Anche questo era un sassolino che dovevo togliermi dagli scarponi...
Per salire sul monte Ruissas, omonimo del più elevato in valle Maira, basterebbe aspettare che liberino la strada che sale da Demonte al colle di Valcavera, dopodiché in 15 minuti si guadagna la vetta.
Io che sono un po' masochista parto da Sambuco e mi sciroppo tutto il bel vallone della Madonna con le sue scenografiche cascatelle (ora che il rio è in piena). E comunque per me resta uno dei valloni laterali della valle Stura tra i più belli.
Dal gias Murè in poi il vallone si allarga prendendo il nome di val Chiaffrea e superato il rifugio don Martini nella ex grangia Bastier si segue la strada che porta al colle di Valcavera, tagliando nell'ultimo tratto un lungo tornante.
Da quota 2200 in su si pesta neve ma anche qui è bella camminabile. Poi l'ultimo tratto verso il Ruissas ho preferito per sicurezza calzare i ramponi per superare il brevissimo canalino che porta in cresta.
Visuale poca, le nuvole non mi hanno abbandonato nemmeno oggi, però non ha piovuto assolutamente.
Sono tornato al bivio per il m. Bersaio nei pressi del gias Murè per mangiare e ho incontrato in tutto una decina di persone che come me se ne sono impipate delle previsioni catastrofiche date da una nota TV e si sono godute, come me, una bella gita.
Dulcis in fundo : ho assistito da distanza ravvicinata (circa 20 mt) ad una lotta a suon di cornate tra due maschi di stambecco. Anche loro se ne sono impipati (di me) e hanno continuato a darsi zuccate. Cosa non si fa per le femmine...Ma in questo caso forse era soltanto un gioco tra due esemplari giovani.

25/05/2014 valle Stura
Percorso : Sambuco 1184, gias Murè 1831, rif Martini 2067, colle di Valcavera 2416, m.Ruissas 2508
Dislivello 1324, difficoltà E