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Escursionismo : Un anello alla scoperta dell'Abetina di Salza
Autore: Beppe46 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 28/05/18 18:02
Notizia riferita al: 25/05/18
Letture: 1038

Un anello alla scoperta dell’abetina di Salza

Località di partenza: Borgata Didero di Salza mt. 1240
Dislivello: 333 mt.
Tempo complessivo: 3 ore c.ca
Difficoltà: E
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 5 Val Germanasca – Val Chisone Fraternali Editore

I valloni di Massello e di Salza, insieme a quello di Rodoretto, sono laterali tributari del torrente Germanasca che termina la sua corsa nel Chisone tra Pomaretto e Perosa Argentina in bassa valle. Il piccolo comune di Salza, formato da diverse borgate adagiate su soleggiati pendii, presenta all’Inverso un chiuso bosco, dove crescono secolari abeti bianchi, giganteschi faggi e larici, chiamato comunemente “Abetina di Salza”. Il bosco di Abete Bianco (Abies Alba) di Salza è iscritto nel Libro Nazionale dei boschi da seme. Le abetine come quella di Salza si trovano anche nei valloni di Garnier e Bourcet in val Chisone, in val Pellice, nel Gran bosco di Salbertrand e in poche altre valli del Piemonte.
Partendo da Didero, capoluogo del comune di Salza, utilizzando stradelli, piste forestali e sentieri ci si addentra nell’abetina dove crescono giganteschi esemplari di abete bianco, faggio e larici raggiungendo al termine il crinale al Colletto delle Fontane dove proseguendo fedelmente sullo stesso verso monte una panoramica traccia, per cime e colli intermedi, raggiunge il colle della Balma, quello della Valletta, che dà sulla val Troncea, salendo da questo in vetta ai monti Pignerol e Lungin.
Dal colletto delle Fontane uno sterrato in discrete condizioni scende all’opposto nella valle principale. In loco, dov’è presente un’attrezzata area di sosta, ampia vista sui monti dell’alta valle di Prali. Si torna poi a valle utilizzando la strada sterrata oppure il sentiero che più volte la taglia.
Un’ultima annotazione. Se gli incendi che hanno devastato le nostre valli lo scorso autunno hanno procurato ingenti danni al patrimonio boschivo, ben di più si può dire di questo inverno dove la copiosa neve caduta ha di fatto danneggiato il bosco provocando il piegamento di alberi, la rottura di rami, soprattutto quella delle cime, rendendo perciò impegnativo il transito su strade e sentieri ricolmi attualmente di vegetazione abbattuta.

Giunti a Perosa Argentina, comune della bassa valle del Chisone, di prende a sinistra per Prali. Oltrepassato Pomaretto subito ci si addentra nella valle dove scorre il torrente Germanasca e superate per via alcune borgate, bivi per valli laterali, si raggiunge il centro abitato di Perrero dove ancora si prosegue sino al ponte Rabbioso. Qui giunti, trascurata la strada per Prali, si prende a destra per Massello e Salza. Fatte un paio si svolte, superato un breve tunnel, in ascesa ci si addentra nella stretta gola attraversando due volte il torrente che di sotto scorre impetuoso. Al bivio che segue, nel punto in cui la strada continua in direzione delle borgate della valle di Massello, si prende a sinistra per Salza. Superati i bivi che portano alle case di Saret e Milan subito si raggiunge Didero, capoluogo del comune di Salza, dove si può lasciare l’auto nell’ampio parcheggio in centro all’abitato.
Traversando tra le case, superato il torrente Germanasca di Salza, al bivio che segue si prende a sinistra nel punto in cui sorgono numerose indicazioni compresa la bacheca che illustra le caratteristiche dell’abetina con il percorso da effettuare per attraversarla. Rimanendo per un tratto sullo sterrato che sale al Colletto delle Fontane, che poi si raggiungerà, rasentato l’abitato di Meinier, ancora per strada o per sentiero che sale la ripida la dorsale separante due rii, così raggiungendo la superiore svolta. Qui giunti, abbandonata la strada, sempre rimanendo sull’erbosa dorsale che salendo si scopre anche essere una pista di discesa per lo sci, faticosamente si termina di sopra su uno stradello-pista forestale, attualmente non segnato sulle carte perché di recente realizzazione, sulla quale ci s’immette prendendolo verso destra. Percorso piacevolmente un lungo tratto piano, passati di sotto uno skilift, superato un rudere, la pista forestale prende a salire ripida nel bosco e con sei svolte alternate ad altrettanti non lunghi traversi guadagna più sopra uno slargo. Dove termina ritroviamo le indicazioni che ci ricordano che siamo all’interno dell’abetina di Salza. Qui giunti, trascurata la traccia che scende a valle si prende quella che s’inoltra verso monte. Il tratto che segue, assai ripido e faticoso da percorrere, con brevi traversi, svolte, per lo più per la linea di massima pendenza, sale un boscoso versante dove tutt’intorno sorgono giganteschi esemplari di abete bianco e faggi, qualche larice, appunto la vegetazione che contraddistingue l’abetina di Salza.
Al termine della faticosa ascesa si guadagnano delle indicazioni presso un bivio che non ci dicono da che parte bisogna andare. Poiché il Colletto delle Fontane è di molto spostato a sinistra, occorre prendere quella direzione. La traccia che porta a destinazione, sostanzialmente ora piana, si divide in due parti: prima su sentiero, poi su pista forestale. Nel primo tratto, tortuoso e accidentato, si superano per via dei canaloni compreso un precipizio messo in protezione. Più avanti ad uno slargo la traccia si ampia diventando una pista forestale. Interminabile, piacevolmente tutta la si percorre raggiungendo al termine l’area di sosta attrezzata al Colletto delle Fontane mt.1573, punto più elevato del percorso. Da questo colle la strada scende all’opposto all’abitato di Fontane, borgata di Salza, terminando poi sulla provinciale per Prali. Esteso panorama sui monti delle valli del Germanasca da una parte, sulla bassa valle e sulla lontana pianura dall’altra.
2 ore e 15 minuti c.ca da Didero.
Data la relativa brevità di questo itinerario, volendolo si può ancora proseguire sino al colle di Serrevecchio dove il sentiero GTA scende in direzione di Rodoretto. Si va e si torna in un’oretta aggiuntiva c.ca. A questo colle parte un sentiero che rimanendo fedelmente nei pressi dell’estesissimo e assai panoramico crinale separante la valle di Rodoretto da quella di Salza, passando per cime intermedie ed il colle della Balma, raggiunge il colle della Valletta, che dà sulla val Troncea, dal quale si può salire in vetta ai monti Pignerol e Lungin.
Dal Colletto delle Fontane per tornare a Didiero di Salza si può utilizzare, a piacimento, la strada se non si ha fretta, oppure il segnato sentiero GTA che traversando lungamente nell’abetina scende a valle. Rasentato l’abitato di Meinier, superato l’impetuoso torrente Germanasca di Salza, si raggiunge l’abitato dove questo anello si chiude.
45 minuti c.ca dal colletto delle Fontane.

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