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Escursionismo : Anello nella Valle del Sangonetto, la prima neve di stagione ( e quanta!) - Tonda - Colle Bè Mulè - Punta Loson - Pian dell'Orso - Monte Salancia - Alpe di Giaveno - 28 Ottobre 2007
Autore: Andrea81 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 31/10/07 17:25
Notizia riferita al: 31/10/07
Letture: 1469

Partito dalla Borgata Tonda, nella valle del Sangonetto, una decina di metri oltre il tornante a monte delle ultime case ho preso il sentiero indicante Colle Bè Mulè e Pian dell'Orso (non quello per Pian Goraj proprio in corrispondenza del tornante).
Questo sale regolare in un fitto bosco fino a giungere al Colle Bè Mulè.
Da quota 1500 si inizia a pestare neve, che ai 1657 metri del colle diventa almeno 15-20 cm, ma nelle esposizioni a nord è ben di più.
Da qui voglio salire a sinistra la vicina Punta Loson, che si vede davvero vicina: ma lo è solo in linea d'aria, perchè in queste condizioni di innevamento si è rivelata un ardua impresa. Prima faticosa risalita con mezzo metri di neve, poi ultimi 50 metri lineari in una pietraia di enormi blocchi separati da buchi nei quali se ci cado mi ritrovano tra 20 anni mummificato. E così, si masso in masso cercando di non mettere il piede in qualche baratro, saltello verso la cima, costituita da una piccola pietra verticale dove mi appollaio per fare un autoscatto. Ritorno al Colle sul percorso di andata, con qualche patema. Il tempo impiegato per questa deviazioni è stato di ben un'ora!! Proseguo in direzione di Pian dell'Orso, intuendo dove passa il bel sentiero ricoperto da un buon manto nevoso. Ovviamente tracce non ce ne sono e devo battere tutto il percorso. Finalmente giunto all'intaglio che dà accesso al Pian dell'Orso, mi imbatto in una quantità di neve davvero impensabile: raggiungo con estrema fatica la Cappella del Pian dell'Orso (dotata di un piccolo bivacco con tanto di stufa) facendomi largo in un metro di neve, con accumuli che mi fanno sprofondare fino alla vita! Decido di salire la vicina asperità segnata sulla carta come Punta dell'Orso, prima dal pendio a nord, ma rinuncio perchè le neve è troppa. Allora ritorno al colletto e seguo la cresta, in pochi ma faticosi minuti sono sulla cima che offre un bel panorama sulla Valle di Susa e il gruppo Ambin.
Intanto le velature che hanno coperto il cielo per tutto il mattino iniziano a lasciare spazio ad un bel cielo sereno ,davvero un paesaggio spettacolare.
Riprendo la retta via continuando sul sentiero che si dirige verso il Colle del Vento, sempre lontano. Mi devo cimentar con 40-50 cm di neve ad ogni passo, la fatica inizia a farsi sentire. La traccia sempre a mezza costa sul versante Valsangone a volte richiede un minimo di attenzione perchè attraversa pendii piuttosto ripidi, anche se facili. Giunto sotto il Colle Salancetta, decido di risalire verso il Monte Salancia, incontrando una provvidenziale traccia di animali che mi facilita un po' la progressione, perchè il pendio è piuttosto sostenuto.
Raggiunta l'ampia cresta erbosa, cornici sul lato Val Susa, i pochi minuti ho toccato la vetta, sulla quale è presente un cippo.
L'idea era raggiungere il Colle del Vento, ma il tempo impiegato maggiore dei preventivi, e il colle ancora non molto vicino, mi hanno spinto a rimandare ad un'altra volta. Disceso allora sulla Fontana Nuna,per poi aggirare le Rocche del Montone e portarmi sulla dorsale al centro della vallata, che scende panoramica toccando la Cappella dell'Alpe di Giaveno, e Pian Goraj attraverso un bel lariceto. A Pian Goraj finalmente termina la neve, e si passa direttamente su prati ancora verdi. Ma la discesa non è finita ancora! manca un'ora buona per tornare a Tonda, seguendo il sentiero alla sinistra della Cappella, che si inoltra nella faggeta; attualmente esiste un divieto di percorrere questo sentiero (causa pericolo di crolli nelle bargate che si attraversano, ma io non ho incontrato nessun inconveniente). Prima si attraversano i ruderi della frazione Sisi e poi Dogheria, entrambe diroccate e abbandonate. Ancora un po' di mulattiera pianeggiante e finalmente si fa ritorno a Tonda, dopo un anello durato 8 ore comprese pause, ma davvero soddisfacente. Non pensavo però fosse caduta così tanta neve, le racchette non sarebbero state superflue!

Data: 28 ottobre 2007
Quota max: 2087
Partenza da: Tonda (Coazze)
Quota partenza: 1150
Dislivello: 1100 effettivi
Zona: Valsangone
Difficoltà: E (EE con neve)
Tempo impiegato:8 h (anello completo, con pause)

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