Da un pò di anni, quando nel periodo natalizio non c'é neve ho scelto di fare visita alle cappellete di montagna e per questo la scelta é notevole poiché negli arroccati antichi nuclei dove si facevano le miserie, le cappellette venivano specificatamente edificate per ringraziare che si riusciva a sopravvivere.
La meta di oggi é un ritorno nella Val Grande di Lanzo, la quale insieme alla Val Soana, la considero una tra le più belle e genuine espressioni ambientali delle zone alpine piemontesi.
La meta é la vecchia borgata di La Frassa con un bell'esempio di scala in pietra di accesso al sito, oltre a murature in pietra a secco del nucleo un tempo abitato, ancora discretamente conservate, il tutto abbellito con la sua catteristica cappelletta bianca arroccata sul poggio, già visibile dal fondovalle e da Chialamberto.
Ben pulito é il sentiero balcone che parte da Pianardi e che si collega ad Alboni.
A La Frassa ad apprezzare la bellezza del sito c'era un pò di gente tra cui anche Mario; era da un pò che non ci si vedeva. Lui era partito dai Bussoni e faceva il giro dalla Mea.
Per chi non conosce il posto, é una meta consigliabile.
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