Anello di Cadibona e Madonna del Monte, da Vado, in MTB

Data 22/02/2020 | Categoria: MTB

Alla scoperta di nuovi itinerari sui colli all'interno di Savona-Vado - prendiamo spunto dal fatto che oggi viene aperto il nuovo ponte sull'autostrada TO-SV, ricostruito a tempo di record dopo il crollo a seguito della frana sul versante di Madonna del Monte del 25 novembre scorso – per fare un giro in questa zona, allargandoci fino a Cadibona.
Con mia moglie Maria Teresa, partiamo dalla funzionale area camper di Vado Ligure con le nostre e-bike (ma è un giro che su può fare anche con la bici da strada) imboccando dall'Aurelia via Priano che fiancheggia la destra idrografica del torrente Quiliano sottopassando la ferrovia e l'autostrada.
Poco oltre con la bici da strada è opportuno svoltare sul ponte portandosi sulla riva sinistra poiché il tracciato diventa sterrato concludendosi più avanti su un ponticello con scalini per attraversare il torrente.
Proseguiamo quindi sulla carrozzabile a sinistra del torrente fin dove inizia l'abitato di Quiliano, ove svoltiamo a destra sulla provinciale, che s'inoltra nella stretta vallata del torrente Quazzola, collegando Quiliano a Cadibona, sul tracciato dell'antica strada romana, testimoniata dagli storici ponti ancora esistenti.
Pedaliamo sul fondo della vallata mentre ai lati, in alto, scorrono le carreggiate della TO-SV, rispettivamente sulla destra destra idrografica quella che scende verso Savona e sulla sinistra quella che sale verso Altare. Impressionante la vista del viadotto, che attraversa la vallata a quasi cento metri di altezza, su arditi ed esili pilastri (alcuni con preoccupanti scrostature!).
Al km 9 del nostro percorso abbandoniamo il fondovalle per salire a destra verso località Scarroni, su stradina che sale ripida con stretti tornanti fino al Bricchet Croce di Capanne dove spiana verso Cadibona.
Ci troviamo nei pressi del punto geografico che caratterizza la demarcazione tra gli Appennini e le Alpi, passaggio obbligato per il valico del Colle di Cadibona e l'accesso alle aree padano-piemontesi. Percorriamo verso destra per poche centinaia di metri la storica ex-statale 29, via ampiamente transitata fino alla costruzione dell'autostrada Torino-Savona, e svoltiamo a destra sulla pianeggiante via Gio Batta Pollero.
La strada che dopo il primo bivio diventa via N.S. Del Monte, percorre in piacevole saliscendi il crinale divisorio tra la vallata del torrente Quazzola e la vallata del Lavanestro. Unica difficoltà il superamento degli sbarramenti per i lavori in corso sulla carreggiata danneggiata da una frana. Superiamo una discarica controllata e c'inerpichiamo in salita con due tornanti raggiungendo il crinale. Poco dopo la strada si biforca e in mezzo alla biforcazione inizia lo sterrato che sale ai 431 m.del forte Ciuto (punto più elevato del notro tragitto); lo imbocchiamo salendo nel bosco fino alle mura di questa importante fortezza aggirandola fino a ritornare su asfalto alla biforcazione di partenza.
Di qui è tutta discesa con scorci da una parte verso Savona e dall'altra verso Vado. Raggiungiamo presto la località Madonna del Monte con l'omonimo santuario dove ci soffermiamo per ammirare l'ampio panorama e il punto dove si è staccata la frana che ha distrutto, per fortuna senza danni alle persone, il ponte della A6 che oggi, nuovo e luccicante, ha ripreso a funzionare...
Non ci resta che scendere verso Vado sovrappassando l'autostrada e la ferrovia (altri scalini) per rientrare sull'Aurelia ed all'area camper.

Note toponomastiche e curiosità
Vado: in epoca romana 'Vada Sabatia', costruita sulle falde di un promontorio era circondata da vaste zone paludose, da cui il toponimo di Strabone Vada Sabatium (i guadi dei Sabazi).Vado Ligure è un comune molto industrializzato, sede di una centrale termoelettrica, ex Enel ora Tirreno Power, pensata e realizzata negli anni sessanta le cui due ciminiere alte circa 200 metri e altre due di circa una settantina di metri dominano la vallata e anche buona parte della costa.
Quiliano: (Cüggén in ligure) Chiamata anticamente Aquilianum. Sono ancora oggi presenti resti tangibili dell'epoca romana quali ponti databili al I e II secolo lungo l'antico tracciato della via Julia Augusta in Val Quazzola
Forte Ciuto: la fortezza costituiva un sistema difensivo della costa e della rada di Savona-Vado Ligure, nonché sbarramento verso il Colle di Cadibona, di cui facevano parte più a valle il forte della Madonna degli Angeli e il forte di Madonna del Monte. Costruita intorno al 1885 dai Savoia, rimase in attività sino alla fine della seconda guerra mondiale. Ricavata quasi esclusivamente scavando la cima della montagna, si presenta oggi in pessimo stato di conservazione.
Santuario della Madonna del Monte: già chiesa di un antico convento domenicano è situato su un crinale tra i comuni di Savona e Quiliano. Requisito dalle truppe napoleoniche per la sua posizione, la leggenda vuole che dal suo campanile predicò, sentito da tutte le vallate, San Vincenzo Ferrer. Nel corso degli anni è divenuto il santuario degli sportivi e della Protezione Civile.

Escursione effettuata il 22 Febbraio 2020 da Adriano e Maria Teresa
Località di partenza: area sosta camper di Vado (SV)
Punto più elevato raggiunto: Forte Ciuto 431m
Dislivello cumulato in ascesa 533m
Sviluppo complessivo del percorso: 24,7 km
Difficoltà: TC/TC (vedi scala difficoltà)

fotocronaca
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