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Escursionismo : Sul Sentiero dei Franchi da Salbertrand al Frais. Discesa su Chiomonte
Autore: Beppe46 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 07/06/19 16:15
Notizia riferita al: 01/06/19
Letture: 982

Sul Sentiero dei Franchi da Salbertrand al Frais. Discesa su Chiomonte.

Località di Partenza: Salbertrand mt. 1010
Dislivello complessivo: 640 mt.
Tempo complessivo: 7 ore e 30 minuti c.ca
Difficoltà: E
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 3 Val Susa – Val Cenischia – Rocciamelone – Val Chisone. Fraternali Editore

Il Sentiero dei Franchi ripercorre un ipotetico cammino di avvicinamento dell’esercito di Carlo Magno alle Chiuse all’inizio della valle Susa presidiate dai Longobardi. Ha rappresentato per secoli un percorso privilegiato per pellegrini e viandanti in transito nella valle. Questo sentiero, che si snoda sul versante all’Inverso, inizia a Oulx per terminare alla Sacra di S. Michele – Sant’ Ambrogio dopo aver toccato per via insediamenti religiosi un tempo assai importanti. Oggi lo si può definire un ampio tracciato escursionistico che offre a chi lo percorre l’opportunità di attraversare aree di notevole valore naturalistico come il parco del Gran Bosco di Salbertrand e quello dell’Orsiera – Rocciavrè.
Normalmente si sviluppa in quattro tappe. In questo itinerario s’è scelto di percorrere una lunga parte della prima, da Salbertrand al Frais con discesa su Chiomonte. Si attraversano nel percorso fitte foreste d’abeti e faggi incontrando per via alpeggi e piccoli insediamenti oggi normalmente disabitati dove la visuale s’apre sulla valle, sui monti e sulle borgate all’opposto. Nel tratto intermedio dalle Grange Coudissard a Clot Vacher, lungo e alquanto stancante, si superano scavati corsi d’acqua e alcuni passaggi sono stati attrezzati pur non essendoci alcun pericolo e tratti esposti. A questo proposito cartelli ne sconsigliano il percorso da novembre a aprile. Presso tutti gli abbandonati insediamenti che s’incontrano sempre un traccia sale da valle per proseguire poi verso gli alpeggi posti a monte, ai colli e alle cime. Guadagnata infine una pista forestale lungamente la si percorre sino al Frais raggiunto che si ha un ripido sentiero consente di scendere a Chiomonte dove l’itinerario si conclude.

