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Escursionismo : Un anello sui "Sentieri della Libertà". Dalle borgate di Rubiana al colle del Lis
Autore: Beppe46 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 10/04/14 18:03
Notizia riferita al: 07/04/14
Letture: 2403

Un anello sui “Sentieri della Libertà”. Dalle borgate di Rubiana al colle del Lis

Località di partenza: Giorda Superiore mt. 827
Dislivello complessivo: mt. 750 c.ca
Tempo complessivo: 8 ore e 15 minuti c.ca
Difficoltà: E
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 4 Bassa Valle Susa – Musinè – Val Sangone - Collina di Rivoli Fraternali Editore

Sulla montagna alla destra orografica del torrente Messa in bassa val di Susa, con i rilievi che vanno dal Rocca Sella al Civrari, al monte Rognoso degradanti sino al colle del Lis, sono presenti degli insediamenti tutt’oggi abitati, alcuni in abbandono, spesso fatiscenti, meno quelli dove arriva la strada. Testimoniano una presenza umana che di poco s’accontentava traendo risorse per la sopravvivenza da prati e coltivi terrazzati strappati al bosco.
Percorrendo i “Sentieri della Libertà”, così detti a ricordo della presenza partigiana molto attiva su questi monti, subito ci si accorge come l’abbandono delle borgate abbia determinato la rovina dei sentieri che, non più percorsi, se non occasionalmente, necessiterebbero di interventi di riqualificazione anche se in verità non vi è alcuna difficoltà nel percorrerli essendo sempre evidenti, segnalati e ben segnati.
Questo itinerario, molto lungo se si parte da Giorda Superiore, permette di percorre nel primo tratto, sino a Tabone – Favella, un piacevole sentiero parallelo ad una canaletta che derivava l’acqua dal Rio del Ferro. Può essere accorciato a piacimento partendo da Favella oppure, più avanti, dall’Alpe Franchino, altra località raggiunta dalla strada.
Data la natura dei versanti che si percorrono, in questo itinerario si alternano lunghi tratti in piano ad altri dove si sale e si scende, soprattutto in prossimità del pronunciato solco vallivo del torrente Messa, che si guada, risalendo alla borgata Suppo dove parte l’ultimo tratto di sentiero che porta al colle della Frai e poi a quello del Lis traversando sotto estese pareti rocciose degradanti dal monte Rognoso dove sono presenti numerose vie d’arrampicata.

