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Escursionismo : Monti Crosetta, Tibert, Tempesta, Piovosa e Sibolet
Autore: CompagniadellAnello (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 02/07/18 20:45
Notizia riferita al: 29/06/18
Letture: 1328

Da alcune settimane la Compagnia dell’Anello registrava l’enplein di partecipazione, al massimo qualche sporadica assenza; ora, con l’approssimarsi di luglio e agosto, i due mesi estivi per eccellenza, cominciano a fioccare le defezioni dovute alle classiche esigenze familiari.
Si va di venerdì (spiace per Josè, che giovedì sarebbe stato con noi), a causa delle infauste previsioni di piogge e temporali, rivelatesi poi infondate, almeno per quanto riguarda il pomeriggio; tant’è che all’appello ci ritroviamo in cinque (oltre al predetto Josè, hanno dato forfait Adriano e Gianni). Quindi un solo automezzo, risparmio di carburante e minor inquinamento, il che non guasta.
Mancando il nostro Guru, factotum per scelta e programmazione dei nostri itinerari, il compito è ricaduto sulle spalle del suo vice, il più che esperto Angelo, il quale, ad unanime approvazione ci ha spiattellato un brillante ed abbastanza impegnativo tour nell’alta valle Grana, con la salita delle cime più gettonate e frequentate della zona.
Partiamo dal suggestivo Santuario di San Magno ad una quota di 1760 metri s.l.m., percorrendo inizialmente un breve tratto della strada per il Colle dei Morti; al primo bivio giriamo a destra (N) seguendo le indicazioni per il Passo delle Crocette. Dopo alcune centinaia di metri, altro bivio, quello che concluderà l’odierno anello; prendiamo a destra ancora un po’ su strada sterrata, finché sulla sinistra si origina un bel sentiero che, rimontando prati-pascoli di un verde abbacinante (lamentatevi delle piogge!) con un’esplosione di fioritura multicolore, ci fa raggiungere il lungo crestone SE del Monte Tibert, in corrispondenza del già menzionato Passo delle Crocette m 2184.
Siamo ad un quadrivio: a destra una breve traccia (dove ci dirigiamo) conduce al Monte Crosetta m 2194; ritornando al Passo, seguendo il percorso di destra si va al Pertus d’la Patarasa (o Grotta del Ghiaccio, come indicato dai cartelli segnaletici). Il nostro itinerario prevede la risalita del crestone (tralasciando sulla destra un’ulteriore traccia per le Basse di Narbona) fino alla sommità del Monte Tibert m 2647 che raggiungiamo in un’ora e mezza di salita – per la toponomastica Tibert (localmente Monte Tubert), l’oronimo Tibert, che conserva la radice prelatina “tib”, pietra, sommità, lascia spazio all’interpretazione di “monte pascolivo dominante”. La denominazione locale Tubert è traducibile invece in “copertura nuvolosa”.
Da qui scendiamo fino al Colle Intersile m 2516, per poi risalire una ripidissima china, evitando alcuni nevai, che ci porta sullo spartiacque Maira-Grana lungo il quale per il facile versante S ci ritroviamo alla croce dell’odierna Cima Coppi, la Punta Tempesta m 2679.
Sempre su traccia segnalata ora discendiamo un breve tratto della cresta O per poi dirigerci verso N fino alla Punta la Piovosa m 2601, dove facciamo la conoscenza di un felice 85enne alle prese con il suo meritato pranzo, in attesa del ritorno della figlia – che abbiamo incrociato – dalla Punta Tempesta (naturalmente la toponomastica di queste due ultime cime si commenta da sé). Dietrofront in risalita per ritornare al sentiero di cresta per il Colle Sibolet m 2532 (da dove inizierà la discesa conclusiva) che raggiungiamo transitando per la Quota m 2630, erroneamente collocata dal solito intenditore (di cui non diciamo il nome!) lungo la cresta tra le Punte Tempesta e la Piovosa.
Mancano solo 50 metri di dislivello di saliscendi per la Punta Sibolet e, nonostante l’appetito incipiente, decidiamo di fare quest’ultimo sforzo, dopodiché ci concediamo il meritato ristoro. Anche qui d’obbligo la toponomastica: Sibolet, dal provenzale siboulo “zona esposta ai venti freddi”.
Ritorniamo al colle per intraprendere la lunga discesa nel Vallone Sibolet, sentiero fino al Gias Sibolet e poi strada sterrata fino al bivio ove ha conclusione questo fantastico anello.
Piccola annotazione finale riguardante il “suiru” (pardon, cane), probabilmente aggregato ai pastori locali, che ci ha preceduto docilmente indicandoci la via da seguire (guida alpina?), senza pretendere niente (ha rifiutato il pane, si è degnato a malapena di mangiare un paio di fette di salame che gli ha elargito il buon Franco, e, come succede a queste simpatiche bestie, ha fatto il doppio del nostro percorso!)

Escursione effettuata il 29 giugno 2018
Compagnia dell'Anello formata da: Alberto, Angelo, Antonio, Franco e Osvaldo
Località di partenza: Santuario di San Magno 1760m – Castelmagno – Valle Grana (CN)
Punto più elevato raggiunto: Punta Tempesta 2679m
Dislivello cumulato in ascesa: 1304m
Sviluppo complessivo del percorso: 17,3 km
Tempo in movimento: 5h 30'
Difficoltà: E (vedi scala difficoltà)

fotocronaca
Tracciato gps


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Autore Commento
CompagniadellAnello
Inviato: 2/7/2018 20:53  Aggiornato: 2/7/2018 20:53
Guru
Iscritto: 27/12/2015
Da: Cuneo
Inviati: 670
 Re: Monti Crosetta, Tibert, Tempesta, Piovosa e Sibolet
Descrizione del percorso: Antonio
Fotocronaca e tracciato GPS Angelo
Elaborazione grafica e coordinamento redazionale: Adriano
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