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Presentazione
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Era un bel pezzo che ci pensavo.
In uno di quei miti tramonti di questo dolce autunno mi son detto:
questa pagina di storia la scriverò quest’anno, sia che la faccio, sia che non la faccio.
Per scriverla, anche se piovesse, chissenefrega?
Il problema è che quest’annata non soddisfaceva il mio curriculum di mtbcompulsivo o forse di blogger, perché questo, in fondo, sono.
Il primo a farmi venire l’idea, e subito la voglia, é stato G.Bottalo (anche lui, prima di farla l’aveva scritta… e questo aiuta) che scrive sul sito di Peverada: http://www.peveradasnc.it/mtb/percorsi , gran bel sito, da cui ho già preso altri spunti.
Poi ne avevamo parlato con Bottalo, lui l’aveva nel frattempo fatta e mi ha fornito altre preziose dritte ed approfitto qui per ringraziarlo…. Ed io lì a rodermi dentro.
Avevo preso qualche anno fa una monografia di Meridiani sul M.Rosa, con cartina del Tour a piedi, oltre alla carta IGC N.5.
Vari siti ne parlano, del tour a piedi, il migliore è questo: http://www.monterosa4000.it/tmr.htm
Ultimo mio acquisto, a giugno 2007, il libro “Tour Monte Rosa-Cervino di Teresio Valsesia, edit. Alberti Libraio, Verbania.
Ho quindi una cultura sconfinata sull’argomento, e posso scrivervi una bella storia, e se non la scrivo quest’anno, qualcosa, non so cosa, mi dice che l’anno che verrà potrei aver finito il mio inchiostro, o le penne, e sarebbe troppo tardi.
Sappiate quindi che sarà una storia, e, come tutte le storie che si rispettino, è una vicenda virtuale…. Lascio a voi giudicare in quale percentuale.
In fondo Salgari, se non ricordo male, non era mai uscito da Torino, o quasi, ed aveva scritto un sacco di belle storie su Sandokan, la Tigre della Malesia e sulla Perla di Labuan…… aspetta… mi sono documentato adesso adesso… leggete la sua ultima frase, prima che mettesse fine ai suoi giorni:
"Ai miei editori: A voi che vi siete arricchiti con la mia pelle mantenendo me e la mia famiglia in una continua semi-miseria od anche più, chiedo solo che per compenso dei guadagni che io vi ho dato pensiate ai miei funerali. Vi saluto spezzando la penna.
- Emilio Salgari" ….
Tornando a noi, a voi ed al mio editore(!!!), lo so che per voi è perfettamente uguale che io ci sia andato o no, tanto lo so che mi amate lo stesso incondizionatamente.
E poiu, l’Alchimista stesso, dalla sua Altezza, mi ha spronato a scrivere delle cose che non faccio, o che han fatto altri.
Ciononostante ce l’ho messa tutta per farvela bere come reale: tracciati Gps truccati bene, fotomontaggi verosimili, racconti al limite della pedanteria, insomma, di tutto e di più.
Il bello è che ridendo e scherzando già il tracciato Gps non è venuto, se non male gli ultimi 2 gg, si è bloccato e non riuscivo nemmeno a spegnerlo… della macchina foto non ve ne parlo da tanto che sono arrabbiato. Mi toccherà usare delle foto di repertorio o delle cartoline.
Anche le date non sono messe lì a caso: ho guardato i meteo TV ed Internet, rigorosamente di tendenze politiche diverse, per un bel pò, finché non ho trovato una bella “Finestra meteo favorevole”, proprio come quelli che devono andare sull’ Everest, più lungo di una settimana, dal 10 ottobre: cieli blu fisso, non una perturbazione nel raggio di 1000 miglia, zero termico sui 3500m.
Ed allora ho deciso di far partire la mia storia il dieci di ottobre dell’anno di grazia Duemilasette.
Storia che vi racconterei, se fossi cattivo, una puntata a settimana, ma io sono buonissimo e ve le butto giù una dietro l’altra in men che non si dica, tanto sta arrivando una perturbazione dal Nord che, dicono gli uccelli del Malaugurio, porterà la NEVEEEEEEEEEEEEEE!!!!!! E con la neve si scrive da dio.
Per rendere più credibile la cosa, credeteci, non credeteci, ho comprato un quaderno a Macugnaga(dove cercavo la camera d’aria che non c’è) ed ho scritto in viaggio, finendo prima l’inchiostro viola della mia stilo e poi il quaderno, con una biro imprestatami a tempo in un rifugio nella neve eterna di queste montagne di leggende medievali del popolo Walser che vi cercava il Paradiso in una valle nascosta tra i ghiacciai, piena di Valliverdi, di frutti e fiori e selvaggina ed uccelli colorati, che qualcuno aveva visto, ma che non era mai tornato per raccontarlo.
Ed io mi sto ancora chiedendo come hanno fatto a dire che era il Paradiso, se chi l’ha visto non è mai tornato. Ma si sa, le leggende non si devono spiegare. Sono vere e basta.
Però da lassù un’occhio ce l’ho buttato anch’io, senza farmi notare troppo, tra i ghiacciai laggiù…. E a me mi sembra ben che qualcosa di bellissimo l’ho visto, ma non voglio dargli un nome. E’ per questo che son potuto tornare indietro.
In effetti un po’ ho cincischiato, perché avrei voluto rimanere là per sempre, prigioniero di una leggenda.
A domani.
Adesso magari vi metto le foto più belle e la cartina, così mi brucio tutto in un colpo solo, e voi non sarete obbligati a leggere le prossime puntanate.
Data: dal 10 al 15/10/2007
Partenza/Arrivo: Breuil-Cervinia, 2015m
Zona: VDA: Val Tournenche, SVI: Mattertal e Saastal, Piem: Valle Anzasca,Val Sesia, VDA: Val di Gressoney, Val d’Ayas, Val Tournenche.
Lunghezza: Km 195, forse, il Gps è andato in tilt
Dislivello Positivo: 10235 m
Dislivello negativo: 10370 m
Difficoltà: da MC a EC, ved ogni tappa
Ciclabilità: sul totale lunghezza 85% , ma vedere ogni tappa
Uso risalite meccaniche: nessuna (perché chiuse)
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