Questa settimana la Compagnia dell'Anello si trova al consueto appuntamento del giovedì ridotta a 5 elementi: Adriano stà pedalando (e non solo) con Maria Teresa nella stupenda conca montana di Ceillac nel Queyras, Franco si stà godendo sole e mare marchigiani a Porto Recanati, mentre la saltuaria (o aggregata!) Giusy è partita (beata lei) alla conquista della Sud dell'Argentera. Auguri!
Noi invece, poveri tapini, partiremo comunque agguerriti all'arrembaggio verso la Testa del Ferro, in alta Valle Stura; iniziamo il cammino dalla località Prati del Vallone di Pontebernardo-Pietraporzio, situata ad una quota di 1720 metri s.l.m.
Il festeggiato di oggi è Gianni (happy birthday to you!); per il resto, nonostante il clima sia decisamente più frizzante rispetto al recente passato (cielo terso, ma arietta “cainuta”, cioè freddina), si rivelerà una giornata di allucinazioni collettive: c'è chi vedrà crollato l'Arc de la Tortisse (Osvaldo, spalleggiato da Antonio, nonostante il diniego di Angelo), chi invece individua un gruppo di mufloni coricati (Angelo, sono dei grossi cespugli!) ancora prima della razione di genepy-achillea, e chi infine vede transitare dei frati sulla strada del ritorno (Alberto); l'unico a rimanere lucido è Gianni, d'altra parte lui oggi ha un anno in più di saggezza!
Saliamo dunque lundo gli ampi e poco ripidi tornanti della strada-mulattiera-sentiero del Colle di Stau; alla quota di circa 2330 metri, poco sotto il suddetto colle, sulla sinistra si origina un sentiero che si inoltra nella conca denominata “le Garbe di Stau” il quale ci condurrà al Colle di Panieris m 2683; l'ultimo tratto del sentiero, dopo la casermetta, richiede un minimo di attenzione a causa delle frane che ne hanno quasi totalmente cancellato il tracciato. Giunti al colle, si segue la traccia che va verso il Colle del Ferro, abbandonandola poi verso sinistra per raggiungere, con poche decine di metri di salita, la nostra cima Coppi odierna, la Testa del Ferro o Cime de Blanches m 2769; da qui la vista spazia a 360° su Cozie e Marittime, in particolare da segnalare i deliziosi laghetti di Vens, il cupolone della Cima del Bal, il Becco Alto del Piz e le ardite cime N e S di Vens.
Ritornando sui nostri passi, prima del Colle di Panieris, decidiamo di salire verso sinistra, transitando per una breve cresta al culmine della quale è posizionato un mastodontico bunker, per raggiungere con una cinquantina di metri di arrampicata (facile) la Testa di Garbe m 2760, anche per dare il contentino agli ammalati cronici di “puntite”.
Ritornati al Colle di Panieris, dopo aver tergiversato un po' circa la possibilità di disegnare il solito (anche se esiguo) anello, congiungendoci tramite una ben visibile traccia al sentiero che scende dal Passo di Panieris lungo il selvaggio e ripido Vallone di Panieris, decidiamo all'unanimità di ritornare per la comoda e conosciuta strada dell'andata, anche perchè da qui non si riesce a vedere la situazione dove il terreno diventa più ripido e franoso; pazienza, sarà per la prossima gita! Ciao a tutti. Firmato Antonio Stefani.
Escursione effettuata il 20.08.2015
Compagnia dell'Anello in formato ridotto composta da: Alberto, Angelo, Antonio, Gianni e Osvaldo;
Localita' di partenza: Rifugio Tallarico mt. 1720
Punto piu' elevato raggiunto: mt. 2769
Dislivello comulato: mt.1050
Sviluppo complessivo del percorso: Km 16.10;
Difficolta: E (per pochi metri EE e F)
Tracciato gps Foto