In memoria di un compagno di gita virtuale...

Data 06/12/2007 | Categoria: Varie

Trascrivo una mail ricevuta da Francesco:

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In memoria di un compagno
di gita virtuale a cui mai ho stretto la mano…Pierriccardo è il suo
nick name.
 


Sono in ufficio ….in un momento
di pausa clicco  su uno dei miei siti “preferiti” di montagna
che abitualmente consulto “La Fioca Ven Mola” e leggo la notizia
 


Addio Pierriccardo! 

 

D'ora in avanti LaFiocaVenMola non sarà più la stessa cosa.... 

Ci mancheranno terribilmente le tue relazioni, o meglio, le tue avvincenti
storie spassose e graffianti allo stesso tempo... 

Ci mancheranno le tue foto sempre belle e particolari... 

Non avremo più quel pizzico di invidia nel sapere che sei a pennellare
nella farina mentre noi siamo in ufficio... 

Eri sicuramente un bel "personaggio" pieno di vita, alla perenne
ricerca della libertà. 

 

Le avventure vissute insieme saranno, per me, ricordi indelebili... 

...e chi si può dimenticare la notte al Pebrun o il vento del Dome
de Miage o ancora le "imprecazioni" sul Monte Bianco! Giorni
indimenticabili...


 

 

Addio Pierriccardo! 

 

Addio Marco!
 
 
 


…strabuzzo gli occhi e faccio
un balzo sulla sedia.. mi tornano alla mente le parole di un collega
che ieri distrattamente dall’altra parte della stanza mi diceva di
aver letto sul sito della Repubblica che due alpinisti erano stati travolti
da una slavina sopra Borgo San Dalmazzo. Non avevo badato a quella notizia…
ci ho fatto abbastanza il callo ai colleghi che con una punta di malizia
sapendo della mia passione per la montagna e delle mie esperienze passate 
pare che godano nel riportarmi la cronaca nera della montagna …come
se mi dicessero “ stai attento, tu avresti potuto essere quello lì
finito travolto dalla valanga assassina !”.Brutte cornacchie del malaugurio!
 


Ma la notizia mi ha fatto male
pensando che il Venerdì scorso preso dallo sconforto dopo aver letto
le gesta di Pierricardo inviai ad alcuni amici che intendevano fare
qualcosa durante il week end la seguente e- mail “provocatoria”
:


 

-----Messaggio originale----- 

Da: Ferrari Francesco [
mailto:francesco.ferrari@plferrari.com

Inviato: venerdì 30 novembre 2007 12.50 

A: francesco scarlatti; Angelo Bodra; Mauro Gragnani; adellacasa@ergmed.it;
ocorradino@ergmed.it; Pieri, Stefano; enrico.molisani@virgilio.it; Fabio
Palazzo; Riccardo Montaldo; Avv. Stefano Vezzoso 

Oggetto: ..:: LaFiocaVenMola ::.. - Cielo a pecorelle, farina a catinelle,
7 giorni di fila - SciAlpinismo - Ultime Notizie 

 

http://www.lafiocavenmola.it/modules/news/article.php?storyid=1003 

 

Beccatevi un po'  questo .. " e con oggi sono 7 giorni consecutivi
che vado al mulino a macinare farina... 

Non ne posso più domani prendo un giorno di ferie " !!!!!!!!!!!!!!!! 

 

Porca putta *** !! 

 

E noi cosa dovremmo dire ... : "Sono 7 giorni consecutivi che macino 
merda ...non ne posso più e  domani prendo un giorno di ferie ..."
oh no! mi sa che devo restare buono buono a casa a tenere i bambini
e ad alleviare "le pene" della consorte !! Altro che macinare
farina !! 

 

Chi è causa del suo mal ...pianga se stesso ! 

 

Ma ragazzi ....e i vostri  piani battaglieri per sabato   o domenica che
fine hanno fatto ??? 

 

Chi può vada, vada, vada ... Le previsioni sono discrete e anche se
la neve non sarà superba pare essercene abbastanza... 

