Meteo incerto, si resta nei paraggi di casa alla scoperta delle poche cime ancora 'inviolate' (per quanto mi riguarda).
Partenza da Bar Cenisio non proprio mattutina con tempo in miglioramento tardivo rispetto alle previsioni. Salita al Rifugio Avanzà sempre molto bella e regolare, si sale velocemente senza fare fatica, inoltre il bosco offre una piacevole frescura. A metà salita tempo in apparente peggioramento, poi per fortuna qualche folata di vento spazza via tutto lasciando posto al sereno. Raggiunto il rifugio (aperto e custodito da volontari attualmente), l'idea di base era di salire al Toasso Bianco e poi continuare fino alla Mulatera. Ma vista la giornata ora bella, mi è tornata alla mente l'esistenza di questa cima minore, e allora ho deciso di allungare il giro. Il sentiero per il Passo dei Trinceramenti è sempre spettacolare (sono passati 15 anni dall'ultima volta che lo percorsi!), aereo ma banale. In poco meno di 2 km di spettacolare sentiero balcone raggiungo l'ormai pericolante ricovero Clpaier (caserma Nicolaj) ,restano in piedi solo due lati del muro perimetrale, peccato. Da qui sono salito direttamente alla Punta della Vecchia, per il pendio di roccette e grossi massi (e filo spinato!). Panorama spettacolare sia sul versante del Giusalet e del lago della Vecchia, sia sul vallone delle Savine, sia sulla zona del Rifugio Vaccarone (la neve lambisce ancora il rifugio).
Sosta in cima con alternanza di sole e qualche nuvola di passaggio, e poi ritorno al Rifugio Avanzà, dal quale ho proseguito con l'idea originaria del Toasso Bianco
La salita al Toasso Bianco dopo il suggestivo passaggio nella galleria scavata nella roccia, presenta un paio di passaggi un po' più ostici se non si è abituati a certi terreni, un canalino di rocce ed erba e poi alcuni tratti di roccette dove si devono usare le mani, poi ritorna ad essere un sentiero ben camminabile con evidente resti di camminamenti ed opere militari. Raggiunta quindi la panoramica cima, proseguito verso la Punta Mulatera, inizialmente con titubanza perchè ho faticato a capire dove passasse la traccia, che in effetti inizialmente è poco visibile; ma una volta abbassatomi sul versante Clarea, ho notato un ometto e da qui il percorso si è rivelato intuitivo e abbastanza agevole (anche se il terreno sottostante è sempre ripido). Raggiunta con facilità la Punta Mulattiera, ho optato per scendere il selvaggio vallone tra questa e il Toasso Bianco, cinghialando alla grande scendendo dritto per dritto (all'inizio si nota un sentiero che poi si perde del tutto), scomodando i numerosi camosci che mai si aspettavano di vedere una figura umana qui. Parte bassa di questo vallone un po' acquitrinosa per le recenti piogge. Arrivato al pontesul ruscello senza difficoltà pur non essendoci praticamente tracce e da qui comodo ritorno a Bar Cenisio lungo il sentiero percorso all'andata.
I miei posti del cuore non deludono mai, è sempre un piacere tornare qui, specialmente in giornate che sembravano compromesse dal meteo. Nota personale, con queste cime minori odierne, ho 'concluso' la salita di tutte le cime della Val Cenischia e attorno al Lago del Moncenisio.
Data: 05/07/2014
Quota max: 2993
Partenza da: Bar Cenisio
Quota partenza: 1483
Dislivello: 1650 totali
Zona: Val Cenischia
Difficoltà: EE
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