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Racchette da neve :  Monte Pigna e La Gardiola da Lurisia con le ciastre
Autore: CompagniadellAnello (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 11/03/18 21:30
Notizia riferita al: 08/03/18
Letture: 1368
Racchette da neve

Piacevole percorso ad anello, sicuro e adatto a tutti, affrontato con il sistema “ibrido” (funivia + ciastre) per raggiungere le panoramicissime cime del monte Pigna e La Gardiola, sulla dorsale che divide le valli Ellero e Pesio.
La positiva esperienza dell'escursione di qualche settimana fa al Mondolé, avvalendosi della cabinovia per il tratto Rastello-Pian della Tura, ha stimolato la Compagnia dell'Anello a ripetere il metodo “ibrido” anche sul crinale parallelo del versante opposto della Valle Ellero, caratterizzato dal complesso degli impianti sciistici del monte Pigna.
Abbiamo raggiunto con l'auto Lurisia, una frazione del comune di Roccaforte Mondovì, il cui nome deriverebbe dall'aspetto che hanno le pietre del torrente, piuttosto piatte perché formate da scisti: in dialetto sono chiamate lose, e losera il luogo in cui abbondano le pietre. Negli scritti del secolo XVII il torrente Lurisia, è sotto il nome ora di Loreso, ora di Losero, in seguito diventato Loriza e infine Lurisia.
La leggenda racconta che la scoperta dell’acqua la fece, involontariamente uno dei minatori che, nei primi anni del secolo scorso, lavoravano nella zona di Nivolano (oggi Lurisia). Picconando la parete rocciosa per staccarne le lose, le tipiche lastre di pietra indigena utilizzate per l’edilizia, scoprì una vena di acqua sorgiva che si rivelò essere ottima da bere, ma ancora migliore per detergere piaghe e ferite che, quasi per miracolo, si rimarginavano in brevissimo tempo.
Nel 1918 M.me Curie, già insignita di due Premi Nobel, decretò la radioattività dei minerali locali e l’eccezionale qualità delle acque, tanto da far nascere, nel 1940, lo stabilimento Terme di Lurisia e l’impianto di imbottigliamento Fonti S. Barbara e Fonti Garbarino. Le acque e le Terme costituiscono ancora oggi, insieme al turismo invernale sulle piste del monte Pigna, una delle risorse economiche principali della zona.
Tornando alla nostra escursione, abbiamo risalito via Valle Asili fino agli ampi parcheggi, in località Ciavera, presso la partenza della cabinovia Monte Pigna (che ha sostituito, da ormai dieci anni, l'attempata e singolare cestovia).
Al prezzo di otto euro pro-capite, in tutta comodità, abbiamo superato i quasi 700 metri di dislivello per arrivare, in pieno sole e con già ampio panorama, ai 1503 metri della Baita Monte Pigna dove, calzate le ciastre, ci siamo avviati di buona lena, sul bordo dell'ampia pista da sci, verso la ben visibile cima del monte Pigna.
Il tratto finale è piuttosto ripido, ma il fondo ben battuto e gli alzatacchi inseriti ci hanno permesso di superarlo senza difficoltà e di raggiungere i 1761 metri della vetta, caratterizzata dal casotto d'arrivo dello skilift.
Di qui si può osservare, in direzione Sud, l'ampia dorsale che, in piacevole saliscendi, raggiunge cima La Gardiola, a quota 1884 metri, verso la quale ci siamo avviati seguendo una leggera traccia di sci.
E' stata questa la parte più emozionante dell'intera escursione, fuori da ogni elemento antropizzante, nell'ovattato silenzio della candida coltre nevosa e accompagnati da un lato da una stupenda vista sul Pian della Tura, la Cima Durand e il monte Mondolè e, dall'altro, dalla lunga cresta della Bisalta.
Raggiunta la piccola croce di vetta, sommersa nella neve, abbiamo potuto godere, complice la cristallina e luminosa giornata, di un panorama mozzafiato a 360 gradi espanso all'infinito sulla pianura padana e sulla catena alpina.
Tornati sui nostri passi fino al colletto tra La Gardiola e il Pigna, abbiamo iniziato il nostro imperdibile anello scendendo, con entusiasmanti “dritti” su neve farinosa, sul versante della valle Pesio fino ad intercettare, nei pressi del Gias Mascarone Sottano (1582m), la carrareccia che scende dal Casino del Cars.
Abbiamo seguito questa in direzione Nord transitando sul versante occidentale del monte Pigna e superando i valloni Cavalet, dei Mauri e Porcherot, che scendono in Valle Pesio verso San Bartolomeo e Vigna, fino a raggiungere la pista da sci n.4 del Pigna tracciata sulla Costa Serra Lunga.
La nostra intenzione era di arrivare alla Cappella dell'Olocco e di lì scendere a Lurisia, ma la mancanza di tracce e il percorso accidentato ci hanno fatto desistere e così, tenendoci sempre ben ai margini, abbiamo continuato a scendere sulla pista che qui svolta a destra attraverso il bosco del vallone del Bevui, fino a raggiungere le baite di Zucco Alto (1284m) dove ci siamo concessi una sosta ristoratrice.
A questo punto non ci è restato che continuare sul cosiddetto “pistone” che porta al parcheggio presso la cabinovia da cui siamo partiti.
Sul “pistone” s'incontrano tratti molto ripidi che, con le ciastre, mettono a dura prova i quadricipiti, però buona parte di questi pezzi più difficili si possono evitare seguendo la stradina a latere.

Escursione effettuata il 8 marzo 2018
Compagnia dell'Anello formata da: Adriano, Alberto, Angelo, Franco e Osvaldo
Località di partenza a piedi: Baita Monte Pigna 1503m
Punto più elevato raggiunto: cima La Gardiola 1884m
Dislivello cumulato in ascesa: 432m
Dislivello cumulato in discesa: 1107m
Sviluppo complessivo del percorso: 9,7 km
Tempo in movimento: 3h 15'
Difficoltà: E (vedi scala difficoltà)

fotocronaca
...altre foto
Tracciato gps
mappa satellitare Wikiloc


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Autore Commento
CompagniadellAnello
Inviato: 11/3/2018 21:57  Aggiornato: 11/3/2018 21:57
Guru
Iscritto: 27/12/2015
Da: Cuneo
Inviati: 670
 Re: Monte Pigna e La Gardiola da Lurisia con le ciastre
Descrizione del percorso: Adriano
Fotocronaca: Angelo
Altre foto, tracciato GPS, mappa satellitare e coordinamento redazionale: Adriano
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