Un bel giro in Camargue per ammirare da vicino questa zona paludosa alla foce del Rodano, ricca di flora e fauna in parco naturale, che i francesi, con la solita capacità di estrarre il sangue dalle rape, hanno saputo trasformare in un'attrattiva turistica di prim'ordine!
Sistemati nell'ottimo camping **** le Clos du Rhône (con piscina riscaldata e prezzo di circa 1/3 di pari campeggio italiano), distante 15 minuti a piedi dalla capitale della Camargue, Les Saintes Maries de la Mer, abbiamo deciso di percorrere il periplo dell'Étang de Vaccarès, lo stagno più ampio della Camargue. È un tracciato che richiede l'uso della MTB poiché i quasi 90 km sono perlopiù in sterrato, seppur, se asciutto, sempre alquanto scorrevole.
Si parte a est di Saintes Maries prendendo la D85A, con corsia ciclabile, in direzione di Cacharel. Al Mas di Cacharel si prosegue a destra sulla sterrata costeggiando lo stagno di Vaccarès fino al Domaine de Méjanes, grande tenuta agricola specializzata nell'allevamento di tori e di cavalli con tanto di ristorante e arena per gli spettacoli.
Si prosegue quindi in direzione di Villeneuve e si svolta a destra per costeggiare la sponda est dello stagno in direzione di La Capelièr, centro informativo del parco Camargue.
Da questo punto noi abbiamo fatto una deviazione per raggiungere l'abitato di Le Sambuc dove ci era stata segnalata una buona trattoria per il pranzo.
Dopo la pausa ristoratrice abbiamo ripreso il percorso seguendo le indicazioni per il Tour du Valat: area che comprende tutti gli habitat naturali della Camargue, si estende su 2600 ettari di cui 1844 sono Riserva Naturale Regionale ed è gestito da un'organizzazione senza scopo di lucro creata 60 anni fa da Luc Hoffmann, avente lo scopo di arrestare il degrado delle zone umide del Mediterraneo e delle loro risorse naturali, ripristinando e promuovendo il loro uso razionale. Qui abbiamo attraversato una zona abbastanza particolare simile ad un deserto salato con radi cespugli di vegetazione (saladelle e salicornie) resistente alla salinità. Non avendo trovato, all'ingresso, alcun divieto, abbiamo girato per qualche km all'interno di quest'area salvo trovare poi l'uscita sbarrata con filo spinato (abbiamo poi scoperto, con una ricerca su internet, che il Tour du Valat è off-limits ed è aperto al pubblico solo due volte all'anno in febbraio. Ma chi lo sapeva?!!!).
Proseguendo abbiamo oltrepassato le Salins de Badon e Le Paradis giungendo al lato sud dell'Étang de Vaccarès, sicuramente la zona più pittoresca: per il percorso, interamente su sterrato rilevato (Digue à la mer), per il panorama aperto sulla laguna con scorci che arrivano fino al mare e, sopratutto, per la grande quantità di fauna, in particolare fenicotteri rosa da ammirare in volo e mentre si cibano nell'acqua bassa.
Circa a metà del percorso sulla diga si può ammirare il Phare de la Ghacholle dopodichè si prosegue incontrando sempre più ciclisti man mano che ci si avvicina a Les Saintes Maries de la Mer.
In conclusione un bellissimo giro, molto interessante, senza alcun dislivello, ma abbastanza impegnativo per la lunghezza e, in questo periodo, già per il caldo.
Escursione effettuata il 31 maggio 2015
Compagnia dell'Anello (sezione MTB) formata da Adriano e Maria teresa
Località di partenza: Les Saintes Maries de la Mer
Sviluppo totale del percorso: 88 km
Difficoltà: MC
Tracciato gps
fotocronaca
