“Il nostro caro Angelo è giovane lo sai, le reti il volo aperto gli precludono, ma non rinuncia mai... ma le nostre aspirazioni il buio filtrano, traccianti luminose gli additano il blu”.
Ho preso in prestito alcuni versi di una canzone prodotta dall'indimenticabile ed inimitabile accoppiata Mogol (poeta paroliere) – Battisti (cantante musicista), per sintetizzare la “storica impresa” del “nostro caro Angelo (Biagioli)”, per l'occasione accompagnato dal solito Antonio e dall'occasionale amico Mauro Vallauri.
Procediamo con ordine: nonostante i 72 anni d'età, Angelo è indubbiamente il più giovane di tutti noi (l'anagrafe è solo mera statistica, ciò che conta è lo spirito!); non rinuncia mai, anche quando sembra ridotto al lumicino; ed infine il blu, perché la giornata, nonostante le iniziali nebbie provocate dall'eccessiva calura, è stata di una limpidezza che raramente è data a vedere.
La meta odierna è la Cima Est del Matto m. 3088, antico chiodo fisso e sogno nel cassetto di Angelo: voi direte “ma che impresa sarà poi salire la Est del Matto, cima facile alla portata di tutti?”
Ed io vi dico: “Provateci voi, quando avrete 72 anni, a fare 26 km di marcia con un dislivello di 1900 metri di salita, per lo più sotto un sole cocente!”
Ed ora, terminato l'incenso, si passa ai soliti dettagli; la Compagnia dell'Anello, come già avrete capito, è ridotta ai minimi termini di due soli elementi: gli altri, chi per motivi di salute, chi per ferie marittime prolungate, e chi per improvviso attacco di crisi mistiche (pellegrinaggio a Sant'Anna di Vinadio) hanno dato forfait.
Iniziamo quindi il lunghissimo cammino alle 7 di mattina dalle Terme di Valdieri, quota 1368 metri; raggiunto abbastanza velocemente l'inizio del Pian del Valasco, un sentiero (palina segnaletica “Colle di Valmiana”) si origina sulla destra della sterrata, e con decine e decine di tornanti si inerpica lungo l'immenso vallone di Valmiana. A quota 2500 metri circa, tralasciata verso sinistra una diramazione dirigentesi alla Costa Miana, si prosegue sempre sullo stesso sentiero in direzione del Colle di Valmiana m 2922, per poi abbandonarlo ad un tornante a circa m 2850 (segnalazione mediante un grosso cumulo di pietre), per seguire una traccia discendente tra scoscesi dirupi (difficoltà EE) che si inoltra nel selvaggio vallone di Cabrera fin presso l'omonimo Colle a quota m 2730 (e non 2780 come indica il cartello).
Da qui si risale con facile arrampicata di una ventina di metri (difficoltà F) un contrafforte posto a bastionata, che al ritorno aggireremo sulla sinistra (scendendo) usufruendo di una serie di facili cengette, seppur strette ed esposte, ben segnalate dagli appositi ed opportuni “ciaperet”.
Ora, sormontato il predetto roccione, non rimane (!) che risalire penosamente il lunghissimo ed insidioso (a causa dei pietroni malfermi) plateau terminale, anche qui seguendo gli “ometti” di pietre, fino a raggiungere i miseri resti di quello che era l'antico nevaio perenne del Matto, attraversato il quale, un'ultima ripida rampa adduce alla forcella del Matto m 3000 circa, quindi lungo la cresta SO alla vetta della Cima Est del Matto m. 3088.
Il primo colpo d'occhio, naturalmente non prima dei numerosi festeggiamenti per la “prima” di Angelo e Mauro (Antonio è arrivato alla settima), il colpo d'occhio va alla vicinissima Cima Centrale del Matto m 3097 (sogno nel cassetto di Antonio, sarà per un'altra volta?); ruotando lo sguardo a 360° (come detto, oggi la visuale è particolarmente favorevole) l'alta pianura padana cuneese e torinese, Rosa, Cervino e Gran Paradiso in bella evidenza, lago e Rifugio del Livio Bianco, lago superiore della Sella, Rocca la Paur, Rocca di Valmiana, tutta la lunga cresta del gruppo del Monte Matto (cima Centrale, cima Bobba e cima Verani o gendarme del Matto, le Terme di Valdieri con il vallone della Valletta e il Vallone Lourousa, il gruppo del Monte Argentera con il canalone di Lourousa, il Corno Stella, le cime Nord e Sud, ecc. ecc..
Vista l'eccezionalità climatica (caldissimo anche in vetta, assenza totale di vento!) ci concediamo una lunga pausa ristoratrice di un'ora, per poi iniziare la lunga discesa percorrendo inizialmente un tratto della cresta NO, così da disegnare un minuscolo “anello” (appropriato all'esiguo numero dei componenti la Compagnia!); particolarmente faticosi saranno i 130 metri da risalire dal passo di Cabrera, fino al sentiero discendente dal colle di Valmiana.
Ultima ciliegina sulla torta, la salita (in discesa!) alla punta Graveiretta m 2675, percorrendo un breve tratto di cresta fuori sentiero (segnalato dagli omini di pietre). Il caffè al bar delle Terme mai è risultato così gradito!
Appuntamento per sabato prossimo alla Nord dell'Argentera (dopo naturalmente l'intermezzo dei “6 tremila in due giorni”, proposti dall'infaticabile, nonché irremovibile Osvaldo, nelle sue ahimè mitiche Cozie!)

Escursione effettuata il 25 agosto 2016
Compagnia dell'Anello composta da Angelo e Antonio con l'amico Mauro Vallauri
Località di partenza: Terme di Valdieri – Valle Gesso (CN) – 1368m
Punto più elevato raggiunto: Cima Est del Monte Matto 3088m
Dislivello cumulato in ascesa: 1878m
Sviluppo complessivo del percorso: 25,7 km
Tempo in movimento: 9h 20'
Difficoltà: EE e brevi tratti F (vedi scala difficoltà)

fotocronaca
Tracciato gps
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