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Escursionismo : Anello del Monte Pietralunga
Autore: CompagniadellAnello (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 13/06/16 21:08
Notizia riferita al: 09/06/16
Letture: 1486

Finalmente la Compagnia dell’Anello ritorna in Valle Varaita, questa volta su da Bellino, Blins, con obiettivo il monte Pietralunga, quell’inconfondibile parete rocciosa condivisa tra il versante di Bellino e quello di Pontechianale..
Viste le previsioni che davano peggioramento del tempo nel pomeriggio, è stata scelta dai nostri esperti una gita tale da garantire il ritorno prima dell’inizio della pioggia (e, con la consueta precisione, siamo arrivati pressoché asciutti alle auto!)
Oggi siamo in gran numero per la presenza di un nuovo adepto, Jose di Morozzo, sponsorizzato da un altro morozzese, il saggio Osvaldo, e l’aggiunta di un esperto montagnardo che ci accompagnerà su quasi tutto l’itinerario: il mitico Klaus. Grazie al contributo di Mister 2000 (cime), il prode Antonio, avremo così la radio accesa per tutto il percorso con un inesausto scambio sonoro di informazioni e chiarimenti, un susseguirsi di suggerimenti, avvisi, notizie su tutte le possibili salite, vie e varianti annesse, cime, passi, versanti, a partire dai Pirenei fino ai Carpazi (compresi)!
In una giornata che appariva bellissima, raggiunta e superata la borgata Chiesa, Ruà la Ghieizo, si lasciano le auto al secondo tornante in prossimità della borgata Balzo, Lu Bals. Si prende qui la mulattiera ex-militare, costruita nel 1936 dagli alpini del battaglione Aosta, come ricorda una bella lapide con madonna e bambino. La militare volge verso nord e prosegue inizialmente in mezzo a freschi boschi di frassino, lasciandoci godere alle spalle la splendida vista del Pelvo d’Elva e della borgata Chiesa in basso, mentre ad ovest si staglia sempre più imponente la nostra meta, la bella parete rocciosa del monte Pietralunga (Peiro Longio). Prosegue poi vicino a numerose belle grange ove il bosco lascia spazio a pendii prativi colorati di innumerevoli specie di fiori, lo spettacolo stupefacente di una fioritura strepitosa, variante secondo l’altitudine, il terreno, l’esposizione solare. Non dobbiamo stupirci se di frequente ci capita di incontrare comitive di tedeschi o esperti solitari che vengono a studiare la ricchezza floristica delle alpi occidentali: c’è più varietà qui in pochi km quadrati che in tutte le enormi distese est-europee! Attraversiamo interi prati bianchi di anemone (Pulsatilla alpina) – più discreti gli anemoni a fiori di narciso e i primi asfodeli in fiore-, o gialli cuscini di ranuncoli, qua e là trionfa il blu delle genzianelle e di innumerevoli tipi di viole, mentre più nascoste sono le primule, non le gialle più comuni, ma diversi tipi di primule rosse di montagna, senza dimenticare fiori più rari, la fritillaria (F. tubiformis), il tulipano alpino (Tulipa sylvestris), o il giglio bianco di San Bruno (Paradisea liliastrum).
Per vederli meglio lasciamo la mulattiera e saliamo pressoché al dritto su fino al colletto ad ovest della punta del Cavallo, per poi giungervi in cima (m.2290) con lo splendido panorama sul Viso, sul colle dell’Agnello e sul lago di Pontechianale. La cima simula un bastione fortificato a ricordare i fatti di sangue del 1744 nella campagna militare condotta dai Gallo-Ispani contro il Piemonte, ricordata proprio dal toponimo Battagliola. Si prosegue raggiungendo quindi il colletto della Battagliola (m.2284) e salendone la successiva cima (m.2401). Non ci resta ora che risalire il costone di cresta che si porta in direzione del monte Pietralunga, verso lo sperone di roccia dello spigolo est, ove a quota m.2640 inizia il pas del Ciat, lo storico punto dal quale le truppe francesi avevano trovato una via di passaggio per superare l’impervio salto roccioso. E’ il punto più impegnativo, esposto specialmente nella prima parte in cui occorre prestare attenzione allo sfasciume presente, ma ora attrezzato con corde fisse. Dopo la stretta cengia iniziale ci si porta prima in diagonale per raggiungere il canalone nord-est; salendo per saltini di roccia si arriva a uno spuntone roccioso che si supera più agevolmente sulla sinistra. Da qui si prosegue sulla più larga sella erbosa ancora a sinistra ed in breve si sbuca in prossimità della punta, che si raggiunge seguendo verso occidente la cresta via via più piatta ed erbosa (m.2731). 
Con il cielo via via più rannuvolatosi, dalla cima seguiamo la traccia che, con un lungo traverso poco sotto il filo di cresta e sopra residue lingue di neve, volge verso ovest per arrivare alla cima del Bondormir (m.2757). In prossimità del colle successivo si inizia a scendere verso sud, su una traccia di sentiero che percorre una ripida schiena erbosa per raggiungere finalmente la grangia Recubre, ormai in rovina, meta dell’atteso pasto. Il sentiero continua poi a scendere molto ripido (ed a richio di numerose culattate!) al centro del vallone per arrivare infine all’abitato di Prafauchier. Da qui, lungo la strada asfaltata, torniamo alle auto e poi completiamo la giornata con la consueta tappa a Frassino, questa volta per festeggiare l’augusto genetliaco di Adriano, che possiamo ormai nominare ufficialmente Direttore Generale della Compagnia (ehm, non di San Paolo ma) dell’Anello, con una merenda sinoira innaffiata da ottimi vini ad onore ed onere (suo!), mentre intanto fuori si scatena il temporale.

Escursione effettuata il 9 giugno 2016
Compagnia dell'Anello formata da: Adriano, Alberto, Angelo, Antonio, Franco, Gianni, Jose, Klaus e Osvaldo
Località di partenza: borgata Bals di Bellino – Valle Varaita – CN – 1586m
Punto più elevato raggiunto: Cima del Bondormir 2757m
Dislivello cumulato in ascesa: 1260m
Sviluppo complessivo del percorso: 15 km
Tempo in movimento: 5h
Difficoltà: EE (F il passo del Ciat) (vedi scala difficoltà)

fotocronaca

...altre foto

Tracciato gps
mappa satellitare


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Autore Commento
CompagniadellAnello
Inviato: 13/6/2016 21:24  Aggiornato: 13/6/2016 21:24
Guru
Iscritto: 27/12/2015
Da: Cuneo
Inviati: 668
 Re: Anello del Monte Pietralunga
Descrizione del percorso: Gianni
Fotocronaca: Angelo
Altre foto: Adriano
Traccia GPS e mappa satellitare: Adriano
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