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Escursionismo : Monte Ruine
Autore: CompagniadellAnello (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 17/08/16 15:17
Notizia riferita al: 11/08/16
Letture: 1724

Partenza dal tornante sopra le Grange del Rio (m 2050) a monte di Chianale. Siamo in sei (in attesa di ricomporre felicemente tutta la Compagnia dell’Anello) e lasciamo la rotabile per seguire la mulattiera che si inoltra nel vallone di Soustra, rimontando i brevi pendii erbosi fino ad affacciarci dall’alto sul pianoro delle grange Bernard, cui giungiamo dopo breve discesa. Costeggiamo (e attraversiamo) le recinzioni ove stazionano folti gruppi di bovini all’alpeggio, su sentieri ben “indruggiati” e proseguiamo sentendo anche sull’altro lato del vallone (sinistro orografico) i simpatici campanacci delle mucche, molto mattiniere, già al pascolo sugli alti pendii sotto la Cresta della Sela.
La mulattiera prosegue a fianco di altre grange e poi dei ruderi del vecchio rif. Soustra, distrutto dalle valanghe e non più ricostruito. Superiamo ancora i ghiaioni del rio del Pis che scende con belle cascatelle multiple dai valloni digradanti dal M. Aiguillette e proseguiamo nella parte superiore della lunga piana fino a raggiungere la Costa Bonafonte, dopo di cui dovrebbe iniziare la salita verso il M. Ruine. Ma oggi la Compagnia si presenta da subito con multiple scelte autonome, al punto che quando la più savia componente sanitaria raggiunge e inizia la risalita del vallone Bonafonte, su sentiero ben segnalato anche se, a tratti, nascosto dall’erba alta, ben 3 percorsi indipendenti sono già stati intrapresi dai restanti 4 membri con ardite risalite al dritto un po’ stravaganti (si può dire?) e faticose. Ma c’era probabilmente una ragione, il desiderio ottenebrante di raggiungere per primi e “fotografare”(vedi Antonio) le ambite distese di genepy e …. nessuno voleva essere l’ultimo. Fatto sta che più di mezz’ora i sanitari dovettero aspettare che gli ultimi “malati” arrivassero sulle iniziali piane elevate del vallone Bonafonte, raggiungibili dopo la salita, ripida anche sul sentiero, figuriamoci sui pendii scoscesi e scivolosi della costa omonima! Giunti poi tutti all’ampio plateau sovrastante, anch’esso adibito a felice pascolo per bovini, si procede ad una utile sosta per recuperare calorie, schiarirci le idee, scegliere tra le mete proposte (chi il M. Ruine, chi l’Aiguillette, chi altro ancora….), e si decide di giungere in alto fino al fondo del vallone Bonafonte e poi che ognuno vada dove vuole….. Dal pianoro in su non rimangono che tracce di sentiero e quindi la salita si fa sempre più ripida e faticosa, inizialmente su umidi pendii erbosi sulla sinistra del vallone, sempre più misti a sfasciumi, con in parte il sollievo di tratti in falsopiano alternati a ripide risalite. Finalmente si giunge in alto alla testata del vallone con sulla destra ben visibile il colle e il sovrastante monte Ruine, mentre a sinistra domina la cresta apparentemente non benevola del M. Aiguillette. La maggioranza decide di proseguire per il vicino colle delle Ruine (m 3050), risalendo i ghiaioni e gli sfasciumi scivolosi (che danno nome mai così azzeccato a colle e cima) fino a godere della bella vista sulla sottostante Valle Guill che ci separa dalle incombenti vette del gruppo del Viso, nascosteci però da variabili nuvolosità. A velocità diverse, perché sempre più attratti dalle citate allettanti sorprese, i nostri eroi seguendo la cresta piuttosto malagevole sulle medesime instabili basi di appoggio, giungono in vetta (monte Ruine m 3143), e possono godere il bel panorama, più che sulle altezze circostanti, parzialmente coperte, sulle vallate sottostanti, Guill, Soustra, Varaita. Mentre in cima la temperatura è freschetta anzichenò ed una bella aquila vola sulle nostre teste, appaiono il Refuge du Viso ed i laghetti francesi di Clot Sable, di Porcieroles, Lestio, illuminati dal sole. La discesa non si dimostra più benevola migliorando di poco solo nella parte sottostante al colle, finché, dopo attesa, comme d’habitude (ed anche un infruttuoso tentativo al M. Aiguillette) ci ritroviamo di nuovo tutti insieme presso un erboso pianoro destinato al frugale pranzo, seguito da piacevole rito etilico, mai così in tema! A seguire una nuova anarchica discesa fino alle grange Bernard di una Compagnia mai così scompagnata, che al fine si ricompatta di fronte ad appetitose attrazioni formaggesche. A la prochaine!

Escursione effettuata il 11 agosto 2016
Compagnia dell'Anello formata da: Adriano, Alberto, Angelo, Antonio, Gianni e Osvaldo
Località di partenza: Grange del Rio di Pontechianale – Valle Varaita (CN) – 2004m
Punto più elevato raggiunto: Monte Ruine 3143m
Dislivello cumulato in ascesa: 1236m
Sviluppo complessivo del percorso: 15 km
Tempo in movimento: 5h10'
Difficoltà: EE (vedi scala difficoltà)

fotocronaca

...altre foto

Tracciato gps
mappa satellitare


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Autore Commento
CompagniadellAnello
Inviato: 17/8/2016 15:51  Aggiornato: 17/8/2016 15:51
Guru
Iscritto: 27/12/2015
Da: Cuneo
Inviati: 666
 Re: Monte Ruine
Descrizione del percorso: Gianni
Fotocronaca: Angelo
Altre foto, traccia GPS e mappa satellitare: Adriano
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