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Escursionismo : Un anello sui monti di Villar Perosa. Dal colle di Pra Martino al monte Parpaiola
Autore: Beppe46 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 28/01/18 00:37
Notizia riferita al: 24/01/18
Letture: 1310

Un anello sui monti di Villar Perosa. Dal colle di Pra Martino al monte Parpaiola

Località di partenza: Colle di Pra Martino mt. 917
Dislivello: 370 mt.
Tempo di salita: 2 ore e 30 minuti c.ca
Tempo di discesa: 1 ora e 15 minuti c.ca
Difficoltà: T/E
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 6 Pinerolese – Val Sangone Fraternali Editore

Lo sviluppo industriale iniziato nel dopoguerra, con la ricerca di migliori condizioni di vita, ha determinato lo spopolamento e l’abbandono dei piccoli insediamenti e delle borgate più montane di Villar Perosa grosso centro all’inizio della valle del Chisone. Non più sottoposto ai periodici tagli il bosco misto di latifoglie e pini silvestri s’è sviluppato a dismisura al punto che i numerosi stradelli che percorrono questi soleggiati versanti sono oggi finalizzati quasi esclusivamente all’esbosco. Ammantati di fitti boschi, così si presentano i pendii degradanti dal crinale che separa la valle del Lemina da quella del Chisone dove cime intermedie e colli sono toccati da uno stradello che partendo dalla chiesetta di S. Benedetto termina al colle di Cro.
Il percorso inizia dal colle di Pra Martino, dove transita la strada che collega le due valli. Si qui uno stradello traversando per i boschi sul versante della val Chisone raggiunge per via il rifugio Fraita e poi l’ampia depressione di Pian Granetta dalla quale si sale in vetta al modesto, chiuso monte Parpaiola, uno dei rilievi più significativi della lunga dorsale che separa le due valli. Stando poi sullo stradello che lungamente la percorre, portandosi alternativamente su entrambi i versanti, si torna al colle di Pra Martino passando per gli estesi piani di S. Giuliardo.
Salvo il breve tratto che dal colletto sul crinale a Pian Granetta conduce in cima al monte Parpaiola, questo itinerario è interamente ciclabile trovando gli appassionati le più diverse alternative che consentono di scendere a fondo nelle valli del Lemina o del Chisone. Altrimenti, per i tempi e per i modesti dislivelli che si affrontano, questo itinerario si può considerare a tutti gli effetti una piacevole passeggiata nei boschi.

Giunti a Pinerolo si prosegue per S. Pietro val Lemina. Alla rotonda all’inizio di questo centro abitato si segue l’indicazione per Pra Martino prendendo la strada che subito salendo un assolato versante costeggia per via abitazioni e recinzioni di villette. Più su, oltre la chiesetta di S. Grato, si sale a svolte un boscoso pendio raggiungendo alla sommità l’ampia insellatura del colle di Pra Martino. Nei pressi di una struttura ricettiva oggi in totale abbandono, nel punto in cui la strada scende a Villar Perosa, si può lasciare l’auto.
Subito individuando lo stradello che oltre s’inoltra percorrendo da qui al colle di Cro lungamente il crinale portandosi di volta in volta sul versante della valle del Chisone o su quello del Lemina, quasi subito si raggiunge il colle Mortero dove, cambiando versante, si perviene all’ampio successivo colletto dove una disastrata traccia aggira sulla destra il monte Pianas. Di poco più avanti, nel punto in cui delle indicazioni suggeriscono come raggiungere Pra Martino, Abbadia Alpina e Miradolo in senso inverso, lasciata la traccia principale sulla quale si tornerà a Pian Granetta, si prende lo stradello che si stacca sulla sinistra che lungamente si percorrerà passando per l’unico insediamento che si incontra per via, la borgata Case Podio. Il lungo traverso quasi pianeggiante che segue sul versante di Villar Perosa, superato prima il bivio dove il sentiero C16 scende a Ciarriere, poi dei ruderi che precedono la casetta “La Mianda”, consente di raggiungere le Case Podio oltre le quali ancora si procede per poco subito raggiungendo il bivio dove uno stradello da una parte scende, dall’altra un altro s’inoltra verso monte. Tra i due un sentierino porta al grazioso pilone Lerda a cui si perviene con un breve tratto discendente. Tornati al bivio si prende ora lo stradello – pista forestale che s’inoltra verso monte nel bosco misto di latifoglie e pini silvestri. Quattro lunghe diagonali ascendenti e altrettante svolte porteranno la traccia sul crinale a Pian Granetta punto d’ascesa al monte Parpaiola. Fatta una prima svolta, lasciata alla successiva lo stradello che porta alla borgata Ciusranda, superati i bivi per S. Giuliardo sulla destra, che poi si raggiungerà tornando, e per le borgate Sartetti e Ciardossini sulla sinistra, guadagnato in ascesa il punto dove facendo inversione uno stradello scende a Giborgo nel vallone del Gran Dubbione, qui giunti si prosegue sulla traccia che in leggera salita raggiunge al termine il crinale a Pian Granetta dopo aver incontrato per via la Casa Alpina Fraita. Qui si intercetta lo stradello scende al Pra Martino, che poi si prenderà poi per tornare, dall’altra prosegue per il colle di Cro aggirando sulla destra il monte Parpaiola, mentre di fronte una labile traccia sale nella faggeta in direzione della cima di questo monte, punto più elevato dell’itinerario, che si raggiunge senza alcuna difficoltà al termine di un ripido tratto ascendente. La boscosa e chiusa cima del monte Parpaiola mt. 1234, priva di visuale, è contraddistinta da un ometto che regge una modesta croce in legno.
2 ore e 30 minuti c.ca dal colle di Pra Martino.
Scesi poi a Pian Granetta si percorrerà lungamente e fedelmente lo stradello che alternandosi sui due versanti, dove tratti in piano si susseguono ad altri dove si scende, sempre di poco, riporterà al termine al colle di Pra Martino. Ci si abbassa senza strappi, assai piacevolmente, aggirando modesti rilievi sempre oltrepassando i colletti del crinale. Giunti al pilone ai piani di S. Giuliardo, dove una traccia porta su quella percorsa in ascesa, mentre un’altra scende nella valle del Lemina, si può decidere di aggirare il monte Pianas sulla sinistra oppure rimanendo sulla traccia principale che lo supera sulla destra. Qualsiasi scelta si faccia ci si ritrova più in basso al colletto dove, di poco a monte, si stacca lo stradello percorso nella prima parte dell’itinerario presso il bivio con le indicazioni all’opposto. Qui giunti l’anello si chiude. Rifacendo in senso inverso quanto già percorso, superato il colle Mortero, un ultimo tratto di strada sul versante del Lemina riporta al colle di Pra Martino.
1 ora e 15 minuti c.ca dal monte Parpaiola.

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