Oggi in realtà i programmi erano leggermente diversi e decisamente più impegnativi, poi però... un po' per la mia non entusiasmante forma fisica, un po' per gli impegni pomeridiani... alla fine non avevamo voglia di rimanere a casa e siamo partiti senza una meta precisa, giusto per stare qualche ora all'aperto. Arrivati a Pinerolo, le nuvole basse e l'umidità la fanno da padroni... ma sì proviamo a salire un po' per cercare il sole. Scegliamo di andare a Prali, è un po' che non ci vado ed ogni tanto mi piace tornare nei luoghi della mia infanzia, dove ho conosciuto le montagne ed imparato ad amarle, dove ho mosso i primi passi ed effettuato le mie prime 'gitarelle', prima in groppa a papa', poi con le mie gambette... ritornare in questi posti per me ha sempre un fascino particolare. Arriviamo a Ghigo ed effettivamente la giornata è calda e soleggiata. La meta di oggi è la Rocca Galmount, una modestissima montagnetta... ma è stata la 'mia' prima cimetta... all'età circa di... 2 mesi... ci sono salito tantissime altre volte, ma... dovevo prima o poi portarci anche le mie bimbe! Si parte nei pressi di Ghigo, risalendo la stradina sulla dx per Cugno e seguendo i segnavia GTA. Questo percorso è denominato dai locali 'Viol da M'nistre' (il sentiero del Pastore) in quanto ricalca l'antico percorso che effettuava tutte le domeniche il Pastore valdese residente a Prali, il quale dopo il culto del mattino si recava a predicare a Rodoretto, nella vallata adiacente. Superato il piccolo borgo di Cugno (dopo vi racconto la Leggenda di Cugno) si prosegue lungo la stradina forestale che a tornanti prende quota nel bosco. Oggi, contrariamente a ieri, le bimbe hanno una gran voglia di camminare... inutile chiedersi il perchè! Segue un lungo traverso nel bosco, in direzione di Villa di Prali, quindi si abbandona la sterrata in corrispondenza di una curva (segnaletica) e per sentiero si raggiunge il colletto Galmount. Una traccia sulla dx risale alla sommità della Rocca Galmount. Breve sosta per un boccone, quindi scendiamo per sentiero direttamente a Villa di Prali. Attraversata la borgata, un bel percorso che costeggia il torrente, permette quindi di ritornare a Ghigo al punto di partenza. E' un bel giretto, veloce e poco faticoso e con belle vedute sulla vallata.
Ah già devo raccontarvi la Leggenda di Cugno.
Sembra che il più antico centro abitato di tutta la valle sia Cugno (Counh). Il primo uomo che si addentrò nel vallone di Prali fu un cacciatore. Mal equipaggiato ma con un cavallo infaticabile, contava sul suo arco per assicurarsi un'abbondante cacciagione che avrebbe venduto in pianura. Nel corso di queste sue imprese di caccia, si fermò un giorno in una radura che si protendeva in avanti come un cuneo per formare uno spiazzo triangolare, prima di scendere verso il torrente. Mentre il suo cavallo brucava la sua avena, il cacciatore ammirava stupito il superbo panorama che si presentava ai suoi occhi: la in alto, a destra, la lunga muraglia innevata del Col d'Abries; di fronte le cime pittoresche che si estendono dalla Gran Guglia a Rocca Bianca, affondando i loro fianchi in immense foreste in cui si nascondeva ancora molta selvaggina; ai suoi piedi il verde fondovalle in cui scorre tranquillamente il torrente Germanasca. L'anno dopo ritornò nello stesso luogo e, oh meraviglia! Trovò la radura ricoperta di belle spighe di avena, i semi che il suo cavallo aveva fatto cadere l'anno precedente, trovando un suolo fertile, erano sbocciati meravigliosamente. Fu dunque in quel luogo che furono seminati i primi campi della valle e in cui non tardò a sorgere il villaggio di Cugno. (Da una bacheca posta lungo il Germanasca tra Villa e Ghigo di Prali).
Data: 14 ottobre 2007
Quota max: 1679 m
Partenza da: Ghigo di Prali
Quota partenza: 1448 m
Dislivello: 372 m
Zona: Val Germanasca
Difficoltà: E
Album Foto
Tracciato GPS
