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Escursionismo : Un anello per il monte Cristetto dalle Prese della Franza
Autore: Beppe46 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 04/11/15 17:06
Notizia riferita al: 02/11/15
Letture: 1869

Un anello per il monte Cristetto dalla Prese della Franza

Località di partenza: Prese della Franza Sopra mt. 1030
Dislivello: mt. 580
Tempo di salita: 3 ore c.ca
Tempo di discesa: 1 ora e 30 minuti c.ca
Difficoltà: E
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 6 Pinerolese – Val Sangone Fraternali Editore

In monte Cristetto è una cima di modesta altitudine tra il colle Ceresera e il colle del Besso sull’esteso crinale separante il vallone del Gran Dubbione, laterale della val Chisone, dalla valle del Sangone. Supera di poco i milleseicento metri di altitudine, però e ben visibile da Torino stagliandosi di netto sul profilo delle Alpi.
Questo itinerario lo raggiunge partendo dalle Prese della Franza, borgata sui monti di Giaveno da tempo priva di residente fissi, percorrendo inizialmente una traccia che lungamente traversa sul versante della valle del rio Romarolo. Raggiunto il colle Ceresera, e guadagnata la cima del monte, si scende poi dalla parte opposta allo storico colle del Besso da dove si ritorna stando su una piacevole, panoramica traccia che aggirando il Monte Turo riporta alle Prese della Franza.
Sia in ascesa che per scendere si percorrono sentieri segnati e segnalati. Giunti in vetta la visuale s’apre ampissima sul solco delle valli, sui monti, sulla pianura sino alla città di Torino.

Giunti alla prima rotonda di Giaveno si segue l’indicazione per la Colletta e Cumiana portandosi la strada fuori dell’abitato al primo bivio dove si prende a destra per Mollar dei Franchi, Fusero, Tora e altre località.
Oltrepassando borgate, case isolate e poi il torrente Sangone, più avanti si prosegue per Monterossino prendendo da subito la strada a salire con una lunga serie di svolte che le consentono di guadagnare quota e di raggiungere, molto più su, la borgata Fusero, poi il bivio per Provonda dove si prosegue sino successivo per Tora. Prendendo a sinistra per l’agriturismo di Pian Savin, trascurato lo stradello che porta a Pontetto, si perviene infine alle Prese della Franza di sopra che si raggiungono su sterrato dopo un breve tratto in salita. Si può lasciare l’auto negli spazi presso le poche case.
Qui parte il sentiero 407 per i colli dell’Asino e del Besso e questa sarà la traccia che si utilizzerà per rientrare. Invece, tornati brevemente sui propri passi, scesi di poco si prende a destra per la borgata Budin e la valle del Romarolo uno stradello che inoltrandosi in piano, superato un rigagnolo, prosegue poi verso monte. Si è sul sentiero 406 coincidente per un lungo tratto con il “Val Sangone quota 1000”. Più avanti si continua, sempre verso monte, ora su una pista forestale che si abbandona alla prima svolta seguitando per Merlera. Di qui in avanti, per un lunghissimo tratto, si percorrerà un’interminabile, piacevole traccia in piano nel bosco raggiungendo, quasi al termine, l’indicazione per scendere a questa borgata, aprendosi la vista, quando la vegetazione si dirada, sul monte Cristetto e sul colle del Besso, che poi si raggiungeranno. Abbandonato il sentiero 406 al bivio per Merlera ancora si prosegue in piano sino all’attraversamento del rio di valle che si supera su un bel ponticello di legno.
Di qui in avanti le cose cambiano. Stando inizialmente non lontano dal corso d’acqua, si sale poi un ripido pendio, tra gli invadenti rododendri, a cui seguono alcune svolte e poi un lungo traverso ascendente che lambendo delle pietraie, porta ad un successivo incassato rigagnolo, oltre il quale si sale per un tratto trovando, in questo momento, molta vegetazione abbattuta per l’esbosco, che sarà rimossa, che ostacola non poco il proseguo del cammino. Usciti in qualche modo da questo impiccio, si giunge così dove terminano due piste forestali tra loro parallele. Facilmente presa quella più a monte, la si percorre sin dove finisce nel punto in cui parte un sentiero, evidente e segnato che, traversando in piano nel bosco, più avanti raggiunge una dorsale dove una freccia rossa su una roccia indica la direzione da prendere per raggiungere il colle Ceresera. Segue un altro bel tratto, tutto in falsopiano che, superata l’imponente Rocca Callore, la fontana delle Verne o d’Attila, alla quale conviene far provvista d’acqua, termina infine al colle Ceresera, valico comunicante con il vallone del Gran Dubbione laterale alla val Chisone.
Questo colle è un crocevia di stradelli e sentieri. Trascurato quello in piano per il colle di Pra l’Abbà, quello di fronte per le borgate delle Carle e Serremoretto, quello di destra che si perde nel bosco, qui giunti si segue l’indicazione per il colle del Besso. Si percorre uno stradello, una pista forestale, che inoltrandosi più avanti compie alcune svolte oltre le quali la pendenza s’abbatte. Traversando sul versante sud del monte Cristetto, un ometto sul ciglio segnala il punto in cui occorre abbandonare lo stradello risalendo a caso l’erto pendio, boscoso in parte, disturbati dalla fastidiosa erba Molinia, così raggiungendo di sopra il crinale. Oltre i noccioli inizia la pietraia che si risale seguendo la via indicata dagli ometti. Superati un paio di ammassi rocciosi sulla sinistra, oltre un tratto di nuovo erboso, comincia l’ultimo che porta in vetta al monte Cristetto mt. 1611, che si raggiunge con una facile divertente arrampicata finale tra le rocce. Dalla cima la vista s’apre ampissima sul solco delle valli e sui monti lontani e vicini: Tre Denti e Freidour da una parte, la lunga cresta terminante con la Punta dell’Aquila, dall’altra. Estesissimo anche quella sulla pianura sino alla non lontana Torino.
3 ore c.ca dalle Prese della Franza.
Dalla parte opposta si scende al colle del Besso, inizialmente percorrendo le rocce del crinale sino all’anticima, poi per l’erboso, ripido pendio degradante sullo storico colle anch’esso crocevia di sentieri. Qui giunti ci si porta ora sul versante della val Sangone. Alle svolte iniziali, che consentono di perdere rapidamente quota, segue un lungo traverso quasi pianeggiante che conduce la traccia ad un colletto appena sotto il quale si trovano numerose indicazioni. Abbandonato il sentiero 408 che scende a Pontetto si prosegue sul sentiero 407 per le Prese della Franza raggiungendo quasi subito i ruderi di un casa nei pressi del colle dell’Asino. Qui giunti, per la traccia di destra si scende di poco sotto alla Rocca Maridor dove ci s’immette su una pista forestale che, presa, conduce direttamente alle Prese della Franza. Altrimenti si prosegue, stando sempre sul sentiero 407, evidente, ben segnato e segnalato, che traversando interminabile, tra la fastidiosa erba Molinia, piacevolissimo, quasi in piano, stando di poco sempre sotto il crinale a margine del bosco, prima tra le betulle poi tra i larici, raggiunge più avanti l’ampia depressione del colle della Cresta dove ancora si prosegue, sempre scendendo, ma di poco. Così continuando la traccia lentamente piega verso destra. Aggirata la modesta cima del monte Turo si aggira via via il crinale sino al punto in cui il sentiero diventa stradello. Sempre scendendo con moderazione si giunge infine in vista delle case delle Prese della Franza dove questo anello si chiude.
1 ora e 30 minuti c.ca dalla cima del monte Cristetto.

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