 

Ciao 

 

Francesco
 
 
 


“Beccatevi un po’ “ questo”…..sono
stato male, ho provato un vuoto e mi sono quasi sentito in colpa per
quello che avevo scritto agli amici…QUESTO …come lo ho male e scortesemente
epitetato …
 


Esco, fuggo dal mio “box
office” per il solito e ormai solitario allenamento in pausa pranzo
ed un turbinio di pensieri mi impesta la mente… penso al passato ed
al mio casuale incontro virtuale con Pierricardo a cui voglio dedicare
la mia corsa sulle alture.
 


“Conobbi” Pierriccardo
sulla Rete anni fa navigando su uno dei tanti siti di montagna ed in
particolare su Gulliver che aveva da poco visto la luce.  Ero rimasto
particolarmente “ colpito” dai versetti di una poesiola  che
era uso allegare  al posto di una foto dopo la puntuale relazione
della sua gita tanto che me ne feci una stampa che conservo ancora tra
le mie carte e che vi riporto :


 

 


Era il massimo della presa
per il culo nei confronti dello scialpinista della domenica quale io
mi ero ormai ridotto a mio malgrado ma sentivo fortemente miei questi
versi, insomma pur sentendone il peso ed anche il sarcasmo mi ci immedesimavo…
pensando a quel vecchio bastardo che lunedì dopo il passaggio delle
orde il giorno prima non appena sorge il sole si carica la tavola sulle
spalle e piano, piano da solo si arrampica fino al cielo… e poi via
danzando con le stelle, sulla neve silente con il sole ed il vento a
scompigliare i suoi capelli grigi bastardi !! Figurarmelo nella mente
mi faceva quasi impazzire ….ma un po’ stranamente mi faceva piacere…
sapere che qualcuno… e non solo le aquile, i corvi, le volpi e i bianchi
ermellini …  potessero  godere di quei silenzi, di quel
Creato incantato e potessero renderne testimonianza al loro “sfigato”
prossimo.
 


Bellissimo, bellissimo …
pensavo a me, ai miei amici di merenda costretti a vivere nel sistema,
nello schema, omologati come macchine e chini sul lavoro e poi beffati
in coda ai caselli nelle ormai rare fughe del Sabato e nei rientri della
Domenica, pensavo ai tanti pensionati che marciscono in città vagando
come zombie, ai giovani fannulloni …
 


Penso ora che la sua stessa
vita avesse ispirato questi versetti satanici e quasi irriverenti a
Pierriccardo, certamente anche lui era stato uno come noi, anche lui
era stato uno sciatore della domenica … ma una volta affrancatosi
dalle maglie delle catene del lavoro e della famiglia può ora gridare
al mondo la sua libertà bastarda non senza goderne forse  con
malizia ma spero anche con  compassione per quella “orda selvaggio
degli sciatori della domenica che galleggia con pezzi di ghiaccio e
di polenta serrati tra i denti”.
 


Corro e penso, penso poi
alla potenza della Rete, del Web, di questo modo tutto particolare e
nuovo di conoscersi, di comunicare, così globale e così diverso dal
passato … Pierriccardo non è certo un mito, non è certo un alpinista
di fama o di punta o un esploratore, il suo campo di azione è circoscritto,
non Messner, non Fogar ma neppure un Mauro Corona ..da quanto ne so
è un appassionato di montagna come tanti altri, in pensione che abita
vicino alle montagne, forse a Borgo San Dalmazzo o nei dintorni, chi
lo sa ? ma   ama passare i suoi inverni sulla tavola e le
sue estati in Mountain Bike. Ha poi una passione per le foto, per la
tecnologia, il pc, il GPS e di ritorno dalle sue innumerevoli uscite
scrive, relaziona con uno stile semplice spesso scherzoso  su vari
siti di montagna italiani quali Gulliver, La Fioca Ven Mola ma anche
francesi corredando il tutto con fotografie molto belle che lo riquadrano
dove noi vorremmo essere con lui…e mi pare di sentire il suo boomerang
sibilare in cielo sulla vetta delle montagne… e poi completando il
tutto un tempo con cartografia e cartine che lui stesso a mano disegnava
e più recentemente con tracciati GPS su mappe satellitari. E allora
mi dico Pierriccardo non abita solo a Borgo San Dalmazzo ma abita e
vive in Rete, ha una casa virtuale, ha una cerchia di amici virtuali
più o meno dichiarati, tanti lettori che lo spiano nello spazio cibernetico
senza confini …molti appassionati lo conoscono anche se non ha scritto
né libri né guide di montagna  … la potenza della Rete!!


