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Escursionismo : Bella salita in giornata alla Croce Rossa 3566 m. - 08 settembre 2007
Autore: Andrea81 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 12/09/07 13:09
Notizia riferita al: 12/09/07
Letture: 3013

Da un po' di tempo volevo salire alla Croce Rossa, cima tra le più elevate raggiungibile in ambiente escursionistico. Perchè non provare a salire in giornata? Sono solo 2000 metri di dislivello...
Sveglia alle 4 del mattino e partenza per la Valle di Viù, dopo Usseglio seguo la strada per il Lago Dietro la Torre fino all'Alpe Arnas, dove un cartello indica il sentiero 120 per il Rifugio Cibrario. E' ancora buio non ho la frontale per cui apsetto qualche minuto che si rischiari. Il sentiero dopo aver compiuto un semicerchio per aggirare dei costoni rocciosi, inizia a salire decisamente per immettersi nel Vallone d'Arnas, con percorso molto panoramico. In circa 2ore e 10 arrivo al Rifugio Cibrario, ormai in fase di chiusura, dentro oltre i gestori nessun altro. Inizia a vedersi l'antecima della Croce Rossa; il sentirero ben segnalato prosegue dietro il rifugio, salendo ripido un pendio che in breve porta ai Laghi Peraciaval davvero molto belli. Da qui in avanti si procede su una pietraia, seguendo tacche di vernice, in direzione dell'ormai evidente colle della Valletta. Raggiuntolo, si apre il panorama sul versante fracese dell'Averole, e si vede finalmente la cima vera e propria della Croce Rossa, apparentemente non la più alta, a casua della prospettiva. Dal colle si intuisce dove passa la traccia; prima si compie un traverso costeggiando ciò che resta del ghiacciaio della Vallettaz, ridotto a poche lingue di neve e qualche laghetto glaciale, poi si inizia a salire lungo il ripido pendio di sfasciumi, puntanto in line aquasi retta alla cima, ben visibile da lontano. Prima la traccia è evidente e sale su fini detriti, poi ci si incunea in un canale ripido, dove talvolta bisogna appoggiare le mani e andare a cercare le parti di roccia più solida, poi si prosegue su lastroni resi scivolosi dal peitrame fine di cui sono ricoperti, questa è la parte più ostica. Usciti dal canale, si punta alla cima tornando su sentiero abbastanza comodo, seppure faticoso per la pendenza e il fondo simile a sabbie mobili. Ma ormai manca poco alla vetta, si sbuca ad un colletto a destra della Madonnina, e con 10 metri di cresta che non presenta difficoltà in direzione Nord, si tocca la sommità, 2h 10' dal Rifugio.
Non mi è sembrato vero di aver compiuto un dislivello simile in così poche ore, senza nemmeno troppa fatica, grazie al poco sviluppo del sentiero che sale sempre in modo diretto.
Giornata meravigliosa, non una nuvola neanche a pagarla, non un filo di vento e sole caldo.. la classica giornata settembrina, emplicemtne spettacolare.
Panorama quindi infinito, si vedevano TUTTE le montange del Nord-Ovest, dalle Marittime al Bianco al più lontano Rosa e Cervino.
Mi godo la cima per circa due ore, all'inizio da solo poi raggunto da due simpatici padre e figlia; poi purtroppo si deve scendere, lunga ma non lunghissima la discesa, in circa 2 ore e mezza sono di nuovo all'auto.

Data: 08 settembre 2007
Quota max: 3566
Partenza da: Alpe Arnas
Quota partenza: 1502
Dislivello: 2064
Zona: Velle di Viù Vallone d'Arnas
Difficoltà: EE

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