06.10.2016 Valle Stura. cima delle Lose mt. 2813.
In una giornata decisamente autunnale, la Compagnia dell'Anello, ancora non al completo, sceglie oggi una meta della valle Stura, la cima delle Lose (m 2813), molto bella dal punto di vista paesaggistico. La montagna si trova su una dorsale secondaria che dirama dallo spartiacque principale Francia - Italia, scende in direzione nord-est alla bassa di Colombart e da lì risale verso la vetta, da cui digradano altre dorsali minori che scendono verso il fondovalle. La vetta, il cui nome deriva dall'occitano losa, che significa lastra di pietra, è circondata da abbondanti pendii pietrosi, che scendono con andamento piuttosto regolare rispecchiando bene il nome attribuitole.
Scegliamo di salire da Ferrere, dopo essere partiti da Cuneo con la pioggia ed aver percorso tutta la valle Stura in un clima umido e piovigginoso che non prometteva niente di buono. Giungiamo a Bersezio nella nebbia che ci accompagna fino a Ferrere (1869 m), bel borgo, ora parzialmente rimesso a nuovo, ma addormentato in attesa dell’inverno imminente. Lasciata l’auto al parcheggio prima della bella chiesetta, e trascurata la carrareccia, in una mattina fredda e umida ma senza pioggia, ci facciamo accompagnare dalla bruma lungo il sentiero che risale sulla sinistra del rio al centro del vallone di Ferrere. Proseguiamo sino al gias di Colombart (2213 m), ove comincia a schiarirsi il cielo e ci appare un grigio sole che ci illumina senza calore. Poco sopra, il sentiero confluisce nella carrareccia che superato un ponte, costeggiando i fianchi orientali del Monte Pebrun con lunghi e dolci tornanti tra macereti e dossi erbosi, salvo l’ultimo tratto piuttosto inclinato, ci porterà a raggiungere la Bassa del Colombart (2461 m), largo valico con panca e campanaccio (!), da cui si ha bella vista sul colle del Puriac, e sulle cime Tre Vescovi e monte Enciastraia. Sulla destra spicca la nostra meta, la dirupata cima delle Lose.
Dopo breve sosta, dalla Bassa si prosegue sul sentiero di cresta che, in direzione nord-est, attraverso un falso piano ed una successiva rampa, conduce fino al colletto a monte della valletta dell’Andelplan, da cui si intravvedono gli skilift ora fermi in attesa dei prossimi sciatori. Da qui, lasciato il sentiero che scende a Bersezio, si prosegue invece sul ripidissimo tracciato verso nord che con dura salita ci porta fino ad una spalla da cui è ormai ben visibile la cima delle Lose! Il sentiero è sempre ben evidente, pur essendo a tratti su suolo sabbioso e quindi scivoloso e non semplicissimo da seguire nei tratti più ripidi. Il sentiero continua ad arrampicarsi sul versante occidentale del monte e con un ultimo tratto molto scosceso si riesce finalmente a raggiungere la cima delle Lose (2813 m), che dà sul ripidissimo e sconnesso versante di Argentera. Grande panorama verso il fondovalle e sulla Punta di Incianao, ma soprattutto sulla parte più alta della Valle Stura, dall’Enciastraia alla Tête de Viraysse, dalla Meyna all’Oronaye. E nel miglioramento generale della giornata, tra le nubi vaganti riusciamo anche a scorgere le lontane cime delle Marittime ed il Viso.
Fa freddo e quindi dopo le veloci foto di rito, discendiamo rapidamente per la stessa via di salita, con sosta manducatoria al gias di Colombart.

Escursione effettuata il 06.10.2016;
Compagnia dell'Anello formata da: Alberto, Angelo,Franco, Gianni e Osvaldo;
Localita' di partenza: Borgata Ferrere;
Punto piu' elevato raggiunto: Cima delle Lose mt. 2813;
Dislivello cumulato in ascesa mt. 1000;
Difficolta' E/EE (vedi scala difficoltà)

fotocronaca