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Escursionismo : Salita al Rocciamelone per la Normale
Autore: Beppe46 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 22/07/16 18:25
Notizia riferita al: 20/07/16
Letture: 3077

Salita al Rocciamelone per la Normale.

Località di partenza: Parcheggio sotto il rifugio La Riposa mt. 2045
Dislivello: mt. 1492
Tempo di salita: 4 ore c.ca
Tempo di discesa: 2 ore e 30 minuti c.ca.
Difficoltà: EE
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° Val Susa – Val Cenischia – Rocciamelone – Val Chisone Fraternali Editore

Chiunque ami la montagna e provi piacere nel conquistare una vetta, alzando gli occhi in valle di Susa non può non vedere il Rocciamelone e prima o poi decidere di raggiungerne la cima.
Percorsa l’interminabile strada che porta in quota, la salita alla vetta passando dai rifugi La Riposa e Cà d’Asti non presenta particolari difficoltà se non dovute al forte dislivello da superare e all’impegnativo ultimo tratto oltre la croce di ferro attrezzato opportunamente con corde fisse passamano che agevolano la salita. Sulla vetta un ricovero, il rifugio S. Maria è sempre aperto, con tavolo, panche, posti letto e dotazione di coperte, per quanti desiderino di lassù veder tramontare e sorgere il sole. Data l’altezza della montagna, dalla cima la vista s’apre ampissima in ogni direzione, sui monti e sulle valli sino alla pianura.

Giunti a Susa, poco prima della piazza della stazione si prende a destra la via Fiume subito trovando una prima indicazione per salire al Rocciamelone. Superata la ferrovia e sempre seguendo l’indicazione per la montagna, attraversato il borgo di Urbiano una stretta strada, asfaltata sino al bivio per il Trucco, prende da subito a salire un boscoso versante con una serie di tornanti in ripida ascesa che consentono di guadagnare progressivamente quota. Incontrati per via, dopo la chiesetta della Madonna dell’Ecova, i bivi per vari insediamenti, sempre salendo si incrociano più avanti prima lo stradello per la batteria Paradiso e poi più su quello per il forte di Pampalù. I lunghi traversi ascendenti nella pineta che si percorrono di seguito consentono, già decisamente in alto, di raggiungere il bivio per il Trucco dove l’asfalto termina ed inizia un polveroso sterrato, recentemente risistemato, che toccando per via vari alpeggi porta al successivo bivio dove si lascia quello che prosegue per il Tour prendendo a sinistra per Cà d’Asti e per il Rocciamelone. Fatte alcune svolte ascendenti si giunge ad un pianoro, dove parte la teleferica per Cà d’Asti, dove al centro delle praterie sorge una fontana-abbeveratoio. A margine, nell’ampio parcheggio predisposto, si può lasciare l’auto. Da Susa, 500 mt. c.ca sul livello del mare si è giunti ai 2045 mt. di inizio percorso.
Da qui sino in vetta al Rocciamelone si percorrerà il sentiero 558, detto “Dei Madounin”, e la traccia che si stacca oltre la strada, con un lungo traverso in moderata ascesa per pendii prativi nel rado lariceto, conduce in una ventina di minuti al primo rifugio, La Riposa mt. 2186, sorto sui ruderi di un’antica fortificazione. Sul retro un sentiero, ben evidenziato dalle solite segnature ravvicinate sino alla meta, ampio e assai evidente perché molto percorso, prende a salire da subito un erboso versante pascolativo. Come la pendenza si accentua, ed il pendio si fa più ripido, una serie di svolte, vicine o distanziate, intervallate da brevi o lunghi traversi, consentono alla traccia di alzarsi progressivamente con pendenza regolare, mai a strappi, raggiungendo il punto in cui si può scegliere tra il sentiero lungo e quello corto. Se si opta per il lungo, alla svolta che segue, presso una valletta con un modesto rio, la fontana Taverna, una fresca sorgente, offre al passante di cui dissetarsi. Più su, dopo che le due tracce tornano ad essere una, una lunga serie si svolte e brevi traversi, ora in forte ascesa, consentono ad una scavata traccia ricca di varianti di transitare al culmine di sotto una parete rocciosa, dove spicca il colore ocra, guadagnando, di poco più avanti, il bivio dove parte il sentiero dei “2000” per Malciaussia collegante il Rocciamelone con il colle della Croce di Ferro. Un paio di svolte terminali sull’erto pendio portano a raggiungere il rifugio Cà d’Asti mt. 2851 nei pressi del quale sorge la cappella di Rotario.
2 ore c.ca dal rifugio La Riposa.
Terminata la copertura erbosa riprende oltre il rifugio la segnata traccia sulla quale si proseguirà lungamente ora per le rocce rotte gli sfasciumi che contraddistinguono il desolato versante sotto la vetta del Rocciamelone. Ad un primo lungo traverso ascendente ne segue un altro in direzione opposta e poi un terzo più breve, ma più ripido e faticoso, che porta la traccia ad uscire sul crinale che dà sulla val Cenischia con già in vista il lago del Moncenisio. Le svolte ravvicinate che seguono, su un pendio che si fa sempre più ripido, consentono di raggiungere un pilastrino con sopra una croce, detto anche Crocetta, posto a 3306 mt. quota, oltre il quale, dopo un primo facile tratto, inizia quello più impegnativo che porta in vetta. Si riprende a salire, molti ripidi, faticosamente su una traccia scavata direttamente nella roccia, raggiungendo di sopra ancora il crinale nel punto in cui si affrontano le ultime svolte con l’aiuto di corde fisse passamano che agevolano la salita. Nulla di particolarmente impegnativo, ma danno sicurezza. Proseguendo avendo già in vista il muretto del terrazzino di cima, si esce infine in vetta al Rocciamelone mt. 3537.
2 ore c.ca dal rifugio Cà d’Asti.
In vetta ci sono molte cose: di importante una grossa statua della Madonna ed un ricovero detto rifugio S. Maria che consente, volendolo, di passare qui la notte. Dalla cima di questa elevata montagna la vista s’apre ampissima in tutte le direzioni, sui monti e sulle valli sino alla pianura.
Si ritorna poi a valle, al parcheggio sotto il rifugio La Riposa, utilizzando la via di salita.
2 ore e 30 minuti c.ca dalla vetta del Rocciamelone.

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Autore Commento
muntagna
Inviato: 25/7/2016 23:49  Aggiornato: 25/7/2016 23:49
Guru
Iscritto: 27/10/2007
Da: Borgaro
Inviati: 2249
 Re: Salita al Rocciamelone per la Normale
Complimenti, ottima relazione, tutto molto ben spiegato.
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