Giunti a Chiomonte in valle di Susa, all’inizio dell’abitato si piega a sinistra subito raggiungendo il piazzale antistante la stazione ferroviaria dove mediamente al quarto d’ora di ogni ora transita il treno per Bardonecchia. Si scende alla fermata successiva, Salbertrand.
Percorso un tratto di strada, sorpassata la ferrovia e sottopassata l’autostrada, uno stradello costeggiando i prati si porta verso l’area Pinea dove al Sentiero dei Franchi, SF, s’incrocia il GTA.
Trascurato quest’ultimo, il 718 che sale alle Montagne Seu, al rifugio Arlaud, a Monfol per terminare alle Granges di Pragelato in val Chisone, si prende il 736 per Sapè, Coudissard ed il Frais segnalato a 5 ore e 15 minuti. Il sentiero dei Franchi, SF, che si percorre in questo itinerario, sempre ben segnalato nei punti chiave, è evidenziato da segnature ravvicinate che si presenteranno puntuali e rassicuranti soprattutto nei tratti più impegnativi. Nel primo tratto del percorso, pianeggiante e assai piacevole, si traversa lungamente nel fitto del bosco sino alle svolte discendenti che portano la traccia ad attraversare un rio su un ponticello e poi ad immettersi sullo stradello per Sapè appena fatta una svolta. In moderata ascesa lo stradello sale in direzione di questa borgata e sorpassando un primo scavato rio, oltre una sbarra di interdizione raggiunge lo slargo dove una bacheca informa che si sta entrando nel parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand. Con difficoltà, nel fitto della vegetazione che lo nasconde, con fatica si riesce ad intuire che nei pressi sorgono i resti del forte Sapè, costruito nell’ottocento, dove appena si scorge il fosso e l’accesso monumentale con il ponte levatoio. Rasentata la borgata di Sapè d’Exilles di Sopra, superato lo scavato rio Chenal, si giunge ad uno dei punti chiave dell’itinerario dove occorre decidere quale sentiero scegliere perché un cartello avverte che da qui a Clot Vacher il sentiero “Presenta tratti difficoltosi per la pendenza e per l’attraversamento di alcuni torrenti con esposizione su dirupi. Fortemente sconsigliato dal novembre ad aprile”. L’alternativa proposta allunga il percorso di un’ora. In realtà, salvo l’attraversamento facilitato di alcuni rii ed un lungo tratto in forte ascesa, il sentiero è normalmente percorribile non incontrando per via né tratti esposti, tantomeno dirupi. Traversando lungamente quasi in piano, superato un primo attrezzato rio, poi un secondo, senza alcuna difficoltà si giunge ai prati e poi alle abbandonate Grange Coudissard dove il Sentiero dei Franchi incrocia il sentiero 9/826 che da Exilles sale all’Assietta. Lasciato l’abbandonato insediamento si scende allo spumeggiante rio Baccon, dove il guado potrebbe risultare impegnativo al disgelo o dopo forti piogge, superato che si ha si prende decisamente salire, per un lungo tratto assai ripidi, tra le rocce e i giganteschi abeti che contraddistinguono questa parte del percorso, stando poi lungamente sulla ripa che dà su un successivo, scavato rio che si risale faticosamente a svolte dove anche qui alcuni tratti sono stati attrezzati. A parte l’affaticamento, nulla di particolarmente impegnativo. Più sopra oltre il rio, prima un tratto piano, poi un altro in leggera salita, portano ad attraversare un’asciutta valletta subito trovando i muretti dei terrazzamenti che precedono l’abbandonato insediamento di Brusà, più su quello di Clot Vacher dove termina il tratto “impegnativo” del percorso. Questi ruderi sono anche raggiunti dal sentiero 827, la variante alternativa che sale da valle. La traccia si amplia e protetta da muretti che la sostengono s’inoltra ancora verso monte praticando le svolte che portano ad una successivo, soleggiato, insediamento e poi ancora ad una valletta alla sommità della quale sorgono i resti di Serre Moutoun, incrocio di sentieri. Qui giunti, trascurato il sentiero 13 per l’Assietta si prosegue sul Sentiero dei Franchi per la Gran Comba ed il Frais segnalato ad un’ora e trenta minuti così come al bivio che si trova subito dopo. Il tratto che segue, all’inizio pianeggiante, poi in moderata ascesa, traversando piacevolmente per pendii dolci e ameni, porta il sentiero a terminare su uno stradello, sul quale ci s’immette, e sul quale lungamente si starà sino al Frais. Siamo nel punto più elevato del percorso. Superati i ravvicinati rii della Gran Comba, più avanti si raggiunge lo slargo dove la solita bacheca informa che a questo punto si esce dal parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand. Restando fedelmente sullo stradello sterrato che procede interminabile in direzione del Frais perdendo per via di poco quota, giunti nei pressi dell’alpeggio di Clot Rosset conviene rimanere sulla traccia principale non facendo assolutamente fede all’indicazione che porta verso monte. Così continuando, superata un’aperta ed estesa radura pascolativa, sempre lungamente proseguendo si giunge alle prime case e poi al nucleo abitativo del Frais dove si piega a sinistra costeggiando la nuova chiesa, sulla destra la cappella di S. Bartolomeo.
5 ore e 30 minuti c.ca da Salbertrand.
Sottopassato più sotto l’impianto di seggiovia, raggiunta la strada, alcune indicazioni suggeriscono di proseguire ancora per un tratto sul Sentiero dei Franchi, uno stradello che scendendo tra i prati si fa sentiero portando di sotto alle case La Croce. Qui giunti, lo stradello che si diparte sulla sinistra, percorso fedelmente conduce a Chiomonte. Proseguendo invece oltre per pochi metri, sulla sinistra si stacca lo stradello che scende tra i prati alle Case Comba. Lasciata la borgata, alla svolta che segue si abbandona definitivamente il Sentiero dei Franchi per il sentiero che scende in direzione di Chiomonte. Proseguendo diritti nel prato lo si nota alla sua sinistra. Questo sentiero, oggi quasi impercorribile per via della strada, era quello che un tempo permetteva da Chiomonte di salire al Frais. Di sotto, raggiunta una prima casa isolata, poi la regione Foin, percorso un tratto bitumato, alla svolta che segue seguendo le segnature biancorosse e traversando tra le case e poi tra i prati si scende alla Case Eleizane dove, sempre sotto le case, riprende il sentiero che riporta più giù allo stradello sul quale ci s’immette alla svolta e sul quale si starà per un tratto. Oltre la successiva, superata la Fontana della Pace, quando si giunge a quella che segue si prosegue diritti sullo stradello interdetto sino a che, oltre una valletta, riparte sulla destra il sentiero per Chiomonte. Incontrata per via una croce che ricorda uno scout morto prematuramente, un lungo tratto discendente porta alle prime case e poi alla ferrovia che si sottopassa. Presa la via XXV aprile che la costeggia in breve si raggiunge il piazzale della stazione dove questo anello si chiude.
2 ore c.ca dal Frais.

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