che “mah, non so se lo scialpinismo mi piacerà poi così tanto!”; e infatti, puntuale, il giorno successivo ci eri tornato da solo ed alla sera mi avevi telefonato per dirmelo orgoglioso.. Che mito! Che voglia e che passione stava nascendo.. E poi, dopo pochi anni la pensione, sempre più tempo da dedicare alle uscite, le prime gite con la tavola che avevi iniziato ad usare così bene e che da “purista” non mi ispirava affatto rispetto ai vecchi “assi”..
Tu, invece, sei stato il mio maestro in mtb: mi hai sempre sbalordito per la tua bravura, la tua preparazione, la tua tenuta fisica, degna di un ragazzino, le tue imprese da record..La mia prima uscita al Varirosa e la discesa su Sambuco che per poco mi ammazzo!
Per il mio compleanno di quattro anni fa: da casa al colle dell’Agnello e ritorno, gli ultimi metri sui nevai, un freddo becco e pioggia fitta per tre ore ma ce l’avevamo fatta! Che bel regalo, non lo scorderò mai..Sì, sulle due ruote, mi dispiace ammetterlo, per me sei sempre stato un gran maestro..
E mi vengono in mente mille altre gite, passeggiate,pedalate ma non solo: le nostre litigate! Sì, perché chi ti conosceva bene lo sapeva; se con te non si litigava di in tanto non si era proprio “amici amici”.. Anche perché forse era altrettanto bello poi riderci su e dopo poco, di nuovo litigare.. Mi ricordo di quella volta in cui ti ruppi il bastoncino sul piazzale di Limonetto, la corsa a sostituirlo e la salita “incavolati neri” sui due versanti opposti per poi ritrovarci in cima..
Che bei ricordi!
E il Ric degli ultimi anni? Un professionista della montagna, praticamente a tempo pieno (ogni tanto dicevi di “doverti prendere ferie!”), il principiante di allora era diventato un vero e grande esperto, attento, prudente e davvero unico nelle sue avventure sciistiche o ciclistiche: alcune tue imprese rimarranno solo e sempre tue perché nessuno avrà mai forse la fantasia, l’idea ed il tuo modo di viverle e poi farle rivivere sul web. I modi di un ragazzino spensierato e un po’ pazzo ma con una forza da leone, una resistenza infinita ed un’esperienza da “vecio”. E poi le tue relazioni: per pochi che ti deridevano e non ti capivano un esercito di appassionati non vedeva l’ora che mettessi in rete la tua gita: spumeggiante, puntuale, irriverente e poetica ma di assoluto riferimento. Avevi una cultura smisurata. Anche queste rimarranno nella storia.. Mancherai tanto a tutti ed anche a tantissima gente che non ti ha mai conosciuto di persona ma che ti ha letto decine di volte .. Pensa che bella cosa: unica anche questa!
Un giorno, salendo su qualche punta, avevamo parlato di come ci sarebbe piaciuto “andarcene”: erano i giorni in cui mio papà era in coma. Mi avevi detto che ti sarebbe piaciuto “farti venire a cercare da qualche parte in montagna”.. Anche se troppo presto, eccoti accontentato. Per te non avrei immaginato altri “modi”!
Oggi , fuori dalla chiesa, un ragazzo con le lacrime agli occhi diceva ad un altro ragazzo che tu eri il “folletto delle montagne”: un modo simpatico ma rispettoso e veritiero per descriverti in poche parole: una gran persona, un grande amico, uno spirito libero.
Insomma.. unico, solo tu così, nessuna copia!
Mi mancherai, “folletto delle montagne”!
Ciao Ric, Buone Gite!
Un amico molto triste.





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