Presa in bassa valle di Susa la strada per il colle del Lis, oltre gli abitati di Almese e Villardora si sale tra borgate e case sparse raggiungendo l’abitato di Rubiana dove si prosegue sulla provinciale che traversando tra l’abitato guadagna più sopra la caratteristica chiesa della Madonna di Lourdes. Fatto il tornante subito dopo si trova una prima indicazione per Giorda Inferiore e altre località, che si trascura, continuando ancora sino al successivo bivio, appena dopo la borgata Rocco, dove si prende a sinistra per Giorda Superiore – S. Mattia. Subito si sale e dopo la seconda svolta si può lasciare l’auto a margine della strada prima delle case della borgata.
Trovata l’indicazione per raggiungere la borgata Favella, la traccia che si prende costeggerà lungamente una canaletta che derivava un tempo l’acqua dal rio del Ferro. S’inoltra in piano nel bosco traversando tra terrazzamenti dove sono evidenti prati e campi, da tempo incolti, invasi ora dalla boscaglia Proseguendo, giunti ad un punto ora segnalato da un ometto, si abbandona la canaletta risalendo di sopra così raggiungendo un modesto stradello. Dalla parte opposta riparte il sentiero e presto si scopre che riprende il suo corso anche la canaletta. Continuando lungamente, più avanti aggirata una dorsale, la traccia si porta via via verso la valletta dove scorre il rio del Ferro. Il ponticello recentemente costruito sul corso d’acqua sostituisce quello che un tempo faceva parte di un sistema di derivazione. Nel punto di presa, infatti, un ramo portava l’acqua da una parte, mentre un altro andava in direzione opposta verso i prati posti sotto la borgata Favella. Proseguendo, superato il successivo rio del Rochiasso, sempre stando paralleli alla canaletta si giunge nel punto in cui si trovano alcune indicazioni da poco predisposte dove si segue quella per Favella, località Tabone. Presa la traccia che sale, con un breve tratto ascendente rapidamente si perviene a questo abitato uscendo proprio nel punto il cui sorge una grande bacheca subito raggiungendo la caratteristica, notevole chiesetta della borgata.
1 ora e 15 minuti c.ca da Giorda Superiore.
Sul retro dell’edificio sacro uno stradello lastricato porta alla superiore strada. Superata un’area giochi bimbi ed il cimitero si giunge ad un bivio, dove sorgono numerose indicazioni, dove si prende a sinistra per Muanda Nuova. Fatta la svolta che segue e percorso un breve tratto, giunti ad uno slargo dove sorge una bacheca, lasciata la strada che prosegue per Favella e ignorato lo stradello che prosegue diritto per Briantea, per il quale si tornerà, sulla sinistra parte il sentiero evidente ma non segnalato per la Muanda Nuova. Entrati nel bosco si percorre lungamente una traccia sempre ben segnata di rosso che sale nella faggeta, a tratti ripida, chiusa dai soliti muretti frutto dello spietramento per ricavare prati. Superato nel procedere un pilone eretto come voto a guerra conclusa da un partigiano che qui si nascose e non fu trovato, rasentato il rudere di un insediamento, si raggiungono infine i prati che precedono la Muanda Nuova, un agriturismo aperto tutto l’anno specializzato nell’accogliere disabili mentali curati grazie alla presenza di animali come cani, animali da cortile, pecore ed un asino.
45 minuti c.ca da Tabone – Favella.
Da qui si prosegue rimanendo sulla strada che lascia la casa e superato un esteso muretto di contenimento, subito si trova l’indicazione per il colle del Lis- Sentieri della Libertà. La traccia che si prende, sempre segnata, dopo un primo tratto dove si sale con moderazione, raggiunge un abbandonato insediamento oltre il quale si attraversano due rii trovando appresso i ruderi di altre abitazioni. Traversando poi lungamente quasi in piano o scendendo di poco nella faggeta su un sentiero chiuso dai soliti muretti, sempre costeggiando vecchi terrazzamenti si raggiunge il punto in cui la traccia fa una svolta di novanta gradi prendendo repentinamente a scendere e per la linea di massima pendenza si raggiunge al fondo una grande casa messa per lungo servita da uno stradello sul quale si termina. Siamo all’Alpe Franchino mentre più sopra si incontra l’Alpe Curello. Oltre questo insediamento lo stradello prosegue in salita terminando dove sorge un pilone presso un colletto. Qui riprende il sentiero, sempre evidente e segnato, che scende a svolte verso il fondo dove scorre il torrente Messa il cui guado potrebbe risultare impegnativo specie allo sciogliersi delle nevi o dopo forti piogge. Superato in qualche modo il corso d’acqua, dalla parte opposta si risale il ripido pendio, subito trovando due ravvicinati piloni, così uscendo sulla strada per Suppo proprio nei pressi della chiesetta della Nubbia. I faticosi tornanti verso monte che di seguito si percorrono consentono di raggiungere questa borgata dove molte case sono state ristrutturate.
2 ore c.ca dalla Muanda Nuova.
Presso la fontana, con il vicino pilone, si trova l’indicazione per raggiungere il colle del Lis. Sorpassando le case dal di sopra e traversando per i prati dove occorre individuare i segni rossi sugli alberi che indicano la via, al termine si entra nel chiuso della faggeta dove la traccia si fa più evidente. Dopo un primo tratto dove si sale, si prosegue lungamente, quasi in piano, passando sotto le pareti rocciose degradanti dal monte Rognoso, con numerosi ammassi e falesie, ancora incontrando i ruderi di un insediamento ed un pilone, così raggiungendo più avanti le ampie praterie erbose che precedono il colle della Frai dove inizia lo stradello che aggirando il monte Pelà dal lato nord conduce al colle del Lis. Giunti allo slargo dove parte l’impianto di risalita sciistico, si prosegue sullo stradello sterrato di fronte che al termine di un tratto pianeggiante scende al grande piazzale del colle rasentando un esteso prato a margine della pineta. Al colle del Lis mt. 1310 transita la strada che mette in comunicazione la bassa valle Susa con la valle di Viù.
1 ora c.ca da Suppo.
Per tornare si fa ora il cammino in senso opposto ripassando per il colle della Frai, traversando quindi nella faggeta sino a Suppo da dove per strada si scende alla chiesetta della Nubbia, al guado sul torrente Messa risalendo poi al colletto dove sorge il pilone che precede l’alpe Curello e Franchino. Qui giunti si rimane ora sullo stradello che scende a valle intravedendo, alla prima svolta a monte, il notevole insediamento diruto dell’alpe Bonavero. Sempre rimanendo sulla strada che alterna tratti asfaltati ad altri a fondo naturale, oltre il bivio che porta all’azienda agricola Martinetto, più in basso, quando la strada fa una svolta a sinistra, la si lascia per la recente pista forestale che per un tratto s’inoltra nel bosco. Dove termina riprende il sentiero che scende a raggiungere il grazioso, abbandonato insediamento di Briantea oltre il quale si prosegue attraversando due rii. Poi, superato l’ennesimo pilone, si torna allo slargo con bacheca già incontrato salendo dove parte il sentiero per Muanda Nuova. Non resta a questo punto che fare a ritroso la strada già percorsa. Raggiunta la chiesa di Tabone, si scende alla canaletta, ripercorrendo in senso inverso il sentiero che corre parallelo alla stessa, sino al ponte sul rio del Ferro e oltre, raggiungendo infine la strada poco prima dell’abitato di Giorda Superiore.
3 ore e 15 minuti c.ca dal colle del Lis.

VARIANTI BREVI: Se si parte da Tabone - Favella, complessivamente si risparmiano c.ca 2 ore. Ancora meno dall’Alpe Franchino.

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