Dopo un sabato d'arrampicata, per oggi e' prevista la salita al Thabor, una mia vecchia fissa mai risolta.
Alle 8 con Mario siamo al parcheggio in Valle stretta e nel gelo del mattino, ci prepariamo e, preceduti da altre 2 persone, partiamo verso la meta.
Si parte subito svelti per cercare di scaldarsi un po' ed infatti in breve raggiungiamo chi ci precedeva e, cosa piu' importante, una zona soleggiata. Insieme al sole purtroppo arriva pero' anche un venticello gelido, che peggiora ancora la situazione.
Il cammino prosegue rapido in una bellissima valle deserta, tra ruscelli e laghi gia' ghiacciati, fino al piano dove il sentiero che arriva dal rifugio si unisce al nostro, quando il mio ginocchio inizia a risentire della botta presa ieri in parete. Rallentiamo quindi il passo e con un po' di sofferenza riusciamo a raggiungere la vetta (ore 11.30). Non siamo i primi perche' dall'altra vallata salgono francesi a fiotti, ad un certo punto in cima saremo una ventina..
Una breve sosta per ammirare il bellissimo panorama, qualche foto di rito, una visita alla chiesetta e poi si riparte, prima che il ginocchio raffreddandosi si blocchi del tutto.
Scendiamo con calma, e durante la discesa incontriamo (oltre a tanti altri francesi) due ragazzi slovacchi, studenti dell'universita' di Grenoble.
Intorno ai 2400m si incomincia a sentire finalmente dell'effetto del sole e possiamo cominciare a toglierci qualche strato.
Alle 15.30 siamo alla macchina, tappa obbligata alla parete dei militi per vedere le vie, ed ancora piu' obbligata la merenda con crepes ad Oulx (favolosa quella dolce con mele, crema ed amaretti).
Giornata positivissa, veramente una bellissima gita, da rifare sicuramente anche nel periodo estivo.