Probabilmente in alta valle il meteo sarebbe stato meglio ma come sempre i 1000 impegni impongono tempi rapidi e così, orfano dei soliti soci tutti influenzati, decido di accompagnare Lucian ai Picchi del Pagliaio che è da un po' che vorrebbe salirli.
La timida schiarita del mattino ben presto lascia il posto a nebbie e nuvole, inoltre la neve dai 1500 metri in su rende il terreno assai scivoloso...insomma non proprio condizioni ideali.
Giunti alla base del primo picco la neve è meno abbondante ma la la roccia è ricoperta da una scivolosissima brina.
Molto perplessi sul da farsi raggiungiamo la selletta tra primo e secondo picco dove c'è più neve ma la roccia, probabilmente meno battuta dall'aria di pianura, è meno scivolosa. E così saliamo sul primo picco lungo la tipica via di discesa.
Da qui la cavalcata prosegue in modo tradizionale evitando solo la fessura di IV che con scarponi pesanti e serpentino umido non è proprio il massimo.
Condizioni in ogni caso molto delicate e neve abbondate nel tratti più abbattuti.
Via con qualche chiodo e nuovissimi fittoni per le calate, mentre sempre più pericolosi i cavi d'acciaio nel canalino di discesa.
Dopo esattamente 10 anni dall'ultima volta da queste parti....alla fine ne è uscita una bella alpinata in condizioni invernali.


Data: 17/10/2015
Quota max: 2030 m
Partenza da: Ruata
Quota partenza: 1100 m
Dislivello: 1000 m
Zona: Val Sangone
Difficoltà: PD+

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