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Escursionismo : Un anello da Sauze d'Oulx ai monti Blegier e Gran Costa passando per il lago di Laune. Rientro sulla strada dei Cannoni
Autore: Beppe46 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 21/10/18 09:23
Notizia riferita al: 19/10/18
Letture: 1048

Un anello da Sauze d’Oulx ai monti Blegier e Gran Costa passando dal lago di Laune. Rientro sulla Strada dei Cannoni.

Località di partenza: Istituto Zootecnico mt. 1865
Dislivello complessivo: mt. 950
Tempo complessivo: 6 ore c.ca
Difficoltà: E
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 1 Alta valle Susa Fraternali Editore

Il lungo crinale che dal colle delle Finestre si porta al colle del Sestriere separando l’alta valle di Susa da quella del Chisone di norma presenta colli e cime facilmente accessibili da entrambi le parti. Numerosi sentieri e stradelli percorrono i due versanti come l’importante “Strada dell’Assietta” che da fondovalle Chisone poco prima di Fenestrelle raggiunge al termine il colle del Sestriere.
Partendo dalla valle Susa, a monte di Sauze d’Oulx, in questo itinerario si guadagna da prima l’alpe Laune, con l’incantevole vicino lago, poi su stradello militare ancora in buone condizioni il col Blegier salendo poi i facili pendii erbosi che conducono alla cima che porta questo nome. Percorso il lungo crinale si scende al col Lauson da cui si sale in vetta alla piatta cima del monte Gran Costa raggiunta da uno stradello militare che disceso conduce all’innominato colletto anticipante la Testa di Mottas e quella dell’Assietta. Sempre presenti, le indicazioni e le rassicuranti segnature permettono infine di tornare al lago di Laune percorrendo l’interminabile, ma imperdibile, “Strada dei cannoni” che con lo stradello che in ascesa porta al col Blegier rappresentano i due tratti più significativi dell’intero percorso.
Si tenga presente che i sentieri e le strade che percorrono i due versanti sono stati a suo tempo realizzati al fine raggiungere e presidiare militarmente colli e cime ritenute strategiche per bloccare un’eventuale minaccia proveniente da oltralpe. Ne fanno fede i manufatti militari ancora presenti in loco e il vicino cippo all’Assietta dove a metà del Settecento avvenne una storica battaglia decisiva per le sorti del piccolo Piemonte.
Dalle vette dei monti Blegier e Gran Costa vista superba sui monti delle valli Susa e Chisone sino ai lontani quattromila francesi.

