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Escursionismo : Testa dell'Autaret
Autore: angel (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 11/09/15 14:34
Notizia riferita al: 10/09/15
Letture: 742

Relazione di Antonio Stefani. Oggi non si farà l'anello, già deciso in settimana; d'altra parte ci manca la mente fervida, il Signore degli Anelli per eccellenza (Adriano). Siamo in 5 alla partenza, pioviggine inconsistente, ma il meteo non prevede pioggia. Lasciamo l'auto a San Bernolfo e ci incamminiamo alla conquista della Testa dell'Autaret; seguiamo la carrareccia che con scarsa pendenza si inerpica dentro l'abetaia-lariceto, fino a transitare nei pressi del Rifugio del Laus.
L'itinerario è uno dei più frequentati da alpinisti, escursionisti, bikers e, purtroppo, nonostante i divieti, anche dai motorizzati; la strada, dal lago di San Bernolfo o del Laus, più che una carrareccia-mulattiera, è diventata una “vaccareccia”, tante sono le “buse” (cacche di vacca, per chi non mastica il piemontese) che via via dobbiamo dribblare. Comunque le povere bestie sono giunte alla fine del soggiorno estivo (stanno pascolando l'ultima erba rimasta intorno al lago) e molto probabilmente alla fine della prossima settimana dovranno tornare negli squallidi capannoni di pianura, dove saranno alimentate con mangimi ed insilati che ben conosciamo.
Salendo verso il Passo di Collalunga m 2533, lungo il percorso notiamo che sono state posizionate delle targhette metalliche numerate progressivamente, a distanza di alcune centinaia di metri l'una dall'altra, indicanti la dicitura 118 elisoccorso: una buona idea per la localizzazione immediata della zona in cui intervenire, speriamo abbia un seguito anche in altre zone.
Dimenticavo di dire che siamo perennemente immersi in un fitto nebbione, e dopo aver percorso interamente il lungo vallone di Bagna-Collalunga raggiungiamo il predetto passo; ora la nebbia si dirada e ci concede qualche squarcio sul lago di Mezzo e sui 2 laghi Superiori di Collalunga. Il tratto finale del sentiero transita sul lato Francia (anche se i cippi di confine sono stati posizionati alcune centinaia di metri oltre lo spartiacque, a causa delle giuste pretese transalpine dopo l'ultimo conflitto mondiale), salendo su una ripida china detritica fino a raggiungere l'odierna meta, la già citata Testa dell'Autaret m 2763.
La scarsa visibilità ci concede comunque qualche sprazzo verso le serriere di Bagna e dell'Autaret e sull'ardito sentiero che, scavalcando il Colle dell'Autaret, si inoltra nel selvaggio vallone della Guercia fino all'omonimo colle e al passo del Bue. Tornando sui nostri passi, facciamo l'ultima puntatina all'anticima, 9 metri più bassa, ove ci sono delle fortificazioni militari semidiroccate ed il presumibile punto d'arrivo di una teleferica.
Scendendo, per qualche minuto ci riscalda un pallido sole, quindi ci fermiamo a mangiare alla “prua della nave”, ove dopo qualche minuto vediamo transitare le simpaticissime “ragazze del giovedì”, di ritorno dal tour escursionistico Passo di Collalunga-Colle di Seccia. Un caro saluto e un possibile arrivederci per un prossimo giovedì. Ciao a tutti, e berg heil! Firmato Antonio Stefani.
Escursione effettuata il 10.09.2015
Compagnia dell'Anello composta da: Alberto, Angelo, Antonio, Franco e Osvaldo;
Localita' di partenza: Borgata di S.Bernolfo,
Punto piu' elevato raggiunto: Testa dell'Autaret mt. 2763;
Dislivello cumulato in ascesa: mt. 1160;
Difficolta': E.
Fotocronaca


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