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Escursionismo : La Blanche 2953 mt ... e le caprette ci fanno ciao
Autore: muntagna (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 04/10/14 16:03
Notizia riferita al: 27/09/14
Letture: 989

Con partenza poco dopo le 10 dai 1620 mt di Puy Alliaud sopra Vallouise, alla fine della strada, con un piccolo taglio nei prati in direzione di un alto palo su cui sventolano i brandelli di una (forse) bandiera, raggiungiamo il sentiero che rapidamente raggiunge il fondo di una valletta, dove svolta a sinistra e si infila in un bosco.
Si segue sempre il bel sentiero, che con pendenza costante abbandona rapidamente gli alberi e prosegue la sua salita nei pascoli, spostandosi verso sinistra, dove si risale un lungo pendio erboso, sempre su pendenza "redditizia", ma agevole, finché non si arriva ad un colletto a quota 2560, da cui proseguendo sulla sinistra si va in direzione della Blanche, che ormai è in piena vista ed a destra si va al lago di Puy Alliaud 2534 mt che si intravvede quasi a raso.

Da qui la cima della Blanche si vede piuttosto piatta e la sommità è rappresentata da un piccolo cono che si intravvede, in realtà un enorme ometto alto sui 5 metri.
Dal colletto in su il paesaggio cambia completamente e da prativo si trasforma in un paesaggio completamente minerale, fatto di pietre e rocce, sui quali si snoda il sentiero, sempre con buona pendenza e con la presenza di numerosi ometti di piccole dimensioni.
Poco oltre il colletto ci siamo fermati a mangiare, sempre con magnifico sole e temperatura piacevole.
Nel frattempo l'orizzonte si era aperto e si godeva di una magnifica vista sul Pelvoux, Pic Sans Nom, ecc.
Dall'altra parte bella visione sulle montagne italiane, tutta la catena dal Gran Roc alal Ramiere e poi lAlbergian, il Monviso ed il Pic de Rochebrune.
Al momento di ripartire volgendo lo sguardo in alto verso il percorso, nel punto in cui vi è un colletto da raggiungere per arrivare alla vetta, una miriade di capre osservavano incuriosite un'escursionista che stava scendendo e per niente spaventate hanno continuato a seguire la nostra salita sino a quando non le abbiamo raggiunte; il colletto rappresenta l'unica piccola difficoltà, in quanto vi è un passaggio ripido di qualche metro su roccia, facilitato dalla presenza di un cavo, ma con rocce che in caso di umidità sono piuttosto scivolose.
Abbandonate le caprette, si prende a destra e il sentiero segue e supera alcune barre rocciose arrivando alla vetta, da cui si gode un fantastico panorama.
Un famiglia di italiani ci aveva preceduto ed i ragazzini si erano portati gli aquiloni, purtroppo però il vento era piuttosto debole.

In basso di fronte a noi vedvamo il Rifugio del Pevoux, salito due settimane pria e più a sinistra, al fondo del vallone, il rifugio del Selé, salito esattamente un anno fa.
Un simpatico incontro con un signore di 80 anni salito in solitaria ed in piena forma, mi ha convinto che se tutto va bene, potrò ancora continuare per qualche anno.
Ci ha raccontato che il giorno prima si era fatto due voli in parapendio con la figlia, che era una dei cinque che ci avevano volteggiato sulla testa ed uno anzi aveva raggiunto la sommità del Pelvoux.

Dopo una lunga sosta, la lunga discesa, ma abbastanza rapida data la pendenza costante ed il buono stato del sentiero.

Anche in questo caso si tratta di un ritorno dopo lunghissimo tempo in quanto vi ero salito in sci alpinismo con la Sucai nel lontano 1972


Partecipanti: Lysiane, Pascal, Jean Marc e Giuseppe.
Parteza da Puy Alliaud 1620 mt ca
Arrivo: La Blanche 2953
dislivello 1330 mt ca
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