Percorsa per intero la valle Susa, giunti a Oulx si prosegue in direzione di Sauze d’Oulx sulla strada che salendo con ripetute svolte un soleggiato versante raggiunge infine questo turistico abitato passando per gli insediamenti di San Marco e Jouvenceaux. Più su, all’edificio con i cerchi olimpici si prende a destra la via Assietta che diventando poi la via Triplex porta alla superiore piazzetta dove si continua sulla strada che riprende a salire. Fatta la svolta e costeggiati numerosi condomini si giunge infine al quadrivio con la chiesetta della Visitazione dove si prosegue per Richardette. Salendo ripidi e praticando una lunga serie di svolte si sorpassa questo insediamento e sempre rimanendo sulla strada stretta, ma asfaltata, si raggiunge alla sommità il punto in cui parte la variante della “Strada dell’Assietta”. Qui giunti o poco più sopra nei pressi della chiesetta presso l’abbandonato Istituto Zootecnico Vezzani si può lasciare l’auto.
Presso delle indicazioni parte lo stradello a fondo naturale per l’alpe e il lago di Laune che subito s’inoltra salendo ripido un boscoso pendio con traversi e svolte che consentono al termine di uscire alla conca dove a margine dell’alpeggio si può ammirare l’incantevole lago di Laune. Rimanendo sullo stradello che lo lascia, entrati nel parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand e trascurata la traccia per il colle di Costa Piana, piegando a sinistra con percorso aggirante si supera il bel lago da sopra sempre rimanendo sulla traccia che s’inoltra oltre una sbarra d’interdizione. Traversando nel bosco si giunge così più sopra a delle indicazioni presso un quadrivio prima trovando il sentiero e poi lo stradello che scende a Monfol per il quale si tornerà. Si prosegue invece in direzione del col Blegier sempre restando sulla strada militare, ancora dall’ottimo fondo, che praticando una lunga diagonale ascendente nel lariceto sotto il monte Genevris si porta in moderata ascesa progressivamente in direzione di questo colle. Come il bosco di dirada la visuale s’apre sulle cime dei monti Blegier e Gran Costa che si dovranno raggiungere. Questo, insieme alla “Strada dei Cannoni” che si percorrerà tornando, sono i tratti più significativi e incantevoli dell’intero percorso. Fatte due ravvicinate svolte, più avanti come si esce dal bosco si raggiungono le due torbiere che precedono di poco il raggiungimento del col Blegier, che dà sulla val Chisone, dove transita la strada dell’Assietta.
Sul retro della bacheca inizia l’ascesa al monte Blegier stando su una traccia che si perderà salendo.
Senza alcuna preoccupazione si risale la valletta a lato di un erboso pendio dove spostandosi progressivamente verso sinistra già s’intravede il grosso ometto che segna la cima del monte. Lasciando sulla destra il frastagliato crinale, giunti al superiore laghetto si sale il pendio guadagnando in breve la modesta cima del monte Blegier mt. 2583 dove la vista s’apre ampissima sui monti e sulle valli di Susa e del Chisone e sul dirimpettaio monte Gran Costa.
2 ore e 15 minuti dall’Istituto Zootecnico.
Una traccia all’opposto, percorrendo lungamente a saliscendi il crinale, porta dove si comincia a scendere e perdendo quota si raggiunge in basso il col Lauson, punto di partenza per salire sulla seconda cima dell’itinerario. Stando su una traccia che s’inoltra fedelmente su un frastagliato crinale senza alcuna difficoltà si guadagna il palo che segna la piatta cima del monte Gran Costa, mt.2615, punto più elevato dell’itinerario.
45 minuti c.ca dalla cima del monte Blegier.
Subito individuando le opere militari di difesa a suo tempo predisposte, ancor ben conservate, poi i ruderi delle caserme, un geniale stradello aggirando il monte da nord discende a svolte terminando al fondo ad un colletto sulla strada dell’Assietta. Percorso un breve tratto su questa, di poco più avanti si giunge al punto in cui sorgono numerosi indicazioni tra le quali quella che riporta a Sauze d’Oulx utilizzando “La strada dei cannoni”. Si percorrerà appresso questa geniale via del ritorno, un’arteria militare costruita a suo tempo probabilmente per raggiungere il monte Gran Costa dalla valle di Susa ancor prima di realizzare la strada dell’Assietta. Per come è strutturata, scendendo subito si capisce la veridicità di questa affermazione. A parte il breve tratto iniziale, dove si perde dolcemente quota con una serie di svolte, tutto il resto del percorso si può definire un lungo traverso di spostamento in direzione di Sauze d’Oulx. Alternando brevi tratti quasi in piano ad altri dove si scende, sempre di poco, segnata, peraltro ampia e sempre visibile anche nelle superiori praterie, appena fatte due svolte si stacca sulla destra il segnato sentiero per le Montagne Seu e Salbertrand, superato che si ha si entra nel bosco dove accanto ai larici emergono scuri pini cembri. Interminabile, nel contempo assai piacevole da percorrere, per nulla stancante, superata più avanti una zona sorgiva e alcuni modesti rii, giunti ad un secondo bivio per il rifugio Arlaud alle Montagne Seu ancora lungamente si prosegue nel bosco che di tanto in tanto si dirada aprendosi la vista sul Seguret, sulla Cima del Vallonetto e sul monte Niblè all’opposto. Così continuando si termina infine a quota 2059 sullo stradello che sale in direzione del col Blegier. Qui giunti occorre decidere cosa fare per tornare all’Istituto Zootecnico. Proseguire sullo stradello che di poco scende e con lungo percorso aggirante transitando per il bosco la Sella, le Miandette ed Enfers termina sulla strada a monte di Richardette pressole Case Lampulè, oppure scegliere di proseguire sullo stradello per il col Blegier. In questo secondo caso la via è più breve, ma occorre superare in salita un ulteriore dislivello di 110 mt che si guadagnano progressivamente senza alcuna fatica particolare. Così facendo di giunge al quadrivio appena sopra il lago di Laune dove questo piacevole itinerario si chiude. Non resta che ripercorre a ritroso la strada già fatta salendo che passando per l’alpeggio con il vicino lago scende poi all’abbandonato Istituto Zootecnico con la vicina chiesetta dedicata i santi Vittorino e Letizia.
3 ore c.ca dalla cima del monte Gran Costa.

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