Mi viene da pensare come questo
mezzo continui faticosamente ad affermarsi tra le vecchie generazioni,
tra i politici e tra le teste fasciate che lo guardano con diffidenza,
con timore e spesso osteggiano i Blog, la Rete… penso alle mie sortite
sul Forum della Giovane Montagna, alle difficoltà di fare capire l’importanza
della libera comunicazione in associazione tramite questo strumento
e a quanto sia importante investirci risorse perché non è più solo
una scommessa sul futuro ma uno spazio virtuale che oggi è quasi più
importante dello spazio fisico di una associazione…poi il pensiero
torna a lui…
 


Pierriccardo va tantissimo,
sempre e comunque …macina chilometri e chilometri e divora migliaia
di metri di dislivello  ora con le ciaspe, ora con la bici portandosela
sulle spalle in posti impensabili – recentemente era salito con la
sua MTB sul Sibolet innevato da cui era sceso in sella …. Roba da
non credere. Da solo o in compagnia a lui non importa…e poi rientrato
a casa dal suo pc  scrive, scrive, scrive …


Per tutti i comuni mortali
è   una fonte inesauribile di notizie sulle condizioni della
montagna, ha ormai sviluppato un fiuto formidabile per la polvere e
dispensa generosamente consigli e suggerimenti  … quante volte
ho cercato le sue relazioni, quante volte ho guardato le sue foto, quante
volte lo ho maledetto crepando di invidia ma poi lo ho benedetto nelle
rare volte in cui ho potuto seguire le sue peste… mi ricordo quando
mi sono trovato a seguire sempre sul sito i suoi tentativi di salita
e di discesa con la tavola dal canale di Lorusa … e alla fine ci
è riuscito! Ma che paura si è preso e con quanto umanità e modestia
genuina scrive  di questa impresa per lui al limite delle sue
capacità …si deve essere letteralmente cagato sotto!!
 


Ma Pierriccardo è un uomo
comune che dopo le gite si va a rifocillare in osteria, beve con gli
amici e non cerca notorietà. Ho sempre cercato di capire quanti anni
avesse… le sue imprese sono tali da sfiaccare anche un giovane ed
aitante atleta di trent’anni, ma come fa ?  Non riuscivo a capire
se fosse un pensionato oppure un ricco  ereditiero di mezza età
che poteva permettersi di non lavorare per campare … zoommando sulle
sue foto si vede una figura magra, in forma sempre con occhiali scuri,
un berretto sul capo, un viso sorridente ed abbronzato … non si riesce
a darne una età.


Lui non ha età …penso. Ora
scopro che ha 59 anni e allora …chapeau ragazzi !! con tanto di inchino
… il vecchio bastardo ha una fibra formidabile, una vecchia quercia
…Ormai mi sono abituato a cimentarmi  con gente di questo 
spessore: Nino il mio compagno di allenamento ha 57 anni e va come
un fulmine e poi chi ha vinto il Tour du Mont Blanc quest’anno ? Marco
Olmo che ha passato i 60 anni e ha stracciato sul lungo fior fiore di
giovani atleti,,,,ah questi vecchi bastardi che forza che hanno ma soprattutto
che testa !! Sempre più mi convinco che ciò che davvero conta in quella
che in inglese chiamano Endurance è la forza della mente, la volontà
accompagnata dalla profonda conoscenza delle proprie capacità fisiche
e mentali.
 


Mi mancherai Pierriccardo,
ci mancherai  …. Grazie per aver condiviso con noi le tue gite
e le tue emozioni, grazie per averci fatto sognare, grazie per averci
indicato la strada, grazie …
 


Ho sentito forte il bisogno
di mettere per iscritto queste riflessioni per me e per gli amici che
avranno avuto la pazienza di leggerle. 
 


Francesco  

 


 











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