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Alpinismo : Rocca La Meja dal Col del Preit
Autore: CompagniadellAnello (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 15/08/18 16:44
Notizia riferita al: 10/08/18
Letture: 871

Questa settimana parte della Compagnia dell’Anello ha deciso di accogliere la proposta di Adriano di andare a mangiare la polenta al rifugio della Gardetta dove suo nipote Giuseppe, futuro cuoco, sta effettuando uno stage di “alta” cucina in “alta” montagna.
E allora perché non prendere l'occasione per salire sulla Meja, una delle più belle e attraenti tra le montagne Cuneesi e sicuramente la regina incontrastata degli estesi altipiani Gardetta-Margherina-Bandia da secoli zona di grande interesse strategico per la difesa dei confini con tantissimi resti di vecchie opere militari, le più antiche risalenti al ‘700.
Rocca La Meja è una di quelle cime che dopo esserci saliti una volta non ci si stanca di ripetere per la breve, ma suggestiva e intensa ascensione alla sua vetta.
Prova ne sia che, con oggi, Antonio la saliva per la quindicesima volta (!!!), Adriano per la quarta e Franco per la seconda volta, mentre Josè e Simone erano al battesimo.
Lasciata la macchina al parcheggio del colle del Preit (2083 m), lasciamo la sterrata che sale a destra verso la Gardetta, e scendiamo attraverso il prato scosceso, evitando anche lo sterrato oltre l’Agriturismo La Meja, per raggiungere il pianoro sottostante dopo aver guadato il ruscello.
Risaliamo il prato davanti a noi e, passati in mezzo al gregge di pecore con relativi cani da pastore, raggiungiamo il sentiero che naturalmente Antonio, noto “fuorisentierista”, abbandona subito (ma perché non seguire i sentieri; li hanno tracciati apposta per rendere più agevole il cammino!).
Per un tratto seguiamo Antonio per sfasciumi e roccette, ma ben presto ritorniamo sulla comoda mulattiera che sale nei prati verso la Margherina, tenendosi parallela e ad una certa distanza dalla Rocca.
Dal sentiero si vede benissimo la cengia dove passa la via normale di salita che raggiungiamo percorrendo la pista ben tracciata attraverso la pietraia e dove ci aspetta Antonio che aveva, imperterrito, continuato a soffrire su pietraie e sfasciumi.
Svoltando a destra (tacche gialle) e superato il salto basale attrezzato di corde d’acciaio, si sale un ripido tratto gradinato che porta sull'ampio cengione, inclinato e percorso da un sentiero in parte ghiaioso, mai esposto, che taglia la parete diagonalmente verso levante fino quasi a raggiungere la cresta sud-est.
Di qui inizia un lungo e ripidissimo canalino roccioso, incassato perfettamente tra due alte pareti, e praticamente diviso a metà da bassi spuntoni.
Il canalino si risale, sempre seguendo le tacche gialle, preferibilmente nella metà di sinistra fino a raggiungere un salto roccioso, che superiamo sulla destra con l’aiuto di una provvidenziale catena.
Superato il salto e raggiunto un terrazzino, il canalino riprende di nuovo ripido, ma senza difficoltà, fino al colletto da dove, ormai all’aperto, raggiungiamo facilmente la vetta di Rocca La Meja (2833 m).
In questa giornata tersa e assolata la vista spazia sull'intero arco alpino occidentale e sull'ampio ripiano pascolivo della Gardetta, nonché sulle vallate che vi confluiscono, uno spettacolo indescrivibile...
A questo punto iniziamo la discesa che richiede un po’ di attenzione per evitare di far rotolare pietre su chi sta risalendo il canalino, ma che non presenta particolari difficoltà. Raggiunta la macchina ci spostiamo al rifugio della Gardetta, dove nel frattempo ci ha raggiunto Osvaldo e dove incontriamo Marcello Giusiano, un amico della Compagnia dell'Anello che arriva da Brossasco.
Qui salutiamo Giuseppe, impegnato in cucina e ci godiamo un’ottima polenta concia e con salsiccia innaffiata da due bottiglie di Bonarda saltate fuori dallo zaino di Adriano.
Come sempre in montagna si possono fare incontri impensati, nel tavolo vicino a noi sta pranzando Valentina Rocca,la vincitrice del 20K ULTRATRAIL MTB ADVENTURE, terminata ieri, una gara di 700 km, con 20.000 m di dislivello per i monti da Pinerolo a Finale Ligure, in un’unica tappa, senza nessun supporto, i partecipanti possono usare solo ciò che hanno portato con se oppure ciò che possono trovare per strada. Valentina l’ha vinta finendo il percorso in 3 giorni, 19 ore e 55 minuti , ma, colpita dalla bellezza della Gardetta, è ritornata, naturalmente in MTB, per godersi in pace questo magnifico posto.

Escursione effettuata il 10 agosto 2018
Compagnia dell'Anello formata da: Adriano, Antonio, Franco, Josè e con la gradita compagnia di Simone
Località di partenza: Parcheggio Col del Preit di Canosio – Valle Maira (CN) – 2083m
Punto più elevato raggiunto: Rocca la Meja 2833m
Dislivello cumulato in ascesa: 983m
Sviluppo complessivo del percorso: 9,8 km
Tempo in movimento: 3h 30'
Difficoltà: F (con brevi passaggi, nella parte finale, di II grado) vedi scala difficoltà

fotocronaca
Tracciato gps
mappa satellitare Wikiloc


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Autore Commento
CompagniadellAnello
Inviato: 15/8/2018 17:14  Aggiornato: 15/8/2018 17:14
Guru
Iscritto: 27/12/2015
Da: Cuneo
Inviati: 668
 Re: Rocca La Meja dal Col del Preit
Descrizione del percorso: José
Fotocronaca: Adriano e José
Tracciato GPS, mappa satellitare Wikiloc e coordinamento redazionale: Adriano
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