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Escursionismo : Anello della Valle Ibà da Peagna di Ceriale
Autore: CompagniadellAnello (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 11/05/16 14:50
Notizia riferita al: 05/05/16
Letture: 1852

Anello assai ricco questa settimana, impreziosito da ben quattro cime, un santuario ed una importante fortificazione.
Si tratta di un percorso sulla dorsale che divide la Valle Neva di Cisano e Zuccarello dalle Valli del Torrente Barescione di Balestrino e, in mezzo, la Valle Ibà di Peagna, delimitata dal monte Pesalto e dal Poggio (o Pizzo) Ceresa verso Albenga e dai monti Poggio Grande, Acuto, Croce e Piccaro verso Toirano.
Penso che questo periodo sia il migliore per questo itinerario in quanto pare di camminare in un immenso giardino roccioso tra i colori magenta, rosa e bianco del cisto, il giallo delle ginestre, il bianco dell'erica arborea e il rosso del profumato timo!
La partenza avviene dalla frazione Peagna di Ceriale, dal cui parcheggio un breve sentiero conduce alla soprastante stradina asfaltata che si segue verso sinistra fino ad incrociare la palina segnaletica del sentiero verso Poggio Ceresa.
Imboccato il sentiero fino a superare il Rio Torsero, si tiene la direzione verso sinistra iniziando la ripida salita sulla cresta orientale del Monte Pesalto fino ai 686m della croce di cima da cui si gode uno spettacolare panorama sulla piana di Albenga e sulla costa da Capo Mele a Punta Crena di Varigotti, mentre dall'altra parte la vista spazia sulle bianche cime delle Alpi Liguri.
Di qui si prosegue scendendo sulla cresta occidentale fino al colletto che lo separa dal Pizzo Ceresa (714m) che si raggiunge salendone il versante est attraverso verdi pascoli e una fioritura eccezionale di timo.
Dalla cima, affollata di ripetitori, croci e grande cappella votiva si continua camminando per poche centinaia di metri sulla strada sterrata, che arriva fin qui dal colle di Balestrino, seguendo poi un sentiero che taglia i tornanti della strada fin più avanti dove si svolta su un altro sentiero che raggiunge la cresta sud del Poggio Grande permettendo, con un duro strappo finale, di raggiungerne la vetta a quota 813m, punto più elevato del nostro giro.
Questo monte è caratterizzato dalla presenza di un'ampia e articolata postazione difensiva: si tratta del Forte Poggio Grande, facente parte dello “Sbarramento di Zuccarello”, costruito sulle cime dei Due Fratelli. La pianta della struttura è poligonale, completamente circondata da un fossato rivestito di muri a scarpata con, al centro, un piazzale con le postazioni per l'artiglieria separate da traverse ricoperte da un manto erboso. La caserma vera e propria si trova al centro della spianata ma ad un piano inferiore, restando quindi difesa dalla traversa che regge la spianata superiore. La facciata è caratterizzata da archi in cotto in corrispondenza degli ingressi ai vari locali ove sono ancora visibili le scritte originarie. Dall'opera, terminata nel 1897, si possono dominare tutte le vallate circostanti; il suo scopo era di precludere l'accesso nemico dal mare.
Qui incontriamo un simpatico gruppo di amici del Cai di Borgomanero che stanno facendo lo stesso nostro giro, con i quali ci scambiamo i dati per tenerci in contatto sui social network.
Scendendo dal Poggio Grande in direzione est su ripido sentiero si perviene in breve al Santuario della Madonna della Riconciliazione e della Pace di Monte Croce, attualmente più simile ad un grande cantiere edile che ad un santuario, ma, ciononostante, con la presenza di numerosi autobus carichi di pellegrini.
Questa località è diventata popolare e meta di pellegrinaggi in seguito ad un fatto del 5 ottobre 1949: difatti, in quella data, la Madonna, in base alle dichiarazioni di Caterina Richero, a quel tempo bambina dell'età di nove anni, sarebbe apparsa sulla vetta del Monte Croce.
Dal piazzale del santuario s'imbocca il sentiero marcato da un quadrato rosso vuoto, che segue la dorsale che conduce al Monte Acuto.
Dopo un breve tratto nel bosco, l'ambiente cambia completamente. Mentre finora il mare è comparso solo a sprazzi, da qui invade tutto lo spazio visivo, blu, blu e blu. In un solo colpo d'occhio si va da punta Crena alla Gallinara. Se si è particolarmente fortunati e si indovina una giornata limpidissima, si vedrà anche la Corsica. Non è il nostro caso, ma non c'è ragione di lamentarsi.
Radi alberi crescono su questa dorsale, tra affioramenti calcarei e molti prati-pascoli ove si incontrano alcune caselle molto ben conservate e, dopo vari saliscendi, si tocca la vetta del monte Acuto (748m), marcata da una Croce lignea.
Raffiche di vento gelido limitano la permanenza in cresta e ci convincono ad iniziare la discesa su buon sentiero che divalla nel valloncello di Rio San Rocco giungendo rapidamente a Peagna dove si conclude questo nostro bellissimo anello.

Escursione effettuata il 5 maggio 2016
Compagnia dell'Anello formata da: Adriano, Alberto, Angelo, Antonio, Franco e Osvaldo
Località di partenza: Fraz Peagna di Ceriale (SV) 150m
Punto più elevato raggiunto: Poggio Grande 813m
Dislivello cumulato in ascesa: 1100m
Sviluppo complessivo del percorso: 14,4 km
Tempo in movimento: 5h
Difficoltà: E (vedi scala difficoltà)
fotocronaca

...altre foto

Tracciato gps
mappa satellitare


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Autore Commento
CompagniadellAnello
Inviato: 11/5/2016 17:29  Aggiornato: 11/5/2016 17:29
Guru
Iscritto: 27/12/2015
Da: Cuneo
Inviati: 666
 Re: Anello della Valle Ibà di Ceriale
Descrizione del percorso: Adriano
Fotocronaca: Angelo
Altre foto: Adriano
Traccia GPS e mappa satellitare: Adriano
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