Dopo le vacanze al mare è d'obbligo riprendere con un po' di montagna! Orfani del socio Lurens, Pasquale ed io ci lanciamo verso una bella e lunga cresta poco sopra il Colle del Nivolet.
La cresta ha il grosso vantaggio di avere un avvicinamento brevissimo e permette di dedicare tutto il tempo alla parte arrampicatoria.
Il percorso di stampo classico permette di cimentarsi su difficoltà non elevate (III/IV) ma dove è necessario attrezzare totalmente (soste comprese) e individuare il percorso corretto per non finire in difficoltà ben superiori.
Le difficoltà non sono mai continue e i salti sono generalmente di 20/25 metri al massimo, inoltre molti torrioni sono aggirabili e il percorso quasi mai è obbligato...insomma un ottimo terreno didattico e d'avventura.
La roccia è generalmente abbastanza buona ma è necessario verificare tutto quello che si tocca in quanto alcune 'lavatrici' sono pronte a venire giù, inoltre è parecchio lichenata...indice del fatto che è ben poco frequentata.
Raggiunta la cresta dal suo lato sud abbiamo cercato si restare il più possibile sul filo di cresta salendo e scendendo molti gendarmi e torrioni, poi giunti sotto la famosa Testa di Garibaldi non ci siamo fidati (viste le nostre scarse capacità arrampicatorie) di salire...anche se il tiro è l'unico ben attrezzato con chiodi a pressione. Poco male...la cresta continua ed è ancora molto lunga.
Giunti sotto l'ultimo torrione la 'assediamo' da più versanti ma haimè ne Pasquale ne io riusciamo a vincerlo...e così ormai stanchi e con le orecchie basse scendiamo dal dirupato versante (lato rifugio) con non poche difficoltà e chiudiamo l'anello.
Peccato per lo schiaffone finale che non ci ha permesso di concludere la traversata...ma in ogni caso è stata una bella didattica cresta.
Data: 06/08/2014
Quota max: 2760 m
Partenza da: Colle del Nivolet
Quota partenza: 2612 m
Dislivello: 200 m, sviluppo: taaanto
Zona: Nivolet
Difficoltà: AD
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