Buongiorno a tutti!
In questo stranissimo “inverno” 2015 , persino uno come me che in questo periodo le montagne le guarda da balcone di casa, posso permettermi di pensare di andare in girula sui bricchi, anche portandomi dietro le ciaspole. In effetti vista con la penuria di neve si può arrivare a parcheggiare dove lo si fa abitualmente d’estate.
E così, orfano del mio fedele compagno 8+, ormai dedito (con successo tra l’altro ) alle rocce di boulder, la vita mi ha dato l’opportunità di un nuovo compagno di giochi, Riky del clan dei Bongio , e così alla proposta di “andare a ciaspolare un po” ho unito un desiderio recondito che avevo da tempo: emulare Jacolus (a proposito che fine ha fatto?) e andare a mangiare pane e salame con annessa bottiglia di vino in giro per montagne.
E così dopo un breve consulto con il mio compagno di gita, optiamo per il rifugio Garelli.
Quindi sabato 10, partiamo da un autunnale pian delle Gorre alle 8.00 del mattino e risaliamo il vallone, completamente sgombro di neve, che risale in direzione del gias sottano di sestrera. A parte un breve punto in cui nel sentiero è presente un lastrone di ghiaccio duro come la pietra facilmente aggirabile, saliamo tranquillamente e con buon umore. Poco oltre il bosco inizia la neve anche sul senstiero, e visto che l’avanzata non è del tutto agevole (in effetti con questo caldo la neve non è portante e si sprofonda ad ogni passo, decidiamo di dare un senso alla presenza delle ciaspole nello zaino. Così si sale decisamente meglio.
Si avanza lungo le tracce di altri che ci hanno preceduto, che non seguono il sentiero estivo, fino a fare un ritrovamento eccezionale: il posto in cui qualcosa di peloso è stato mangiato! Qui mi sa che ci ha pensato un lupo de lupis…le orme intorno non mentono e sono quelle di un grosso cane.
Cominciamo a cercarne la presenza (invano) in giro… sarebbe un incontro meraviglioso!.
Continuiamo a salire e ben presto siamo al rifugio. Sono le 10 e pochi minuti e tira una bella brezza fresca. Purtroppo il sole se ne sta rintanato dietro una velatura di nubi e così optiamo per banchettare all’inerno del rifugio.
In un attimo compaiono ben due salami, due tipi diversi di formaggi, pane integrale fresco, bottiglia di dolcetto artigianale. Insomma il tutto all’interno di uno scenario fiabesco… cosa vorremmo di più!
Si ciancia del più e del meno e il tempo si sa, in questi casi, vola…e anche la bottiglia si svuota..si sa, il pane asciuga! La convivialità e la semplicità degli alimenti, in un ambiente grandioso, lontano dalle beghe d’ufficio e della quotidianità, rendono la giornata e il momento decisamente speciale.
Ma tocca tornare e così a circa mezzogiorno e un quarto lasciamo nuovamente questo posto, che per oggi è stato tutto nostro. Ridiscendiamo allegramente e prima di abbandonare pian delle gorre, ci concediamo ancora un caffè con annesso genepy…!
Un saluto al mio nuovo compagno di salite Riccardo. e uno alla mia metà del cielo che anche oggi si è sorbita la sveglia quando fuori è ancora buoi
Buone salite a tutti!
Quota Partenza: pian delle gorre 1000 m
Quota arrivo: rifugio Garelli 1980

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