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Alpinismo : Anello della Cima del Corborant
Autore: cadri (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 30/08/14 12:03
Notizia riferita al: 28/08/14
Letture: 1456

Oggi sembra la giornata ideale per andare in montagna, i numerosi bollettini meteo di ieri hanno infatti preannunciato tempo stabile e soleggiato su tutto l'arco alpino nord-occidentale. La sbirciata dalla finestra di casa verso la Bisalta, al primo albeggiare, sembra dare ulteriore conferma alle suddette previsioni garantite dai numerosi satelliti orbitanti nello spazio, oltrechè dalle ormai capillari stazioni meteorologiche installate quasi ovunque.
Dunque si parte, destinazione San Bernolfo, l'ameno villaggio alpino situato nell'alto vallone dei Bagni di Vinadio, Valle Stura, ad una quota di quasi 1700 metri s.l.m.; la caratteristica principale di questo minuscolo borgo è quella di aver mantenuto integri i tetti di alcune baite costruiti con la paglia pressata e affastellata. Dal parcheggio sulla strada già sterrata, a monte della borgata, l'itinerario si sviluppa dapprima lungo tale carrareccia in leggera salita, sino alla fine della medesima (circa 2,5 Km), per poi sfociare e proseguire lungo un ampio sentiero-mulattiera, sempre a limitata pendenza.
Permettetemi un piccolo appunto a proposito della su menzionata strada: essa è priva di divieto di percorrenza ai mezzi motorizzati, infatti lungo la stessa, e addirittura al suo termine, erano parcheggiati alcuni automezzi. Al di la dei possibili e probabili danneggiamenti che possono subire tali mezzi (dato il fondo stradale chiaramente molto sconnesso), personalmente sono contrario a tali concessioni: oltre al disturbo provocato da motocicli e automobili, io credo che un po' dell'antica selezione naturale (invece di quella provocata dal denaro, sempre più diffusa!), almeno in questi luoghi non guasterebbe.
Dopo questa breve ma dovuta divagazione, ritorniamo alla gita: si può abbreviare questo lungo e tortuoso sentiero (cosa che noi abbiamo fatto), usufruendo di una scorciatoia, anch'essa ben tracciata e segnalata, che con una pendenza più accentuata conduce in minor tempo nei pressi del bivio per il Passo di Barbacana, a quota m 2300 circa; qui il sentiero diventa unico e si addentra nell'ampio e maestoso bacino del Laus Fer. In successione si oltrepassano tre bellissimi specchi lacustri denominati Laghi di Laus Fer (alcune cartine topografiche riportano il toponimo “Laghi di Lansfero, molto probabile Mussolini-ata del tipo “Beausoleil-Soleglio Bue”!), situati a quota tra 2500 e 2600 metri. Da qui la salita, pur proseguendo sempre su sentiero, diventa via via più impegnativa, data la maggior pendenza e la natura sempre più rocciosa del terreno.
Ho dimenticato di menzionare la meta della nostra escursione: naturalmente, non poteva che essere la Cima Coppi di questa zona, cioè la bellissima e impegnativa Cima del Corborant m 3010, la seconda in altezza di tutta la Valle Stura, dopo il Monte Tenibres (3031 metri). Per l'occasione, abbiamo optato per la salita lungo la via denominata “Buco della Marmotta”, con discesa dall'altro versante verso il Pas du Corborant, anche per non smentire la omologata Ditta (con marchio depositato) “Compagnia dell'Anello”.
Quindi, per raggiungere il Buco della Marmotta, un profondo antro naturale con sbocco al di sopra di una bastionata rocciosa altrimenti di difficile accesso, si abbandona il sentiero (ometto) che conduceva al Pas du Corborant (distrutto completamente nell'ultimo tratto da un'enorme frana), ormai giunto quasi al suo termine, per risalire una ripidissima china (tracce di passaggio) che adduce all'ingresso della caverna, e si risale una placconata rocciosa molto liscia ed inclinata, attrezzata per la salita dalla sezione CAI di Fossano tramite gradini in ferro infissi nella roccia; usciti dal buco, si prosegue lungo rocce molto inclinate, usufruendo anche qui dell'assistenza (per chi ne abbia la necessità) di catene ancorate nelle placche. Usciti da questo impegnativo e abbastanza pericoloso tratto, gli ultimi 50-60 metri si sviluppano su terreno facile, con percorso non obbligato.
E siamo alfine sulla Cima del Corborant, in buona e numerosa compagnia; la giornata è limpida, il cielo terso: a parte la sontuosa vista a 360° su tutto l'arco alpino, che non stò qui a descrivere, lo sguardo si concentra soprattutto sui tanti laghi che balzano all'occhio. L'immenso bacino (così appare anche da questa altezza!) del Lac de Rabuons, il più grande bacino naturale delle Alpi Marittime, i due Laghi della Montagnetta, i Laghi dell'Ischiator, nonché i numerosi laghi, laghetti e “baciasiot” (ne abbiamo contati ben 9!) di Laus Fer.
Scattate le foto, iniziamo la discesa verso il Pas du Corborant m 2925: il tragitto, pur abbastanza facile, richiede molta attenzione a causa della roccia disgregata, fenomeno solitamente tipico delle Alpi Cozie (e dai che ci risiamo! Questa volta le punzecchiature di Osvaldo ad Antonio sono più che giustificate), comunque, passo dopo passo, con aggiramento della cengia finale rigettante, riusciamo a raggiungere incolumi il valico. Oltre questo, si scende lungo una ripidissima e orribile pietraia (come ho anzi accennato, uno sconvolgente moto franoso, forse risalente ad un 30-40 anni orsono, ha cancellato ogni traccia di sentieri e passaggi preesistenti), fino a ricongiungersi con il sentiero di salita.
In conclusione, che dire: bellissima giornata, spettacolari panorami, superba ascensione, da consigliare a chiunque abbia abbastanza dimestichezza con la roccia e non soffra di vertigini.(*)

Escursione effettuata il 28 agosto 2014
Compagnia dell'anello formata da: Adriano, Angelo, Antonio e Osvaldo
Partenza da San Bernolfo - Valle Stura di Demonte (CN) - quota 1700 m.
Quota massima raggiunta: Cima del Corborant 3010 m.
Dislivello cumulato in ascesa: 1380 m.
Lunghezza del percorso: km 16
Difficoltà: F (vedi scala difficoltà)

fotocronaca (**)

Tracciato gps
video (***)
(*) relazione di Antonio
(**) fotocronaca di Angelo
(***) video di Adriano


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