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Escursionismo : Un anello in val Pellice per la Rocca Berra, la Rocca Boudet partendo da Gianavella
Autore: Beppe46 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 29/03/14 15:52
Notizia riferita al: 28/03/14
Letture: 1951

Un anello in val Pellice per la Rocca Berra, la Rocca Boudet partendo da Gianavella

Località di partenza: Giavanella all’inizio del vallone di Luserna mt. 650
Dislivello: mt. 590
Tempo complessivo: 4 ore c.ca
Difficoltà: E
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 7 Val Pellice Fraternali Editore

La dorsale che separa la valle principale del Pellice da quella laterale di Luserna presenta una prima parte aspra e dirupata dove sono presenti diversi rilievi rocciosi. Il più significativo è la Rocca Berra raggiunta da sentieri che partono da fondovalle e da Rorà. Poi, man mano ci si inoltra, i pendii si fanno più dolci comunque sempre ricoperti da una fitta vegetazione.
Questo itinerario partendo da Gianavella, piccolo nucleo abitativo dove visse Giosuè Janavel, detto Gianavello, mitico eroe della resistenza valdese, permette di salire alla Rocca Berra transitando per il Bric dei Banditi che si raggiunge al termine di un ripido e faticoso sentiero. Si ritorna poi a valle per altra via incontrando, scendendo, la Rocca Boudet, mentre altri panoramici ammassi rocciosi si aggirano e si superano lungo il sentiero di salita.
Dalla cima della Rocca Berra ampia vista sui monti della valle di Luserna, in particolare sul Frioland e sulla pianura.
Presso Gianavella, punto di partenza di questo itinerario, è stata creata una piccola area museale dove alcuni pannelli illustrano la storia dei valdesi e le vicende che videro Janavel protagonista.
Non si può fare una gita in questi luoghi senza prima passare per di lì, dove Janavel visse per molti anni da semplice contadino prima di diventare il capo della resistenza armata finalizzata a difendere gli ideali di Fede di un popolo unitamente alla libertà di poterli professare liberamente.

Giunti in val Pellice, alla rotonda di Luserna S. Giovanni si segue l’indicazione per Rorà. La strada, attraversato il torrente Pellice, prende a salire raggiungendo Luserna Alta dove si oltrepassano due rotonde ravvicinate trovando, oltre la seconda, una prima indicazione per la “Gianavella”. Fuori l’abitato ad un pilone si lascia la strada principale che prosegue per Rorà prendendo a destra sempre seguendo questa indicazione. Si sale e fatte un paio di svolte, presso “I Gai” si prende a sinistra lo stradello sterrato che diventa asfaltato quando sale l’erto pendio. Un tratto in piano precede di poco la Gianavella Inferiore dove, allo slargo presso la casa, si può lasciare l’auto.
Prima di intraprendere la salita alla Rocca Berra, presso questa modesta casetta dove abitò Giosuè Janavel, si può visitare il locale a piano terra dov’è stato allestito un piccolo museo con pannelli e altro che ricordano la storia del popolo valdese e le vicende che videro questo intrepido condottiero protagonista.
Poi, sul retro parte un sentiero che subito supera un rio oltre il quale si prende verso monte come suggeriscono le segnature biancorosse sempre presenti lungo tutto il percorso. Più avanti si lascia a destra il sentiero per Triboletto e scendendo per un tratto si raggiunge al fondo uno stradello che attraversato il rio si porta ad una casa dove termina. Sulla destra parte un evidente traccia che da subito prende a salire il fianco del pendio in moderata ascesa costeggiando terrazzamenti da tempo in abbandono con una serie di svolte che consentono di guadagnare progressivamente quota sempre salendo nel chiuso del bosco. Raggiunta una casa l’ascesa si fa più faticosa quando di seguito si percorre una dorsale dove il sentiero s’incunea tra le rocce raggiungendo così alla sommità un panoramico ammasso roccioso oltre il quale ancora si prosegue. Continuando si esce su una pista forestale invasa dalla ricrescita di fastidiosi alberelli che ostacolano non poco il cammino. S’immette poi sulla nostra una prima traccia proveniente da Rorà e più avanti un’indicazione dice che si sta percorrendo il ”Sentiero dei Banditi”. Presso un boschetto di pini s’erge la modesta elevazione, un poggio, chiamato appunto Bric di Bandì, cima dei banditi, perché così venivano chiamati i resistenti valdesi. Rimanendo sullo stradello o prendendo il sentiero che poco sopra termina sullo stesso, proseguendo lungamente si raggiunge la dorsale dove lo si abbandona nel punto in cui a monte, su un faggio, si trova l’indicazione RB per la Rocca Berra. Sempre stando sul crinale la traccia prende da subito a salire assai ripida. Poi, man mano si procede, la pendenza si attenua così giungendo in vista delle antenne dei ripetitori TV. Il breve tratto che segue consente di guadagnare la cima della Rocca Berra mt. 1240, assai panoramica sulla valle di Luserna, sul Frioland, sul fondovalle sino alla pianura.
2 ore e 30 minuti c.ca dalla Gianavella.
Ritornati sui propri passi, allo stradello dove su di un faggio si trova la scritta RB, dalla parte opposta parte un sentiero. Non segnalato alla partenza, ma sempre evidente e segnato, prende a scendere il boscoso pendio, sempre rimanendo sul crinale o nelle vicinanze, uscendo poco più sotto su di una pista forestale dopo aver oltrepassato una casetta posta sotto un roccione. Al solito dalla parte opposta riparte il ripido sentiero che raggiunge ancora la stessa pista forestale già incontrata poco sopra. Rasentata scendendo la cima della Rocca Boudet, poco dopo si prende a destra sorpassando l’esteso massico roccioso dal di sotto. Segue un lungo traverso di spostamento, aggirante la dorsale che separa la valle principale da quella di Luserna, uscendo ancora su di una pista forestale, a Pian dij Arbre, nel punto in cui si trovano delle indicazioni. Riparte il sentiero e poco più sotto si giunge ad un’area disboscata dove, come già avvenuto, si ritrova ancora la solita pista forestale. Qui giunti occorre proseguire rasentando le rocce di un modesto rilievo, che si lasciano sulla sinistra, oltre le quali si riprende a scendere seguendo l’inclinazione della dorsale che si percorre raggiungendo al fondo un colletto dove di nuovo si ritrova ancora un’altra pista forestale sulla quale ci s’immette andando verso destra. Fatte un paio di svolte questa termina su uno stradello. Ora si prende a sinistra subito raggiungendo una casa, Monforte, dove si prende a destra proseguendo lungamente quasi in piano. Superato il rio si sale alle poche case di Triboletto dal quale un sentiero scende quasi alla Gianavella. Altrimenti, prima del rio, parte sulla sinistra un poco evidente sentiero che porta al fondo si di un altro stradello dove prendendo a sinistra in breve si raggiungono le case di Gianavella Alta dove si prosegue sul sentiero subito trovando una caratteristica fontana segnata dalla presenza di una pianta di mimosa. Di poco più avanti un’indicazione suggerisce come raggiungere la Gianavella Inferiore dove l’anello si chiude.
Chi volesse percorrere questo anello è meglio che si porti appresso le indicazioni date e l’affidabile carta Fraternali n° 7 della Val Pellice perché questi ripidi pendii, molto chiusi dal bosco, sono attraversati da numerosi sentieri e piste forestali col grosso rischio di confondersi e trovarsi alla fine lontani dal punto di partenza.
1 ora e 30 minuti c.ca dalla Rocca Berra.

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